Onora la Madre

Per quanto tempo continueremo ad essere sordi, ciechi?

Per quanto tempo continueremo a distruggere la Madre che ci dà la vita?

La natura, maestra severa e compassionevole ci insegna, ma ancora non stiamo imparando. Non possiamo più fare finta di nulla e ognuno di noi, può fare qualcosa. Può fare tantissimo.

Cominciamo a guardare e ad ascoltare il nostro mondo, che sta morendo.

Onora la Madre!

Quanto tempo è necessario per formare un bosco? 

Tanto quanto ne serve per creare il mondo.

Wendel Berry Sabbaths

 

Il momento di cambiare

favorire-il-cambiamento

Il 13 ottobre del 2014 ho postato il primo articolo su questo blog. 

Il titolo temporaneo era Favole in costruzione, perché il sito era in costruzione, e l’intento era poi, di cambiarlo. Alla fine è cambiato solo una parte: le favole sono diventate Fiabe ma il titolo è rimasto quello: niente di più azzeccato, perché noi, siamo sempre in costruzione, in crescita, proprio come le nostra fiabe.

In questi anni tanti post, errori, crescite, insegnamenti, sorprese, amici speciali, doni preziosi, e una parte delle mia vita nelle parole scritte. Una parte davvero importante perché ho vissuto esperienze, e situazioni che mi hanno aiutato a crescere e cambiare – anche cambiamenti radicali –  professionalmente e personalmente. Alle quali sono estremamente grata.

Un blog è come un diario personale, al quale ti affezioni, come un  libro, letto e riletto, che ami tanto anche se è tutto consumato. Come un vecchio pullover, liso e magari bucato, ma nulla ti tiene più caldo; e così fai fatica a riporlo per usarne uno nuovo.

Insomma, io insegno e parlo sempre del cambiamento, ma so bene che a volte è davvero difficile. Questo blog chiuderà, perché ce n’è uno, pronto da quasi un anno, nuovo di zecca, più performante, più completo. Ed è arrivato il momento di cambiare, di portare nuova energia, cose nuove, nuove parole.

Nulla resta per sempre, è l’unico modo per far continuare quello che in qualche modo, ha dato tutto quello che poteva dare, è farlo cambiare. Farlo evolvere. 

Questo vale per qualsiasi cosa. Lavoro, relazioni, cose… e mai come in questo periodo, stiamo imparando che è arrivato il momento di cambiare alcune cose, o tante cose, che erano certezze della nostra vita.

Lo so, fa paura. E a volte si preferisce non cambiare nulla anche se ormai, abbiamo appreso tutto quello che avevamo da imparare. Ma vorrebbe dire fermarsi. Forse accontentarsi.

Ma, come diciamo sempre, noi, il viaggio, lo vogliamo continuare! 

Fra pochi giorni…

 

Sogni di farfalle

kathy-servian-Td6SfOMkTzE-unsplash

Disse Chuang Tzu: Una volta, tanto tempo fa, sognai di essere una farfalla, fluttuavo nell’aria come un petalo, felice di fare ciò che volevo, non più consapevole di me stesso. Ma ben presto mi svegliai, e allora mi palpai freneticamente: ero proprio Chuang Tzu! Mi domando: fu Chuang Tzu a sognare di essere una farfalla, o fu la farfalla a sognare di essere Chuang Tzu? Naturalmente, se considerate Chuang Tzu e la farfalla, c’è differenza fra di loro. Ma quella differenza non è dovuta altro che al loro mutare di forma” Chuang Tzu – Fiabe cinesi e tibetane

E tu? Sei una farfalla che sogna di essere un uomo, o sei un uomo, o una donna, che sogna di essere una farfalla?

 

Le forme della felicità

rebecca-matthews-q5HA5vEXNZs-unsplash

Una nuova piccola fiaba  per affrontare la paura, la tristezza e la stanchezza di questi strani giorni. Il nostro esercizio di scrittura, creare piccole storie dal binomio perfetto – come insegna  Rodari – dalla coppia improbabile di VIRUS E FELICITA’, si sta rivelando sempre più produttivo e interessante, pieno di piccole meravigliose sorprese.

Ogni piccola fiaba, porta con sé messaggi di speranza e bellezza; la voglia di cambiamento e di guardare il mondo con occhi diversi.

Ecco la nuova, bella fiaba di Fiorella B.

C’era una volta una Terra senza confini, né muri e barriere, il cielo era il tetto che proteggeva ogni essere vivente e l’aria portava con sé la parola libertà. Col tempo però alcuni esseri umani che la abitavano, decisero di tracciare con pennarelli indelebili numerose frontiere, cominciarono a voler respirare l’odore del metallo, non si curarono più del verde che ricopriva la terra, delle zampe che da sempre lasciavano impronte, delle ali che accarezzavano il vento e delle pinne che disegnavano splendide scie nell’acqua. Alcuni fortunati viaggiavano in lungo e in largo per il pianeta, camminavano seguendo le indicazioni fornite dall’imperatore denaro, orientandosi grazie alla bussola dell’infelicità: Narcisismo, Sfruttamento, Egoismo e Oblio.

Una sera un piccolo pipistrello si posò, come al solito, tra i rami di un albero. Ma quella notte non era solo. Era accompagnato da un minuscolo essere, così piccolo da sembrare invisibile, ma così forte da volersi chiamare Corona Virus, il re di tutti i virus. Si era messo in testa di oltrepassare ogni confine, voleva entrare nelle vite di ogni essere umano, ricco, povero, buono, cattivo, alto, basso, triste o contento. Il suo era un compito difficile: da una parte voleva donare alla Natura, a Madre Terra e ad ogni essere animale e vegetale il Tempo e lo spazio per potersi mostrare nuovamente in tutto il loro splendore; dall’altra desiderava che gli uomini riscoprissero un tesoro ormai nascosto dentro i loro cuori: la felicità. E proprio questo era il segreto: qualora gli uomini l’avessero trovata, il virus sarebbe scomparso per sempre, non avrebbe più avuto il potere di far ammalare le persone, non avrebbe potuto togliere loro l’amico di una vita: il respiro. Fu così che il virus cominciò a viaggiare di paese in paese, di casa in casa trasportato dall’aria, dalle braccia, dai baci e dalle mani di donne, uomini, vecchi e bambini. Molti di questi purtroppo lasciarono il loro corpo e questa terra, gli altri decisero di rifugiarsi nelle loro case, nelle loro capanne, nelle loro tende o semplicemente sotto una coperta per cercare di sfuggire a questo virus tanto forte quanto pericoloso.

E fu così che ogni essere umano cominciò a riscoprire la Nobiltà d’animo, la Semplicità, le Emozioni, l’Oggi vero e prezioso. Questa bussola cominciò a mostrare la via verso il tesoro nascosto dentro i cuori di ciascuno. Ecco che gli occhi cominciarono a godere dell’assoluta bellezza del tramonto, dell’alba, della volta celeste, del chiarore della luna piena; le orecchie divennero incredibilmente sensibili al canto del vento, al fruscio delle foglie, ai concerti degli uccellini in amore, alle voci delle persone con cui vivevano e alla sacralità del silenzio; il naso riscoprì il profumo del pane fatto in casa appena sfornato, dei fiori sui davanzali con cui si iniziava anche a scambiare incredibili racconti, l’odore della pelle dei propri familiari, la freschezza dell’aria che entrava dalle narici, il profumo delle pagine di un libro mai letto, l’essenza delle fotografie ormai dimenticate in vecchi album impolverati; le mani ricominciarono a creare, a dare vita ad oggetti strabilianti, a far vibrare corde di strumenti musicali appesi alle pareti da troppo tempo, ad impugnare la penna e scrivere parole, emozioni e meravigliosi racconti, a riportarsi con delicatezza vicino al cuore. Durante questa caccia al tesoro, lungo questo cammino, al virus cominciò così a vacillare la corona….

La Felicità stava riprendendo forma, anzi, tante forme.

Storie di Reiki – Flame

WhatsApp Image 2020-04-16 at 13.06.34

Come diceva Verne: credo che  i gatti siano spiriti venuti sulla terra. Un gatto, ne sono convinto, può camminare su una nuvola. 

Piccoli esseri magici che, come tutti gli animali, entrano nella nostra vita, proprio nel momento in cui ne abbiamo più bisogno; un gatto è un guardiano spirituale,  ti protegge dalle energie negative, ti guarda con i suoi occhi saggi e profondi, e sa predire i tuoi stati d’animo, come le tue paure e le tue insicurezze, e gli basta appallottolarsi sul tuo grembo per donare la sua magnifica energia rassicurante e rilassante.

Poi sa essere meravigliosamente dispettoso, intrigante, autonomo e innamorato del suo umano – smettiamola di dire che il gatto è opportunista, è solo superiore – combinare disastri, e arricchire ogni tua giornata.

Fra il gatto e il suo umano si crea un legame unico e speciale. Quando Federica, sportiva, frenetica e con un sacco di impegni,  ha deciso di prendere un gatto, non sapeva ancora, che lui, Flame,  era già pronto, per lei, con il suo carico di amore e risate, di tempi lenti e pazienti.

Federica  ha visto svanire, in pochi giorni, i suoi dubbi iniziali, accompagnati dal rumore, in sottofondo, delle sue fusa.

Flame, e Federica hanno un bellissimo rapporto di complicità, coccole, e amore. E lo dico, senza timore di essere smentita – io ho due gatti – E’ proprio amore.

Così, quando il tuo amore peloso non sta bene, ti crolla il mondo addosso. 

Il mio amato Flame , il mio compagno di ogni giornata che mi aiuta a ritrovare gioia e sorriso in questo momento così difficile per tutti ma lui è lì … vicino a me sempre e ovunque ❤️stamattina ho udito uno strano miagolio … mai sentito e lui povero indifeso continuava a vomitare scappando e nascondendosi
Per non farmi preoccupare ma io lo ero !! Ero spaventata e non sapevo come aiutarlo … ho avuto paura …. ho chiamato la mia dolce amica e le ho raccontato i suoi malesseri e lei mi ha tranquillizzata dicendo gli faccio reiki …. dopo qualche minuto … il mio amore ha ripreso a camminare e si è alzato a guardare gli uccellini ed ora è in giardino .. molto vigile ma spaventato … me lo ha salvato !!! Ne sono certa !!! Grazie di cuore ❤️”Federica.

Ogni trattamento Reiki non sostituisce il veterinario, né le  medicine, ma può lavorare in sinergia per risolvere problemi che nascono ad esempio da squilibri emotivi o situazione di stress che non sappiamo riconoscere,  e questo vale anche anche negli essere umani.

Se vuoi avere informazioni su Reiki Animal puoi contattarmi a fiabeincostruzione@gmail.com oppure mi trovi nel mio studio virtuale su Huknow.

Se tutti i “grandi” leggessero le fiabe…

 

La Chiave d’oro, è una fiaba dei fratelli Grimm, a cui sono molto legata, bellissima e che porta messaggi profondi, e che tutti i “grandi” dovrebbero leggere.

Fu pubblicata come numero 70 nel 1815 e subì varie modifiche nel corso degli anni. I Grimm diedero grande importanza alla sua collocazione, spesso come chiusura di una raccolta di fiabe perché ci parla della natura eterna e sempre aperta delle fiabe popolari che, nella loro concezione, non smette mai di evolversi e modificarsi nel tempo. Marie Hassenpflug La principessa Pel di Topo – F.llli Grimm – Donzelli Editore

Ognuno di noi ha un tesoro che aspetta solo di essere portato alla luce; a volte è nascosto così profondamente che nemmeno sappiamo di averlo.

A volte siamo troppo pigri, o troppo spaventati,  come in questi strani giorni,  per guardare così a fondo, o per faticare nella ricerca. E forse, l’idea di cambiare qualcosa ci fa fa ancora più paura.

Stiamo scoprendo che è così difficile cambiare le nostre abitudini, modificare le nostre giornate, gli orari e magari rallentare la frenesia di ogni giorno, che prima ci dava tanto fastidio.

A volte la scatola che lo contiene non ha nemmeno la serratura. E allora, tanta fatica per cercare una scatola che non possiamo nemmeno aprire?

Forse basterebbe che tutti i “grandi” leggessero di più le fiabe!

Se avessimo la pazienza e la saggezza di guardarci intorno, e cercare, cercare per davvero quella piccola chiave…

Intanto vi do un indizio: noi siamo la chiave! Buona ricerca!

Respira…

pasquetta

fiabeincostruzione.com

La fanciulla si tolse le scarpe rovinate e poi si sfilò le calze pesanti.

Tirò un sospiro ma l’aria le si fermò fra il cuore e un pensiero e non volle uscire. Succedeva quasi sempre in qui giorni.

Quando posò il piede sull’erba umida sentì un brivido che le arrivò fino in testa, come una vibrazione che la percorse e si allargò in ogni punto del suo corpo.

Buffo… come un’improvvisa doccia refrigerante.

Camminò, lentamente nell’erba alta, in quell’immenso prato deserto, circondata dai  meravigliosi e umili fiori dorati, inconsapevoli di tanta bellezza.

Arrivò al centro del prato e si guardò intorno incantata… era un quadro di  Monet,          ed ora lei ne faceva parte.

Che meravigliosa sensazione di quiete, serenità e fiducia. Sì, io mi fido…

Chiuse gli occhi, e lentamente si lasciò andare all’indietro e, come se il vento gentile e improvviso, la sostenesse, fu una danza, leggera mentre cadeva, e cadeva, e sembrava non finire mai.

Finalmente l’erba soffice l’accolse come un morbido cuscino di seta, l’avvolse in un abbraccio di fiori, colori, profumi e lei cominciò a ridere, e ridere e  con quella risata uscirono tutti i respiri che li si erano fermati dentro per così tanto tempo, e volarono via, insiemi ai figli dei soffioni, alla paura e ai pensieri tristi.

Respira…

Pasqua di cambiamento…

james-lee-zoOc8D0AjGI-unsplash

In principio la Terra era tutta sbagliata,
renderla più abitabile fu una bella faticata.
Per passare i fiumi non c’erano ponti.
Non c’erano sentieri per salire sui monti.

Ti volevi sedere?
Neanche l’ombra di un panchetto.
Cascavi dal sonno?
Non esisteva il letto.

Per non pungersi i piedi, né scarpe né stivali.
Se ci vedevi poco non trovavi gli occhiali.
Per fare una partita non c’erano palloni:
mancava la pentola e il fuoco per cuocere i maccheroni.

Anzi a guardare bene mancava anche la pasta.
Non c’era nulla di niente.
Zero via zero, e basta.

C’erano solo gli uomini, con due braccia per lavorare
e agli errori più grossi si poté rimediare.
Da correggere, però, ne restano ancora tanti:
rimboccatevi le maniche, c’è lavoro per tutti quanti.

Storia Universale, Gianni Rodari

Questa è sicuramente una Pasqua diversa da tutte le altre, e speriamo che sia davvero così… C’è tanto da fare e da cambiare.

Rimbocchiamoci le maniche, ‘è lavoro per tutti quanti!

Buona Pasqua di cambiamento…

 

Paese da fiaba

pereanu-sebastian-qFH7-yKoxik-unsplash

Questo è un comunicato importante!

Lo abbiamo detto più volte, questi sono giorni strani, ma come ha scritto Calvino, presentare un libro di fiabe, non è mai fuori luogo, e noi parliamo non di una fiaba, ma tante, le vostre!

Per consentire a tutti di inviare la propria fiaba via posta, come previsto dal bando del Concorso letterario “Paese da fiaba”, il bellissimo concorso di Fiabe organizzato dalla Biblioteca di Padenghe sul Garda in collaborazione con Fiabe in costruzione, 

la data di consegna dei manoscritti è stata posticipata al 15 MAGGIO ENTRO LE ORE 12.00.
Questo vuol dire che: avete molto più tempo per scrivere la vostra bellissima fiaba, ed è anche un bel augurio, che tutto andrà bene!

La premiazione del concorso, e l’evento “Pomeriggio da Fiaba” che è sempre molto atteso e gradito, sono posticipati a SETTEMBRE, e vi comunicheremo la data.

Il tempo diventa prezioso quando lo riempiamo di parole scritte…

Le fiabe sono vere

woman wearing red dress

Photo by Engin Akyurt on Pexels.com

Lo so, sono Calvinocentrica, ma amo la cadenza intelligente delle sue parole, srotolate con eleganza fra un pensiero buttato lì, quasi per caso e una dissertazione letteraria che sembra portarti lontano e invece ti  riconduce proprio lì, proprio dove le parole volevano portarti.

Le fiabe italiane di Calvino, un libro che nacque per un lavoro commissionato da Einaudi – due anni per raccogliere in tutta Italia le fiabe della tradizione orale. Una narrazione raccolta da ogni anziano, da ogni vecchina, da ogni contadino, di ogni piccolo paese d’Italia.

invece io mi immergevo in questo mondo sottomarino, disarmato d’ogni fiocina specialistica, sprovvisto d’occhiali dottrinari, neanche munito di quella bombola a ossigeno che è l’entusiasmo… Italo Calvino – Sulla fiaba

La prefazione al libro,  – scritta dopo il  viaggio dell’autore,  reale e interiore, nel mondo delle fiabe, è essa stessa una fiaba e merita di essere letta – puoi ascoltarla in audio  perchè è il racconto, appassionato e vero delle emozioni, delle sensazioni e delle parole che solo le fiabe sanno raccontare.

“Ora il viaggio tra le fiabe è finito, il libro è fatto, scrivo questa prefazione e ne sono fuori; riuscirò a mettere i piedi sulla terra? ” Italo Calvino – Sulla fiaba