Pollicino, il distacco, la fiducia. Lasciar andare e crescere.

Illustrazioni di Gustave Doré

“Ma quanto mi piace la fiaba Pollicino!”

Io e Mariarosa le fiabe le amiamo tutte, ma abbiamo le nostre preferite.

La sua è Cappuccetto rosso, è quasi inutile sottolinearlo, mentre io ho un amore smisurato per Pollicino.

Charles Perrault, all’età di 55 anni, nel 1697 pubblicò il volume “Racconti e storie del passato con una morale”, col sottotitolo: I racconti di Mamma Oca, una raccolta di 11 fiabe.

Fra queste ci sono anche Cappuccetto Rosso e Pollicino.

Ma ve la ricordate la fiaba di Pollicino?

1 taglialegna e sua moglie, 7 figli, 1 foresta foltissima, 1 orco, 7 figlie dell’orco, 2 stivali delle 7 leghe?

E ancora…la carestia, la fame, briciole di pane, sassolini bianchi, l’ingegno?

Se non vi ricordate di Pollicino, perché alcune fiabe antiche vengono lasciate a prendere polvere, vi consigliamo di rispolverarla.

Questa fiaba racchiude più di un tema e noi vorremmo soffermarci soprattutto su uno dei suoi temi.

  • Il distacco, la separazione.

E, in una interpretazione attuale, noi aggiungiamo al distacco e alla separazione anche la fiducia e la capacità di lasciar andare e crescere.

Già! Per i genitori, i propri figli non sono mai abbastanza grandi, non hanno mai abbastanza risorse e competenze per affrontare il mondo. Bisogna proteggerli il più a lungo possibile.

Il distacco viene posticipato all’infinito perché i nostri timori ci portano a non avere fiducia nelle competenze e capacità dei nostri figli, a meno che non corrispondano in pieno alle nostre aspettative o credenze. Mascheriamo le nostre paure spostando la responsabilità su un mondo diventato più pericoloso. Ma Pollicino ci mostra un ambiente davvero crudele. Forse è nelle nostre competenze che non abbiamo fiducia?

Quando l’amore si trasforma in un eccesso di protezione e timori, non c’è crescita.

All’inizio della fiaba di Pollicino, Perrault racconta che la cosa che tormentava di più il taglialegna e sua moglie era “che il minore veniva su delicato e non parlava mai: e questo che era un segno manifesto di bontà del suo carattere, lo scambiavano per un segno di stupidaggine. Il ragazzo era minuto di persona, e quando venne al mondo, non era più grande di un dito pollice; per cui lo chiamarono Pollicino.”

Per i genitori è il più debole dei figli, quello che non sarà in grado di dare una mano alla famiglia una volta diventato grande e che forse non riuscirà a sopravvivere o che non riuscirà a trovare nessun posto nel mondo.

Pollicino non corrisponde alle aspettative o agli schemi mentali dei suoi genitori. In una famiglia di taglialegna servono figli forti, perché così è giusto, perché così è sempre stato.

Nonostante la fame sia il tema dominante nel racconto, Pollicino rinuncia anche a mangiare e impara a usare la sua intelligenza. Al contrario, gli altri personaggi della fiaba pensano soprattutto a mangiare e dormire. Questo punto è fondamentale nella storia per comprendere le grandi capacità di Pollicino.

Lui parla poco, non perché sia sciocco, ma perché non è avventato, è coraggioso ma riflette, pondera, previene, poi agisce e risolve quando si trova nelle condizioni di doverlo fare.

Tutto il percorso del nostro eroe e dei suoi sette fratelli si svolge in un ambiente ostile, crudele (ma se una fiaba non è un po’ crudele che fiaba è?) e molto diverso da quello delle fiabe moderne che seppur belle sono spesso eccessivamente edulcorate, frutto, forse e ancora, di un eccessivo bisogno di protezione.

Nonostante la paura, questa fiaba, come tutte quelle antiche, ci riempie di speranza e ci insegna che anche il più piccolo, anche nelle condizioni più difficili immaginabili, riesce a far emergere le sue competenze e ad affrontare le situazioni. Pollicino non solo riesce a tornare a casa, ma addirittura migliora la condizione iniziale sua e della sua famiglia. Trova la sua strada, diversa da quella dei suoi genitori.

Inoltre, Pollicino non lascia indietro nessuno dei suoi fratelli e non solo perché li ama. Sa che, anche se è lui l’attore principale dello sviluppo della storia, insieme si è più forti.

Questa fiaba, questo personaggio, sono un balsamo contro le nostre paure, ci riempiono di fiducia e di speranza, rafforzano la nostra autostima e quella dei bambini.  Aiutano a crescere noi e loro.

Per cui, se non l’avete ancora letta ai vostri figli, è giunto il momento di farlo.

Il mondo è un luogo che può essere pericoloso, certo, ma se non si impara ad affrontarlo lo diventerà sicuramente di più.

Nel 2001, di questa fiaba, è stato fatto anche un film, nonostante qualche libertà narrativa rispetto all’originale, la trama è abbastanza rispettosa e riesce anche a rendere bene le atmosfere.

Buona lettura! Buona paura! Buona crescita!

Simona Dei Colibrì

FESTA DELLA MAMMA

Giornata di fiabe e di focaccia

Tanto tempo fa, quando i bambini e le bambine lamentavano la fame, le mamme raccontavano fiabe e favole. I racconti non saziavano la pancia, ma facevano volare lo spirito e rendevano sopportabile l’attesa del cibo.

Il cibo era un “condimento narrativo” presente in tutte, o quasi, le fiabe e le favole.  Cibi di tutti i tipi e per tutti i gusti.

Per la Festa della Mamma, noi della Casa nel bosco e le fate della nostra cucina, abbiamo scelto un cibo speciale e molto semplice. Un piatto di una volta che ancora ci accompagna.

LA FOCACCIA! Lo scriviamo tutto in maiuscolo perché a noi la focaccia piace tantissimo e pensiamo sia un cibo perfetto per questa stagione e anche per questa festa.

La focaccia è buona, è saporita, si può fare in tantissime versioni e soprattutto si può decorare a piacimento, magari ricreando la scena di una fiaba con: pomodorini, acciughine, zucchine, cipolle, formaggi. Insomma, aprite il vostro frigo e la vostra dispensa e lasciatevi ispirare dalle fiabe e dalle favole o potete anche sbirciare le Favole da forno di Laura Rizzo – Cucina Mancina.

La focaccia è anche un cibo per l’anima. Ci ristora, ci coccola e ci consola!

Se volete fare un bel regalo alla mamma ecco che, sempre in tema, vi proponiamo il libro La focaccia genovese

Oppure se anche la mamma ama scrivere fiabe, potreste regalarle il nostro minicorso gratuito di creatività e scritture di fiabe.

Ricapitolando:

– sabato comprate un bel libro per la mamma. o scegliete il nostro corso gratuito, e acquistate gli ingredienti per preparare la focaccia.

-domenica preparate una bella focaccia insieme alla mamma e decoratela come una fiaba. Noi vi proponiamo questa ricetta scoperta su internet che l’autrice ha chiamato La focaccia della mamma. Ci è piaciuta proprio per questo, ma di ricette ce ne sono tantissime e anche molto facili da preparare.

E le fiabe? Le abbiamo dimenticate?

Ma certo che no!

Ovviamente, domenica mattina, pomeriggio e sera, prendetevi del tempo insieme alla mamma per leggere delle belle fiabe che parlino anche di focacce. Potete raccontarvele accoccolati sul divano o anche sdraiati in un prato.

Ecco alcune fiabe e favole che abbiamo raccolto nella nostra Biblioteca e qua e là nel bosco di internet, cercatele! Grazie ai racconti che parlano di focacce abbiamo fatto un bel viaggio e potete farlo anche voi.

La Focaccia fuggita (fiaba norvegese)

Cappuccetto Rosso (più versioni)

Pelle d’asino (di Perrault)

I desideri inutili (di Perrault)

Sbagliare le storie (di Rodari)

Il contadinello (dei fratelli Grimm)

Sgalmaron (fiaba veneta)

Betta Pilusa (fiaba siciliana)

Momotaro (fiaba giapponese)

L’oca d’oro (fratelli Grimm)

Storia di Abu Qir e Abu Sir (fiaba da Le mille e una notte)

Il topo e la gatta (favola inglese)

La focaccia di Varigotti (da www.raccontidipane.com)

Sul sito della Proloco di Recco abbiamo trovato anche “Una leggenda chiamata focaccia col formaggio.”

BUONA FESTA DELLA MAMMA! BUONA FOCACCIA! BUONE FIABE DI FOCACCIA!

E alla fine? Leccatevi le dita!

UNA CASA DI FIABE PROFUMA DI SOGNI

Cosa succede se riempi la tua casa di libri di fiabe: moderne, antiche, illustrate oppure no?

Succede che, inaspettatamente, ti ricordi, veramente, di quel bambino o di quella bambina che eri e che sognava in grande.

Succede che le fiabe si insinuano fra le pieghe della coperta, tra le fughe delle piastrelle, tra gli spiragli delle ante, persino nel contenitore degli indumenti da lavare.

Succede che lentamente, come l’acqua che disegna con il tempo nuovi paesaggi, ti cambiano e il tuo viso nello specchio appare diverso.

Diverso come quello di un personaggio di una fiaba che ha compiuto il viaggio dell’eroe.

Oh! Le fiabe hanno il sapore che preferisci e che unisce tutti in ogni angolo del mondo, perché le fiabe sono un patrimonio universale dell’umanità, un sogno condiviso.

E allora oggi parliamo di racconti che parlano di sogni e del loro potere magico.

Ecco tre consigli di lettura per voi, presi ad occhi chiusi dalla libreria della nostra Casa nel bosco.

Buona lettura!

Il sogno di un elefanteLavieri edizioni,  autrice e illustratrice Sarah Khoury Età consigliata dai 3 anni.

Una fiaba delicata che è un sogno in un sogno. 

Una bambina sogna un elefante grande.

Un elefante grande sogna di essere più piccolo di una bambina e così leggero da poter volare.

Ma se il sogno della bambina è possibile, quello dell’elefante sembra veramente irrealizzabile.

Eppure, nel regno dei sogni e delle fiabe la realtà è posizionata su un’altra dimensione dove ciò che è impossibile diventa più concreto di un biscotto a colazione.

Così si compie la magia.

La bambina crede in quel sogno nel sogno e prepara per l’elefante due piccole ali magiche che gli permettono di volare con il vento.

Ma a chi appartiene questo sogno nel sogno oltre alla bambina e all’elefante?

A tutti noi, ovviamente, che sfogliando le pagine del libro e le bellissime illustrazioni sentiamo quasi il profumo dei nostri sogni.

I cuscini magici Casa editrice Camelozampa, autore Evghenios Trivizàs, illustratrice Noemi Vola.

Quando il sogno si trasforma in un incubo?

Nel regno del malvagio Arraffone, la malefica invenzione dei cuscini incubo ha fatto perdere a tutti la capacità di sognare.

Non solo! Nel paese di Arraffone è tutto vietato soprattutto le cose più belle e divertenti.

Un vero incubo! Bisognerebbe trovare il modo di svegliarsi e ribellarsi a tutto questo.

Ma se gli abitanti di quel regno non sanno più sognare?

Come faranno a reagire senza il potere liberatorio dei sogni?

Per fortuna, nel regno vive il maestro Andonis che con la sua classe decide di provare a ribaltare la situazione con un piano molto astuto.

Ce la faranno?

La scarpetta dei sogni Edizioni il ciliegio. Autrice Giusy Acunzo. Età di lettura dai 3 anni.

Si tratta di un Silent book un libro da gustare attraverso i disegni e le emozioni che ci trasmettono.

Se sei una bambina, come quella del racconto, e se ti capita di perdere una scarpina non scoraggiarti.

Potrebbe accadere che un uccellino decida di fare il nido nella tua scarpina e che la giornata, iniziata con un imprevisto, si trasformi in un’occasione per fare nuove scoperte e per sognare più in grande.

SIETE PRONTI A CREDERE AI VOSTRI SOGNI?

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Idee fra le carte

In partenza il corso del Salotto dei Maestri di storie – ESPERIENZA N.1 IDEE FRA LE CARTE.
15% DI SCONTO AI PRIMI TRE ISCRITTI AL CORSO COMPLETO!

La creatività è una grande spinta che dà forza alle idee quando ne abbiamo più bisogno. Nel Salotto dei Maestri di Storie si vivono esperienze che sono strumenti per stimolare e rafforzare il proprio potenziale creativo. Un aiuto fondamentale quando dobbiamo trovare una soluzione, affrontare un momento difficile o, per gli amanti della scrittura, avere l’input per una storia.
Durante il corso sperimenteremo modi diversi per far nascere le idee, le illuminazioni del pensiero e per prenderci cura di noi.
Ti aspettiamo!

4 incontri serali – gli Happy End del Salotto
• Martedì 7 e 14 Marzo 20:30 – 22:30 Strumento creativo 1 – IL LIBRO BIANCO
• Martedì 21 e 28 marzo 20:30 – 22:30 Strumento creativo 3 LE CARTE INCARTASCARTA
2 incontri di domenica mattina – le Matinèe del Salotto.
• 12 marzo 10.00 -13.00 Strumento creativo 2 -IL LEPORELLO RIVELATORE
• 25 marzo 2023 10.00-13.00 – Strumento creativo 4 DIALOGHI INTIMI incontro domenica 25 marzo

Gli incontri si svolgeranno on-line su piattaforma che sarà comunicata all’atto dell’iscrizione.
Costi:
• 160 € Per tutto il percorso che partirà con un minimo di 4 partecipanti fino a un massimo di 8. (sconto ai primi 3 iscritti)
• 100 € per la partecipazione solo agli incontri di due strumenti creativi.
• 60 € per la partecipazione agli incontri di un solo strumento creativo.

Vuoi saperne di più?
https://lastanzadellefiabe.it/esperienza-n-1-idee-fra-le…/
Vuoi parlare con noi: fiabeincostruzione@gmail.com

La poltrona e le idee

La poltrona è un luogo privilegiato per lasciarsi andare. Per accomodarsi, guardare fuori da una finestra; osservare, pensare, dormire e soprattutto sognare.

Per Il Salotto dei Maestri di Storie la poltrona è un simbolo molto importante. Il luogo dove la nostra creatività può aprirsi a nuove storie da scrivere e da vivere.

Tutti, nella nostra vita, abbiamo attraversato uno di quei momenti in cui avremmo avuto bisogno di nuove idee, ma le idee non sono arrivate.

Un blocco creativo ha diverse origini: ansia, stress, insicurezze, rigidi schemi mentali, eccessive richieste al proprio io e altro ancora.

Tutti nasciamo con un potenziale creativo, tuttavia, se non lo stimoliamo e lo lasciamo atrofizzare perdiamo di vista un prezioso alleato.

Le proposte del Salotto dei Maestri di Storie nascono proprio con l’obiettivo di stimolare dentro di noi punti di vista che non avevamo considerato.

Utili a chi vuole approcciarsi alla scrittura di racconti, per esempio, ma anche alla scrittura delle proprie giornate.

Scopri il primo corso del Salotto dei Maestri di Storie.

Questo Natale, regala una fiaba…

Ascoltate i consigli dei piccoli essere saggi del bosco, loro sanno che le fiabe portano messaggi preziosi e molto potenti per la nostra crescita ed evoluzione.

Amali voleva dire che se tutti leggessero le fiabe, il nostro mondo sarebbe migliore, ma nella preparazione del set fotografico, si è addormentata ❤️☺️

Questo natale regala una fiaba e se vuoi regalare uno dei nostri libri, ecco qui:

Storia di un Porro e di una farfalla, una fiaba contro la violenza di genere, con i bellissimi disegni di Rita Angelelli

https://ilmiolibro.kataweb.it/…/storia-di-un-porro-e…/

Un piccolo Re confuso alla ricerca del suo regno…

CERCASI RE edizioni Mimebu con i bellissimi disegni di Ilaria Tira

Per tutte le principesse che si fanno svegliare dal principe sbagliato…

Bella addormentata a chi?

I messaggi delle fiabe,

perchè come dice Amali se tutti leggessero le fiabe il nostro mondo sarebbe migliore…

Buona lettura 😍🤶👑🐾🐾

La verità sull’amore

Siamo molto contente di presentare la nuova versione della fiaba “Storia di un Porro e di una Farfalla” una fiaba contro la violenza alle donne, contro ogni forma di violenza.

Il Viaggio di questa piccola fiaba e del suo importante messaggio, cominciato qualche anno fa, non è ancora terminato, anzi, possiamo dire che ne ha appena iniziato uno nuovo.

Non solo è andata in tante case e in tante scuole per raccontare che l’amore è fatto di rispetto, e cura. Per insegnare ai grandi e ai piccoli che la rabbia, il possesso, e la violenza non c’entrano nulla con un sentimento di amore.

Non solo sarà raccontata in uno spettacolo teatrale organizzato da DONN-è che si è ispirata alla nostra fiaba, e che si terrà martedì 29 novembre a Francavilla al Mare

Ma oggi si è vestita a nuovo, oggi che è la giornata internazionale contro la violenza di genere; una nuova versione disegnata magistralmente da Rita Angelelli che ha curato anche la parte grafica.

Vi raccontiamo la verità sull’amore…

Per acquistare Storia di un Porro e di una Farfalla clicca qui

Strana storia nell’orto

Un bellissimo progetto nato più di due anni fa, fermato poi dalla pandemia e da tutte le situazioni a essa collegata.

Ma le cose importanti non si fermano e i desideri preziosi si realizzano sempre.

Martedì 29 novembre avrà luogo il primo spettacolo teatrale “Strana storia nell’orto”, organizzato dall’associazione Donn.é di

Ortona – nell’ambito del progetto Fiabe al Tappeto – dedicato ai bambini e ai grandi, ispirato dalla nostra fiaba contro la violenza di

genere “Storia di un Porro e di una Farfalla”.

L’associazione Donn.é è un’associazione di promozione sociale al femminile, nata nell’agosto del 2012 dalla passione di 4 giovani

donne ortonesi. Un luogo per le donne, per creare uno spazio di ascolto, di dialogo per ogni donna, e di sensibilizzazione conto la

violenza di genere e contro ogni forma di violenza.

Come diciamo sempre, partiamo dai più piccoli per insegnare la verità sull’amore che è fatto di rispetto, di cura e attenzione per

l’altro.

Siamo molto onorate e felici che la nostra fiaba sia l’ispirazione per portare anche in teatro un messaggio così importante, e che il

viaggio di Storia di un Porro e una Farfalla continui, trovando strade sempre nuove e speciali.

Grazie a Marina di Virgilio, e all’associazione Donn.è per il loro importante lavoro.

Cantastorie…

Eccomi! Sono Silvia!
Sono entrata in punta di piedi nel mondo magico delle fiabe, accompagnata da una bravissima maestra, Maria. Pensavo che sarebbe stato un semplice passatempo invece si é trasformato in un vero percorso di crescita personale. Le fiabe mi hanno spalancato porte, porticine e portoni… Cosa c’era dietro? Risate, scorribande, lacrime e paure. Il mondo dentro e fuori di me.
Scrivere mi diverte moltissimo e mi dà tanto piacere e soddisfazione! Ho anche vinto il concorso “Un paese da fiaba” con la mia storia: “Ninuzza e il re Caltagirone”.
Ho condiviso il mio percorso con anime belle e ricche di cose da raccontare e a cui mando un abbraccio grande!
Saluto tutti gli amici sognatori della stanza delle fiabe!
A presto!
Silvia

Silvia si presenta con il suo fare gentile e quasi senza far rumore, ma noi invece vogliamo fare molto chiasso, perchè lei è una cantastorie della Stanza delle Fiabe, e noi vogliamo raccontare i suoi progetti e le cose belle che sta realizzando.

Oltre a essere una scrittrice molto brava, ex insegnante per bambini, ora bibliotecaria, collabora con la biblioteca Istituto Pasquale Agazzi per laboratori rivolti ai bambini.

E naturalmente non smette mai di scrivere! Ma di questo vi racconteremo poi…

Ci piace pensare alle nostre Cantastorie in giro per il mondo a diffondere la loro magia e le loro preziose storie!

Il Viaggio, meraviglioso continua…