
Preparatevi ai nuovi giorni che arriveranno… siate in sintonia con Madre Terra e ogni sua creatura.
La vostra Luce troverà la strada per illuminarvi il cammino.
Buon Natale
Il logo di Fiabe in Costruzione è nato più di 10 anni fa, e rappresenta la fiaba che amo da sempre.
Un simbolo per me prezioso.
Rappresenta l’inizio di un Viaggio unico e speciale. Che ancora continua.
Cappuccetto Rosso e il lupo nella mia versione personale della fiaba, da sempre, sono inseparabili. Da quando è arrivata Amali nella mia vita, il lupo della fiaba ha un ridgeback.
Grazie a Rita Angelelli grafica ufficiale di Fiabe in costruzione e Animal REIKI che ha dato un nuovo splendore al nostro logo.
Sabato, caldo intenso che piega le gambe e ti fa sentire spiegazzato e appiccicaticcio anche se ti sei appena fatto una doccia.
Sabato da passare al lago, in montagna. In mezzo al verde. Oppure nella Stanza delle fiabe, perchè la nostra porta è sempre aperta e nella Stanza il tempo è proprio quello che desideri: puoi trovarti sotto la pioggia in mezzo al bosco, a bere cioccolata calda in una baita in mezzo alla neve, o essere in fondo al mare a cercare un tesoro.
Accade così quando si scrive fiabe!
E i nostri bravissimi e instancabili cantastorie non smetterebbero mai di inventare e raccontare nuove storie!
Non poteva mancare il nostro assistente Cesar: anche lui ama ascoltarle…
E così ti ritrovi a raccontare le avventure di Alice, e sei davvero nel suo mondo fantastico fatto di magia, leggerezza e geniale follia. Grazie a Marco Fontana che ha ricreato in modo egregio l’attimo prezioso del tè, un attimo in cui puoi essere davvero te stesso, e guardare dentro di te, senza paura. Grazie al pubblico attento e speciale che ha giocato e ha inseguito il bianconiglio nella sua buca per vivere insieme una nuova avventura.
Buon 8 dicembre!
E con il Natale orami vicinissimo, qualche consiglio di lettura per fare e farvi un bel regalo.
Se vuoi acquistare uno dei libri presentati, li trovi ai link di seguito, altrimenti accetta lo stesso un suggerimento: questo Natale regala una fiaba
https://ilmiolibro.kataweb.it/…/storia-di-un-porro-e…/https://www.amazon.it/
Bella-Addormentata…/dp/889237768X
Questa storia è la nostra storia: “l’incapacità di affrontare e sbrogliare la donna Scheletro fa che molte relazioni amorose falliscono. Per amare, bisogna essere, non soltanto forti, ma anche saggi. La forza viene dallo spirito, la saggezza viene dall’esperienza con la Donna Scheletro” (Pinkola Estes).
Iniziamo l’amore pieni di aspettative sull’altro e sul nostro sentimento, ci sentiamo invincibili, sicuri e siamo certi che il nostro amore ci nutrirà per sempre. Ma quando le cose cambiano nel rapporto e non riconosciamo più la persona che abbiamo accanto, non la comprendiamo più, non accettiamo più i suoi limiti o i suoi silenzi, o siamo indeboliti dalla mancanza di passione che prima ci confondeva, è proprio in quel momento che affiora la donna Scheletro, la metafora della morte di una parte del rapporto, che ci spaventa e ci fa scappare. Ci inorridisce. Non sappiamo che l’amore è fatto di cicli, di inizi e di conclusioni. E di nuovi inizi.
Non sappiamo che qualcosa deve morire per lasciare posto al nuovo. Una parte dell’amore che conosciamo deve morire per far nascere un sentimento più forte.
Questo amore struggente ci spetta quando non scappiamo davanti alla paura di impegnarsi, e riconosciamo il tesoro che ci si presenta anche se non è quello che aspettavamo; quando scegliamo di restare, anche quando sarebbe più facile andare via, di avere tenerezza delle ossa del nostro amore anziché averne paura e la sua fragilità ci commuove, fino a quella unica, preziosa lacrima. Quando diamo tutti noi stessi senza temere di potere perdere tutto, perché se succede, sappiamo che arriverà qualcosa di nuovo.
Quando non temiamo la morte di una parte della nostra libertà, delle nostre aspettative iniziali, delle ingannevoli promesse dell’innamoramento.
Quando guardiamo con pazienza i problemi e le difficoltà del nostro rapporto – non abbiamo paura della Donna Scheletro – e con infinità tenerezza sbrogliamo i nodi che la legano.
Così le anime imparano ad amarsi, per davvero…
La loba, la Que Sabe, Colei che sa, la Grande Vecchia: tanti nomi per chiamare un archetipo potente che risiede nella psiche più profonda della nostra anima, dell’anima di ogni donna. E’ l’essenza selvaggia, antica che ci appartiene, che meritiamo, che è nostra di diritto.
E’ il canto silenzioso del nostro cuore, quando questa forza vitale è nascosta, soffocata, addomesticata. E attende…
E’ il canto gioioso, vitale che ulula alla pallida luce della luna, quando è libera di esprimere la sua forza potente e inarrestabile.
E’ un lavoro solitario, lo sappiamo; dobbiamo raccogliere le ossa, dobbiamo cantare per riunirle, per ri-creare, per ri-trovare l’amore più profondo e totale, che è solo nostro; un amore che possiamo trovare solo dentro di noi.
“Dunque ti dico con affetto, che tu sia una lupe nera, una grigia settentrionale, una rossa meridionale o un bianca artica, nell’immaginario sei la purissima creatura istintuale. Se alcuni preferiscono che ti comporti bene e non ti arrampichi sui mobili per gioco o sulle persone per accoglierle festosamente, tu fallo lo stesso. Qualcuno ti allontanerà, timoroso o disgustato. Però il tuo amante, amerà questo tuo nuovo aspetto, se è quello giusto per te. Ad alcuni non piacerà se andrai in giro annusando dappertutto, per sapere di che si tratta. E per carità! non metterti sdraiata supina con i piedi per aria . Bambina cattiva. Lupa cattiva. Cane cattivo. Giusto? Sbagliato. Vai avanti. Divertiti…” Donne che corrono con i lupi – Clarissa Pinkola Estes.
Cominciamo a raccogliere le ossa…
Oggi giornata mondiale del libro!
Come acquirente compulsiva di libri, oltre che di taccuini, sono sempre in attesa di ricevere i miei acquisti on line, ma in questi giorni, tardano ad arrivare.
Oggi, sono arrivati, tutti insieme. E non potevo non onorare questa giornata, con la lettura di una fiaba di Italo Calvino, tratta dalle sue Fiabe Italiane. (edizione del 1984 acquistata su ebay, adoro i libri vecchi di fiabe)
Buon ascolto.
Disse Chuang Tzu: Una volta, tanto tempo fa, sognai di essere una farfalla, fluttuavo nell’aria come un petalo, felice di fare ciò che volevo, non più consapevole di me stesso. Ma ben presto mi svegliai, e allora mi palpai freneticamente: ero proprio Chuang Tzu! Mi domando: fu Chuang Tzu a sognare di essere una farfalla, o fu la farfalla a sognare di essere Chuang Tzu? Naturalmente, se considerate Chuang Tzu e la farfalla, c’è differenza fra di loro. Ma quella differenza non è dovuta altro che al loro mutare di forma” Chuang Tzu – Fiabe cinesi e tibetane
E tu? Sei una farfalla che sogna di essere un uomo, o sei un uomo, o una donna, che sogna di essere una farfalla?
La Chiave d’oro, è una fiaba dei fratelli Grimm, a cui sono molto legata, bellissima e che porta messaggi profondi, e che tutti i “grandi” dovrebbero leggere.
Fu pubblicata come numero 70 nel 1815 e subì varie modifiche nel corso degli anni. I Grimm diedero grande importanza alla sua collocazione, spesso come chiusura di una raccolta di fiabe perché ci parla della natura eterna e sempre aperta delle fiabe popolari che, nella loro concezione, non smette mai di evolversi e modificarsi nel tempo. Marie Hassenpflug La principessa Pel di Topo – F.llli Grimm – Donzelli Editore
Ognuno di noi ha un tesoro che aspetta solo di essere portato alla luce; a volte è nascosto così profondamente che nemmeno sappiamo di averlo.
A volte siamo troppo pigri, o troppo spaventati, come in questi strani giorni, per guardare così a fondo, o per faticare nella ricerca. E forse, l’idea di cambiare qualcosa ci fa fa ancora più paura.
Stiamo scoprendo che è così difficile cambiare le nostre abitudini, modificare le nostre giornate, gli orari e magari rallentare la frenesia di ogni giorno, che prima ci dava tanto fastidio.
A volte la scatola che lo contiene non ha nemmeno la serratura. E allora, tanta fatica per cercare una scatola che non possiamo nemmeno aprire?
Forse basterebbe che tutti i “grandi” leggessero di più le fiabe!
Se avessimo la pazienza e la saggezza di guardarci intorno, e cercare, cercare per davvero quella piccola chiave…
Intanto vi do un indizio: noi siamo la chiave! Buona ricerca!