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La signora dell’inverno
“Una vedova aveva due figlie. Una era bella e laboriosa, l’altra brutta e pigra. Ma la donna aveva molto più affetto per quella brutta e pigra perché era figlia sua, mentre l’altra era costretta a sbrigare tutte le faccende di casa come una serva, una cenerentola. Tutti i giorni la povera ragazza, seduta accanto al pozzo che c’era sulla via maestra, doveva filare, filare e filare fino a che le dita cominciavano a sanguinarle.
Un giorno successe che il fuso si era tutto imbrattato di sangue e la ragazza si spenzolò nel pozzo per sciacquarlo, ma il fuso le sfuggì di mano e cadde giù. La ragazza si mise a piangere, corse dalla matrigna e le raccontò la disgrazia che le era successa. Ma la donna la rimproverò aspramente e, senza muoversi a pietà, le disse: “Hai fatto cadere il fuso nel pozzo? Bene, e allora ritiralo fuori!”. Così, la ragazza tornò al pozzo senza sapere cosa fare; angosciata com’era, non seppe trovare di meglio, per recuperare il fuso, che saltare lei stessa dentro al pozzo. Perse i sensi, e quando si ridestò e tornò in sé, si ritrovò in un bel prato dove il sole splendeva su mille e mille fiori colorati”
La povera ragazza dopo alcune strani incontri, arriva davanti ad una casetta, abitata da una vecchietta con lunghi denti, che le fa paura, ma nonostante l’aspetto, è una vecchina davvero gentile,che le propone di vivere con lei, in cambio di alcuni lavoretti da fare in casa: “Devi solo stare attenta a rifarmi il letto per bene e a sprimacciarlo a dovere, perche’ le piume volino via e cada così la neve sulla terra. “Io sono Frau Holle”.
La povera fanciulla, infatti, svolge molto bene le pulizie di casa e come ricompensa Frau Holle la riempie di oro. Tornata a casa la ragazza racconta tutto alla matrigna e alla sorellastra, che volendo la stessa fortuna si butta nel pozzo per andare dalla vecchia, ma poichè è troppo pigra e sfaticata, non ha voglia di fare le pulizie richieste da Frau Holle, che la ricompensa cospargendola di pece.
E la pece le restò attaccata addosso e non volle andarsene finché visse.
Nelle fiabe i personaggi non sono mai ambivalenti, o sono buoni o sono cattivi. Una sorella è bella e leggiadra e l’altra è stupida e brutta, una è laboriosa e dolce, l’altra è pigra e cattiva. Questo perchè il bambino non è ancora in grado di capire le ambiguità e la complessità della personalità umana, che spesso ha in sè diverse caratteristiche anche opposte fra loro, e solo confrontandosi con un carattere ben delineato, il bambino può comprendere che esistono grandi differenze fra le persone, ed è in grado di scegliere che tipo di persona vorrà essere.
Entrambe le ragazze passano attraverso il pozzo scuro, ignoto, che fa paura, l’inconscio percorso di crescita, che arriva però in un bellissimo prato pieno di fiori. Una sarà ricoperta di oro, l’altra di pece, perché siamo sempre noi che scegliamo come percorrere la nostra strada.
Frau Holle è una fiaba molto antica dei fratelli Grimm che sembra abbia le sue origini nel medioevo: nei racconti popolari si racconta la storia di una fata buona, una Dea di Luce e Abbondanza che nella notte del solstizio di inverno, andava di casa in casa, e al suo passaggio tutto doveva essere ben pulito spazzato, e lei in cambio donava abbondanza.
In Germania, ancora oggi, quando una ragazza è molto egoista, e con un brutto carattere, viene chiamata Pechmarie – pech in tedesco signifca pece-
Mi piace molto pensare alla neve che arriva dalle piume di un cuscino ben sprimacciato. In alcune zone della Germania, quando sta nevicando, si usa dire “Frau Holle si sta rifacendo il letto.”
Un avvento speciale
Due fratellini, Keil e Gemma stanno giocando insieme, in mezzo alla neve; la loro nonna li chiama in casa perchè sta iniziando a nevicare e fa freddo.
I bambini si mettono davanti al fuoco e mentre si scaldano i piedini intirizziti dal freddo chiedono alla nonna di raccontare una storia.
E la nonna si siede, sulla sua vecchia poltrona accanto al fuoco e racconta: la magia di tante piccole storie, una per ogni giorno, che ci accompagneranno fino al Natale.
Vi raccontiamo spesso la bellezza di donare una fiaba, un piacere per chi la riceve ma anche per chi la regala; le piccole o grandi storie donate restano indelebili sulla carta e nei cuori, e parlano alle nostre anime , attraverso il potere meraviglioso delle parole e la bellezza eloquente dei disegni.
Abbiamo preparato un Calendario dell’ Avvento speciale: 24 piccole storie raccolte in un libro e 24 carte preziose con bellissimi disegni che le accompagnano, colorati o da colorare, e che possono essere appese al vostro albero di Natale; storie da scoprire e raccontare giorno per giorno, da condividere con i vostri bambini, con la vostra famiglia, o da regalare per fare un dono unico e prezioso: per iniziare la vostra giornata con una dimensione magica, o per ascoltare magiche storie prima di dormire, per accompagnarvi alla preparazione del Natale, e per dargli il giusto valore di sacralità e bellezza, che purtroppo stiamo perdendo sempre di più.
Una magia che puoi provare anche on line: puoi ricevere direttamente al tuo indirizzo mail, ogni giorno, la fiaba e la carta da stampare; un appuntamento prezioso che sarà molto atteso.
Con le bellissime illustrazioni della nostra brava Elena Bertoloni e i nostri pensieri, le nostre piccole storie; per ritrovare la meraviglia dell’ emozione e della bellezza dell’attesa, per ritornare un po’ bambini.
Com’è, ricevere una fiaba al giorno?
“Un fiore che nasce dall’acqua; una luce nei risvegli ingrigiti dalle brutte notizie dei telegiornali che era mia abitudine vedere appena sveglio. Ho deciso di partire dalla vostra fiaba per iniziare al meglio la mia giornata.” Andrea G.
“Ritornare bambini ed avere un momento di intimità e gioia” Ilaria P.
Per scegliere e acquistare il nostro Calendario dell’Avvento puoi compilare il modulo che troverai di seguito, e se vuoi, una delle storie può personalizzata con i nomi dei tuoi bambini.
Noi siamo già al lavoro per preparare i nostri calendari: le cose fatte con il cuore richiedono attenzione e cura. E per donarvi un Avvento ancora più speciale, abbiamo pensato di fare un’offerta unica: per chi preordina il nostro calendario entro il 20 novembre il costa sarà di 60,00 euro anziché 80,00 euro, spedizione inclusa
E per la versione on line il costo sarà di 20,00 euro anziché 30,00. Per le aziende verrà fatto un preventivo personalizzato.
Un regalo prezioso e unico. Fatti accompagnare alla magia del Natale…
Uno splendido Natale
Oggi abbiamo idealmente aperto insieme l’ultima finestrella del calendario dell’Avvento, abbiamo letto l’ultima fiaba e abbiamo preparato il nostro bellissimo albero di Natale, insieme, perché ognuno di voi, che ci ha dato il grande privilegio di raccontare la propria storia, che ci ha seguito, che ha commentato, che ha anche solo guardato, ha messo una piccolina stellina lucente sul nostro grande albero.
Grazie! L’augurio più grande che vogliamo farvi, e farci per il giorno di Natale, è di imparare a guardare l’oro che è dentro ogni piccola cosa; l’oro inaspettato che è nelle persone che ci sono vicine o che incontriamo per caso, magari nascosto dietro uno sguardo o un improvviso sorriso; vi auguriamo di saper guardare l’oro che è dentro ognuno di noi e aspetta solo di essere scoperto.
Vi auguriamo uno splendido Natale.
Un Avvento speciale
Le fiabe non sono solo per i bambini, lo sappiamo bene, anche noi grandi abbiamo bisogno di fiabe, abbiamo bisogno di riavvicinarci alla dimensione più vitale, energica, pura e creativa della nostra anima: la nostra parte bambina.
Scrivere fiabe è un dono per l’anima di chi scrive – e non potete immaginare quanto – ed è un dono per l’anima di chi legge… grandi e piccoli.
Così non ci siamo stupite quando alcuni dei nostri calendari sono stati donati ai grandi: un dono unico e speciale per un’amica, per il proprio amore, per un genitore…
Ed è un dono magnifico per i nostri bambini, che possono vivere giorno per giorno, i giochi, le emozioni e i pensieri di Gemma e Keil, e insieme a loro e a voi, possono ascoltare le fiabe raccontate dalla nonna, davanti all’incanto del fuoco; una delle piccole fiabe può anche essere personalizzata per renderli protagonisti
Stiamo consegnando i primi calendari dell’Avvento, ed ora è proprio il momento di ordinarli per averli in tempo; sono creati e confezionati hand made e la loro preparazione richiede tempo e cura.
Donate piccoli momenti preziosi…
La notte magica

illustrator Patrizia Kovacs
Questa notte è la notte giusta per tornare bambini, per ascoltare le sensazioni del cuore, e per lasciarsi andare al privilegio di sentirsi emozionati, tanto da non riuscire a dormire.
Perchè è bello ascoltare la notte, vivere i suoi silenzi e la magia del suo gelido cielo pieno di stelle. Perchè a volte è proprio bello non dormire, per stare vicini vicini a parlare; non aspettare l’ora di colazione per preparare caffè e brioches. Per leggere un libro, per disegnare… per scrivere.
Per aspettare Santa Lucia… lo sapete, lei porta splendidi doni anche ai grandi.
Questa notte non dimenticate di desiderare… vi auguriamo una notte magica, piena di meraviglia e di piccole cose preziose.
Era la notte di Santa Lucia, la notte più lunga e magica di tutto l’anno; tutti i bambini erano nei loro lettini, incapaci di dormire ma con gli occhi serrati, perché si diceva che Santa Lucia, che portava i giocattoli ai bambini, non voleva farsi vedere da loro e se li avesse incontrati, avrebbe gettato nei loro occhi una polvere scura.
Nessun bambino voleva farla arrabbiare perché Santa Lucia portava doni meravigliosi, e ascoltava sempre le richieste dei bambini. Ogni bimbo, prima di andare a dormire lasciava sulla finestra di casa un po’ di latte e fieno per il suo asinello, che doveva essere stanco con tutto quel peso sulla schiena. Lui portava i sogni di tutti i bambini del mondo.
Ma non solo i bambini aspettavano Santa Lucia; nella cameretta di una bambina, c’era una bambola che desiderava tanto tanto avere un orsacchiotto.
-Che storia sciocca è questa – protestò Keil- le bambole non possono desiderare, sono solo bambole.
La piccola Gemma, invece di mettere il muso, si fece seria, seria – Una strega cattiva le aveva fatto un incantesimo, e lei stava tutto il tempo seduta su un mobile perché quella bambina, che aveva tanti giochi, non giocava mai con lei e la bambola si sentiva sola. Non se lo ricordava più, ma una volta era stata anche lei una bimba. –
Keil non replicò e senza accorgersi di avere gli occhi sgranati, restò in ascolto
Così la bambola– proseguì la piccola Gemma- voleva un orsacchiotto, tutto per lei, così avrebbe avuto qualcuno con cui giocare. Detto fatto, si fece aiutare dai pennarelli colorati che stavano sul mobile e scrisse una lettera a santa Lucia, tutta colorata perché lei non la dimenticasse. E poi, con un bel sorriso sulle labbra, attese…
Venne la notte di Santa Lucia e mentre tutti i bambini dormivano, la bambola aspettava seduta sul suo mobile sperando con tutto il suo povero cuoricino da bambola di ricevere il dono tanto desiderato, ma tanta era l’emozione che alla fine si addormentò e sognò il suo orsacchiotto.
Quando la mattina la bambola si svegliò, si sentì davvero strana; sentiva caldo allo stomaco e qualcosa di strano più su, dove lei non sapeva ancora, c’era il suo cuore: non sapeva ancora di stare provando l’emozione: guardandosi le manine e i piedini vide che non erano più da bambola: era diventata una bambina che dormiva in un lettino vero, e accanto a lei c’era l’orsetto che le aveva portato Santa Lucia e che divenne il suo inseparabile amico.
La bambola e il suo orsacchiotto – Calendario dell’Avvento 2017
Il calendario dell’Avvento
Due fratellini, Keil e Gemma stanno giocando insieme, in mezzo alla neve;la loro nonna li chiama in casa perchè sta iniziando a nevicare e fa freddo.
I bambini si mettono davanti al fuoco e mentre si scaldano i piedini intirizziti dal freddo chiedono alla nonna di raccontare una storia.
E la nonna si siede, sulla sua vecchia poltrona accanto al fuoco e racconta: la magia di tante piccole storie, una per ogni giorno, che ci accompagneranno fino al Natale.
Vi raccontiamo spesso la bellezza di donare una fiaba, un piacere per chi la riceve ma anche per chi la regala; le piccole o grandi storie donate restano indelebili sulla carta e nei cuori, e parlano alle nostre anime , attraverso il potere meraviglioso delle parole e la bellezza eloquente dei disegni.
Abbiamo preparato un Calendario dell’ Avvento speciale: 23 piccole storie raccolte in un libro e 23 carte preziose con bellissimi disegni che le accompagnano, e che possono essere appese al vostro albero di Natale; storie da scoprire e raccontare giorno per giorno, da condividere con i vostri bambini, con la vostra famiglia, o da regalare per fare un dono unico e prezioso: per iniziare la vostra giornata con una dimensione magica, o per ascoltare magiche storie prima di dormire, per accompagnarvi alla preparazione del Natale, e per dargli il giusto valore di sacralità e bellezza, che purtroppo stiamo perdendo sempre di più.
Con le bellissime illustrazioni della nostra artista Patrizia Kovacs e i nostri pensieri, le nostre piccole storie; per ritrovare la meraviglia dell’ emozione e della bellezza dell’attesa, per ritornare un pò bambini.
Per acquistare il nostro Calendario dell’Avvento puoi compilare il modulo che troverai di seguito, e se vuoi, una delle storie può personalizzata con i nomi dei tuoi bambini.
Un regalo prezioso e unico. Fatti accompagnare alla magia del Natale
Babbo Natale

Illustrator Patrizia kovacs – giornalino Arcobaleno Edit Fiume
28° giorno di Avvento
-Nonna, dove abita Babbo Natale?- chiese la piccola Gemma.
-Oh, a dire il vero nessuno lo sa; ma vi posso dire che Babbo Natale abita in una casetta in mezzo al bosco, che da fuori sempre piccola e diroccata, ma dentro… ohh è una magnifica casetta con grandi stanze tutte illuminate e piene di giochi perchè il Babbo prepara i regali per ogni bambino.-
-E fa tutto da solo?- chiese Keil incantato.
-Babbo natale vive con gli elfi silvani, che lo aiutano a preparare i giocattoli. A volte qualche elfo fa un sacco di chiasso – gli elfi sono molto biricchini – e Babbo Natale gli tira la punta del loro cappellino rosso, mentre Elfa Martina – lo sapete no, che è la moglie di Babbo Natale – prepara del buon the per tutti, con scorza di arancia e cannella profumata-
-Voglio vedere la casa di Babbo Natale! – disse Gemma battendo le manine.
– Babbo Natale porta i regali a tutti i bambini, proprio tutti? – chiese Keil che sapeva essere più pratico.
-Certo – rispose la nonna -ad ogni bambino di tutto il mondo, di paesi tanto lontani da qui, dove a volte non ci sono solo boschi e quiete come da noi, ma gli uomini fanno le guerre e lottano fra di loro, o dove non c’è abbastanza cibo e dove ci sono malattie. Babbo Natale arriva ovunque e non manca nessun appuntamento con ogni bambino perchè nessun bambino deve perdere la magia dei sogni. Questo è il suo dono più grande.-
-Nonna, il mondo è brutto? – chiese Keil serio.
-a volte sì, ma il nostro mondo può essere meraviglioso; sta a noi farlo diventare migliore- rispose la nonna carezzandogli il viso.
-Nonna, facciamo i biscotti per gli elfi e il Babbo? saranno molto stanchi quando passeranno da noi- disse la piccola Gemma che si preoccupava sempre per tutti.
Così, mentre iniziava a nevicare, la nonna e Gemma preparavano l’ impasto per i biscotti, e Keil andò alla finestra e guardò fuori; oltre il giardino, oltre gli alti pini secolari , oltre il loro villaggio e più lontano ancora, in posti che non conosceva, e desiderò diventare grande.
Seguendo la stella

Patrizia kovacs
27° giorno di Avvento
La nonna e i bambini avevano appena finito di preparare il presepe e la piccola Gemma guardava la piccola culla vuota.
-Quando arriva Gesù?-
-Domani notte, non lo sai?- rispose Keil con indulgenza; vi ho già detto che Keil era il fratello maggiore, no?
-Vero-disse la nonna. – La stella cometa, la più lucente e preziosa sta già indicando la strada e domani sera si ripeterà il miracolo della venuta del piccolo Re.
-Anch’ io voglio seguire la stella, e voglio incontrare il piccolo Re – disse Gemma.
-Tutti la dovrebbero seguire perchè la stella parla al cuore degli uomini, ma gli uomini non sanno più ascoltare perchè hanno perso la capacità e la voglia di meravigliarsi. – rispose la nonna –
-Gli uomini sanno essere così stupidi…
Solo i bambini sanno guardare attraverso la sua luce; solo i bambini possono incontrare il piccolo Re; i bambini di tutto il mondo, di ogni colore, di ogni religione, di ogni razza. Non sanno niente della meschinità umana, sono solo bambini che hanno il cuore puro.
Sono i bambini che cresceranno e che porteranno la luce della stella nei loro cuori e con essa illumineranno la strada di un mondo nuovo.
-Io non voglio diventare grande, nonna – disse la piccola Gemma.
– Io sì, disse Keil – io voglio cambiare il mondo –
La nonna li guardò commossa, in silenzio. Li lasciò per un attimo a giocare davanti al fuoco, e avvolta nel suo scialle, aprì la porta e uscì in giardino, e rimase incantata a guardare il cielo cupo, senza luna, ma illuminato da una magnifica stella con la lunga coda lucente.
Come lei, in quello stesso momento altri nonni, mamme, papà, re, regine e grandi capi, guardarono il cielo, e non tutti videro la stella, ma tutti sentirono un sentimento di consolazione nel cuore.
La nonna strizzò gli occhi incredula, e quando li riaprì, la stella era ancora lì. Le cose belle succedono davvero. La nonna sorrise: forse lo farete davvero, voi bambini di oggi , domani, lo cambierete questo mondo…
Il cucù

Illustrator Patrizia Kovacs
26° giorno di Avvento.
-Nonna ci racconti la storia del tuo orologio a cucù? – chiese Keil. Era incantato da quel vecchio orologio; quando la nonna gli dava il permesso, stava ore a guardarlo, a studiare i minimi particolari, la piccola casina con le finestrelle sempre aperte; i piccoli pupazzi di neve e gli alberi di natale. Tutto era minuscolo e perfetto. Lo guardava e aspettava che ad ogni ora, si aprisse la finestrella per far uscire l’uccellino intagliato nel legno, per sentire il suo piccolo canto. Ma da tanto tempo il vecchio orologio non funzionava più, e la nonna lo conservava con cura e attenzione perché per lei era un ricordo prezioso.
Era un orologio antico; suo nonno lo aveva creato, intagliando con cura ogni piccolo pezzo di legno, e lei, una bimba con occhi sognanti, sedeva al tavolo accanto a lui e lo guardava lavorare. Era un tempo prezioso; il nonno le raccontava storie di regine e fate e lei guardava incantata le sue mani lavorare con maestria il legno fresco di faggio, che ancora profumava di resina e verde.
Quando l’orologio era finito, anche lei come Keil stava ore a guardarlo, solo per vedere l’uccellino che sbucava dalla finestrella ma in realtà dopo un paio di volte il meccanismo si era rotto, l’uccellino non usciva più e l’ orologio aveva smesso di segnare le ore, e quando lei in lacrime aveva chiesto al nonno di ripararlo lui le aveva spiegato che quello era il destino delle cose e andava rispettato.
-il compito di questo cucù non è segnare le ore, quelle vere intendo, ma è quello di segnare le ore che noi desideriamo, per fermare il tempo a qualcosa che non vogliamo dimenticare-
-E’ un orologio magico? – aveva chiesto allora lei speranzosa.
-Proprio così, e l’uccellino è il custode dei nostri ricordi –
Così la nonna aveva di volta in volta segnato le ore che appartenavano ai momenti più importanti della sua vita, per non perderli nella confusione della memoria. Guardava l’orologio e ricordava, ogni piccolo attimo prezioso…
La nonna prese con attenzione l’ orologio a cucù e poi chiamò Gemma e Keil vicino a lei. I due bambini come sempre guardarono incantati il vecchio legno intagliato e la nonna guardandoli uno accanto all’altro, segnò la nuova ora preziosa, indelebile nel suo cuore.