I nuovi doni…
Buona Pasqua di rinascita!
I nuovi doni…
Buona Pasqua di rinascita!
Vive in nel tronco rovinato di un castagno millenario, e conosce il mondo, lo ha visto nascere. Conosce l’ uomo, la sua immensa fragilità e la sua grande forza. Sa che può essere piccolo piccolo, ma a volte anche se così piccolo può avere un cuore e un coraggio da gigante. E conosce l’amore, la sua debolezza e le sue meschinità. Ma ha fiducia nella sua purezza e nella sua sincerità e quando lo incontra negli occhi dell’uomo, lo protegge.
Ma sa essere crudele se incontra la falsità e l’inganno, e non osate danneggiare la natura del suo bosco, lui è il suo guardiano e il suo sacro spirito.
La sua punizione sarebbe terribile. Solo i puri di cuore possono trovare il sentiero, intricato di spine e rovi, che porta al suo regno.
E porre un’unica domanda, e se la tua anima è sincera, lui ti risponderà.
Che immenso privilegio sentire la sua voce…
Illustrator Vittoria Grazi
“Il Porro mutò la sua elegante corona in un bellissimo fiore colmo di steli e pistilli e la Farfalla innamorata lodava la sua bellezza, ma il Porro era sempre più indispettito dalla sua libertà, perché lui non poteva averla né condividerla con lei.”
Storia di un porro e di una farfalla , una piccola fiaba per raccontare una realtà sempre più cattiva, e terribile: si calcola che, In Italia, dall’inizio dell’anno si siano verificati 100 femminicidi, uno ogni tre giorni.
Come può l’ amore trasformarsi in morte? Come può la stessa persona che promette di amare e proteggere, diventare un carnefice?
Non bisogna smettere di parlarne e di insegnare, soprattutto ai piccoli e ai giovani come amare nel modo giusto. Un progetto a cui teniamo molto e pr questo abbiamo scelto una giovane e molto promettente illustrator Vittoria Grazi per disegnare la nostra fiaba, una giovane promessa entrata a pieno merito nel nostro staff e che ha saputo interpretare con grande sensibilità l’amore sbagliato; abbiamo scelto una giovane perchè dai giovani possiamo ripartire, dalla loro voglia di cambiare il mondo e di migliorarlo, e la loro grande energia può essere indirizzata per creare cose meravigliose.
Il nostro piccolo progetto partecipa al concorso Il mio esordio e tu puoi farlo crescere supportandoci.
Come?
Vai sul sito ilmiolibro alla pagina dedicata alla nostra fiaba e scegli il tasto supporta.
Poi se ti va leggi le prime pagine della fiaba e lascia un commento
Naturalmente, se vuoi, puoi anche comprarla
Ora di fare le nanne: tutti nel lettino e la mamma spegne la luce.
Emma, Timo e Pongo si tirano le coperte fino al naso perché nel buio si sentono strani rumori:
“Improvvisamente si sente un rumore nella stanza e due occhioni minacciosi
fissano Emma, Timo e Pongo che, spaventati, urlano: – Aiuto c’è un mostro! –“
Alzi la mano chi non ha paura del buio! Credo che anche qualche grande non abbia alzato la mano.
La paura del buio è una delle paure normali nei bambini che non deve essere mai minimizzata o evitata. I bambini imparano attraverso la lettura delle fiabe che le loro paure più grandi possono essere superate, perché si identificano con i protagonisti delle loro storie preferite.
Anche Magica Emma, Timo e Pongo hanno paura del buio ma…
A breve le nuove avventure di Magica Emma ma intanto potete ancora richiedere la prima fiaba di Magica Emma in omaggio, basta compilare il modulo di seguito:
Il ranocchio rispose: “Le tue vesti, le perle e i gioielli e la tua corona d’oro io non li voglio: ma se mi vorrai bene, se potrò essere il tuo amico e compagno di giochi, seder con te alla tua tavolina, mangiare dal tuo piattino d’oro, bere dal tuo bicchierino, dormire nel tuo lettino: se mi prometti questo; mi tufferò e ti riporterò la palla d’oro.”
Il principe ranocchio – F.lli Grimm
Ma… esiste il principe azzurro?
– Cosimo: Perché mi fai soffrire?
– Viola: Perché ti amo.
– Cosimo: No, non mi ami! Chi ama vuole la felicità, non il dolore.
– Viola: Chi ama vuole solo l’amore, anche a costo del dolore.
– Cosimo: Mi fai soffrire apposta, allora.
– Viola: Si, per vedere se mi ami.
Italo Calvino – “Il barone rampante” .
“Vieni con me, e io ti farò vedere come si vive! Quando avrai trascorso una settimana in città, ti meraviglierai di aver potuto sopportare la vita in campagna!”
Esopo- il topo di campagna e il topo di città
Guido Petter, psicologo dell’età evolutiva e psicopedagogista, ha scritto che le fiabe sono un elemento fondamentale nel processo di crescita del bambino, e raccontare le fiabe ai nostri piccoli, dovrebbe essere obbligatorio per i genitori, per gli insegnanti e per tutti coloro che si occupano dell’educazione dei bambini.
L’atto di leggere una fiaba, oltre ad essere un momento fondamentale di amore, di vicinanza e di condivisione, lo aiuta a crescere, perché il bambino impara ad affrontare i temi negativi e le situazioni spiacevoli, come la paura, la morte e l’abbandono: Pollicino si perde nel bosco, ma poi viene ritrovato, e Biancaneve muore avvelenata dall’orribile strega ma poi arriva il principe e la salva con un bacio. I personaggi negativi sono indispensabili perché il bambino, attraverso la loro rappresentazione impara a distinguere il male dal bene, e può affrontare le proprie ansie, rivivendole e drammatizzandole, in una situazione emotivamente controllata, perché protetto dall’adulto.
Il cattivo viene sempre sconfitto, e il messaggio positivo aiuta il bambino ad avere fiducia in sé stesso, e ad imparare che le difficoltà possono essere superate! Inoltre, identificandosi nel protagonista, gli si affeziona e ne vive le emozioni, e questo è importantissimo per il suo sviluppo emotivo ed affettivo; e per quello sociale e morale, perché impara a riconoscere le modalità relazionali positive, come l’altruismo e il coraggio, da quelle negative, come la gelosia, l’inganno e l’invidia, e impara a conoscerne le conseguenze.
Il grandissimo valore pedagogico delle fiabe è utile anche per noi adulti, e sempre più spesso, sono utilizzate anche in contesti formativi per aziende, proprio per i messaggi di crescita e costruzione personale impliciti in ogni storia.
Leggere le fiabe ha un bellissimo effetto terapeutico di catarsi interiore, e dà la possibilità di sognare, per piccoli e grandi, e di concedersi piccoli spazi di tempo preziosi, perché il loro linguaggio arriva a toccare il nostro IO bambino, che spesso noi adulti dimentichiamo.
Non serve spiegare le fiabe, loro parlano al nostro profondo; le fiabe vanno ascoltate, lette, raccontate e donate.
Noi, con le nostre fiabe abbiamo raccontato le storie, le emozioni e i sogni di piccoli e grandi, abbiamo portato messaggi, abbiamo raccontato aziende e abbiamo insegnato a usare la fantasia e la creatività.
Vuoi sapere come?