Regala una fiaba su misura


Nella Casa nel bosco  un’altra fiaba su misura è stata confezionata !
È arrivata al cuore  di chi ce l’ha richiesta.
E noi ringraziamo tutte le persone che ci permettono di preparare con cura e magia le fiabe su misura.
Le fiabe su misura sono un regalo speciale, intimo e unico.
Non solo per i bambini ma anche per gli adulti e per innumerevoli occasioni: nascite, compleanni, matrimoni , per molte altre ancora, per i messaggi speciali che vogliamo comunicare e per tutte le persone che amiamo.
Le nostre fiabe su misura sono scritte  e illustrate da noi con l’aiuto di tutti gli alberi e gli animali del bosco.
E ora che stanno arrivando i giorni più magici e importanti dell’anno :Santa Lucia e Natale si avvicinano.

Sono due occasioni per le quali poter scegliere un dono artigianale, artigiani della parola e dell’arte capaci di dare vita a fiabe straordinarie che calzano a pennello.

Mariarosa Ventura e Simona Platè sapranno costruire una fiaba magica fatta apposta per voi!

Fiabe in costruzione

Aperti per ferie!

Sabato, caldo intenso che piega le gambe e ti fa sentire spiegazzato e appiccicaticcio anche se ti sei appena fatto una doccia.

Sabato da passare al lago, in montagna. In mezzo al verde. Oppure nella Stanza delle fiabe, perchè la nostra porta è sempre aperta e  nella  Stanza il tempo è proprio quello che desideri: puoi trovarti sotto la pioggia in mezzo al bosco, a bere cioccolata calda in una baita in mezzo alla neve, o essere in fondo al mare a cercare un tesoro. 

Accade così quando si scrive fiabe! 

E i nostri bravissimi e instancabili cantastorie non smetterebbero mai di inventare e raccontare nuove storie!

Non poteva mancare  il nostro assistente Cesar: anche lui ama ascoltarle…

Tutto, davvero, è iniziato da qui…

15 ottobre 2014. Quasi per gioco.

Ho scritto la fiaba su misura per Vittoria,6 anni.

Dopo averla ascoltata, lei si è avvicinata e mi ha chiesto: – e io cosa posso fare per te?-

Tutto, davvero tutto, e ‘partito da qui❤️

La prima fiaba personalizzata❤️

Il paese delle pagine ferme

Il bambino Nascosto di Alba Marcoli psicologa clinica,  parla di due bambini: quello che sta dietro ogni comportamento e simbolo infantile, e quello che ognuno di noi adulti si porta dentro , proiettandolo spesso, inconsapevolmente , sui bimbi che ci camminano accanto nella vita.

Possiamo scoprire e comprendere il mondo interiore del bambino, entrando in connessione con le nostre stesse emozioni di quando, noi, eravamo, bambini.

La struggente dolcezza di questa fiaba, Il paese delle pagine ferme, ci racconta di come sia difficile, ma necessario, accettare i passaggi, i cambiamenti, le perdite e le difficoltà che incontriamo nel nostro cammino.

Quando non sappiamo andare oltre, e lasciarci alle spalle, voltare pagina, le cose che ci hanno fatto male, ma anche quelle belle, che non vogliamo perdere, anche se non ci appartengono più, la nostra vita si ferma, su quella pagina che rimane bianca, vuota, perché non abbiamo più parole per riempirla.

Riconnettersi con le nostre emozioni infantili, vuol dire aver cura del bambino che siamo stati e vuol dire aver cura del bambino che abbiamo accanto.

Storie…

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Una finestra.

Una finestra, di una casa forse abbandonata.

Una finestra, di una casa forse abbandonata.o forse poco curata. La grata è vecchia e il legno della finestra è molto rovinato. Ma è un’immagine di una tale, decadente bellezza, che impedisce all’occhio di passare velocemente, di andare oltre.

No, devi fermarti a guardare. Notare la piccola piantina verde che ha sfidato il cemento ed è cresciuta proprio lì, nella stessa posizione nella quale una brava massaia, avrebbe messo un vaso di fiori.

E tu sei fuori alla luce e guardare continuamente ad una piccola finestra che si affaccia sul buio. Che ti fa paura; non sai cosa c’è dietro, ma lo sai che non sarà piacevole. Eppure non puoi fare a meno di guardarla e immaginarti cosa nasconde, e quasi vorresti infilare una mano attraverso il vecchio ferro arrugginito della sua grata per…

E se invece fosse proprio il buio ad attirarti, e daresti qualsiasi cosa per poter passare attraverso la vecchia grata rovinata per vedere cosa nasconde?

O forse sei dentro, dentro al buio. E guardi fuori, quella luce, il sole così forte. Così caldo. E quasi ti dà fastidio. Troppo, troppo chiaro, mentre nel tuo buio ci stai quasi bene, ti senti protetto.

Ma non puoi fare a meno di guardare fuori, socchiudendo gli occhi, per la troppa luce, incantata da quell’altro te, che sta guardando dentro la tua piccola finestra con la grata rovinata e forse, sorride.

Ogni cosa, attorno a noi, narra una storia. E ogni storia, narra una parte di noi.

C’era una volta una piccola finestra, con la grata rovinata…

Qual è la tua?

 

Un giorno il signor Virus incontrò…

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Bansky’ s girl

Qualcuno si lamenta di tutto, qualcuno dà la colpa a destra e a manca, qualcuno rimpiange qualcosa che, nemmeno, ha mai desiderato.

Qualcuno si piange addosso. Qualcuno distrugge ogni cosa, parole, intenzioni, emozioni.

Qualcuno crea… prende carta e penna, e scrive.

Ci sono tanti modi di affrontare le situazioni che non dipendono da noi e che non possiamo controllare; l’esito dipende, sempre, da come noi ci poniamo di fronte alle cose. 

Perché noi facciamo sempre la differenza sempre.

Continuano le piccole, fiabe preziose del nostro esercizio di scrittura: scrivere una piccola storia, nata dal binomio davvero improbabile, ma per questo perfetto, delle parole VIRUS e FELICITA’.

Ecco la bella fiaba di Letizia de Lorenzo

Un giorno il Signor Virus camminava malefico per la città, selezionando
egregiamente le sue prossime vittime. Incontrò la Felicità, intenta a ridere, ballare
e cantare. Il Virus pensò bene di farla sparire dalla faccia della terra per puro
piacere; così si mise a insultarla nel peggiore dei modi, a darle i pizzicotti, a
tirarle i capelli, diventando sempre più fastidioso e violento. La Felicità
inizialmente gemeva, piangeva e lo supplicava di fermarsi; ma, non molto dopo,
si rialzò come se nulla le fosse accaduto e guardò il Virus negli occhi dicendogli:
“Io sono più forte di te e tu non mi fai paura”. Sfortunatamente il virus non si
arrese e le dichiarò guerra, una guerra che la Felicità era determinata a vincere al
fine di proteggere le persone da lei amate. Purtroppo la Felicità non ha ancora
terminato le sue battaglie e il Virus le sta dando un filo da torcere. La Felicità è
fragile e ha tantissimi lividi e ferite, ma sa anche di essere qualcosa che mai si
spegnerà.

 

Le fiabe sono vere

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Photo by Engin Akyurt on Pexels.com

Lo so, sono Calvinocentrica, ma amo la cadenza intelligente delle sue parole, srotolate con eleganza fra un pensiero buttato lì, quasi per caso e una dissertazione letteraria che sembra portarti lontano e invece ti  riconduce proprio lì, proprio dove le parole volevano portarti.

Le fiabe italiane di Calvino, un libro che nacque per un lavoro commissionato da Einaudi – due anni per raccogliere in tutta Italia le fiabe della tradizione orale. Una narrazione raccolta da ogni anziano, da ogni vecchina, da ogni contadino, di ogni piccolo paese d’Italia.

invece io mi immergevo in questo mondo sottomarino, disarmato d’ogni fiocina specialistica, sprovvisto d’occhiali dottrinari, neanche munito di quella bombola a ossigeno che è l’entusiasmo… Italo Calvino – Sulla fiaba

La prefazione al libro,  – scritta dopo il  viaggio dell’autore,  reale e interiore, nel mondo delle fiabe, è essa stessa una fiaba e merita di essere letta – puoi ascoltarla in audio  perchè è il racconto, appassionato e vero delle emozioni, delle sensazioni e delle parole che solo le fiabe sanno raccontare.

“Ora il viaggio tra le fiabe è finito, il libro è fatto, scrivo questa prefazione e ne sono fuori; riuscirò a mettere i piedi sulla terra? ” Italo Calvino – Sulla fiaba

Il canto

urla

Da sempre ha parlato con gli uomini… li ha amati e accolti. Ha perdonato i loro errori e e i loro tradimenti.

Non ha mai smesso di parlare agli uomini, ma una volta gli bastava sussurrare, piano, come il vento leggero del primo mattino che lo svegliava, ruotando pigramente fra le sue foglie.

Una volta l’uomo ascoltava il suo sussurro. Ma ora, l’uomo non ascolta più…

E lui, povero vecchio, romantico e testone, non ha smesso di raccontare le sue storie agli uomini,  e urla, urla per farsi sentire, e il vento, fedele amico, porta con sé, la voce antica, che intrecciata con le sue correnti gentili, sembra una melodia.

Se ti capitasse di passare vicino a quel bosco, potresti sentirlo, un canto dolcissimo e struggente…

Ninna nanna a colori

In questi strani giorni, quando il buio scende, forse fa un po’ più paura.

Anche a noi grandi… 

Ma noi abbiamo un segreto: il buio è un colore, e se prendi un pastello giallo, puoi disegnarci un bellissimo sole…

Buonanotte a colori…

I colori di Sofia, il colore delle tue emozioni –  Leggi la fiaba, con la bella copertina di Elena Bertoloni,  e colora i mandala:un viaggio interiore e intenso che porterà nuovi magnifici doni. 

Per informazioni fiabeincostruzione@gmail.com