Venti storie da scoprire

Fra le fiabe scelte dal sito ilmiolibro in occasione della Bologna Children’s book, da acquistare senza spese di spedizione, anche le nostre fiabe La corona de Re con i bellissimi disegni di Ilaria Tira, e Storia di un Porro e di una farfalla” con i bellissimi disegni di Vittoria Grazi.

Entrambe le fiabe sono state finaliste al concorso ILMIOESORDIO2019.

Senza i libri per bambini e ragazzi il mondo dell’editoria non sarebbe lo stesso. Perché non c’è niente di meglio di un libro per raccontare belle storie, quelle che riportano alla magia dell’infanzia, alla fantasia, al senso di scoperta.

E in occasione di Bologna Children’s Book Fair, l’evento più importante dedicato all’editoria per bambini, abbiamo scelto oltre venti libri tutti da scoprire pubblicati da alcuni tra i nostri migliori autori, che potrai acquistare fino a domenica senza pagare le spese di spedizione.

Libri illustrati, romanzi di formazione, fiabe, fumetti: sfogliali come in libreria e acquista i tuoi preferiti, ma affrettati! La promo dura solo pochi giorni. 

 

6) La corona del re, Mariarosa Ventura e Ilaria Tira
Perché nessuno vede la sua corona? Un Re smarrito, che cerca Risposte, che ha bisogno di Certezze: dov’è il suo Regno? Forse è stato rubato. Forse un incantesimo… ma lui è un Re e parte alla ricerca del suo Regno perduto. Un viaggio onirico, un viaggio interiore, l’archetipo fondamentale della vita di ogni individuo: la ricerca del sé.

Compralo qui e non paghi la spedizione

 

10) Storia di un Porro e di una Farfalla, Mariarosa Ventura e Vittoria Grazi
Se vi capitasse di passare vicino a un piccolo orto, fermatevi ad ascoltare… Perché una fiaba contro la violenza di genere? Perché i bambini di oggi saranno gli uomini di domani, e ai bambini è importante insegnare il rispetto; è importante insegnare che l’ amore non è possesso, egoismo, o rabbia. Attraverso il linguaggio semplice e saggio delle fiabe vogliamo raccontare la bellezza dell’amore non la sua meschinità. Vogliamo raccontare ai piccoli, ai giovani ma anche e soprattutto ai grandi la verità sull’amore.

Compralo qui e non paghi la spedizione

Scriviamo una fiaba?

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                                                Scriviamo una fiaba?

Fiabe in costruzione organizza un laboratorio base di creatività e scrittura di fiabe rivolto a tutti coloro che amano le fiabe e credono che possono ancora insegnarci qualcosa.  Per chi vuole mettersi alla prova, per chi ha una storia da raccontare o vuole semplicemente imparare a scrivere una fiaba. Per attivare la fantasia…

Abbiamo dentro di noi un mondo di personaggi, parole ed emozioni che chiedono solo di uscire. Lo facciamo insieme?

Il laboratorio, che avrà la durata totale di 10 ore, avrà luogo presso la biblioteca di Padenghe sul Garda nei giorni:

Martedì   7 febbraio      dalle ore 20.00 alle ore22.30

Martedì   14 febbraio    dalle ore 20.00 alle ore 22.30

Martedì 21 febbraio     dalle ore 20.00 alle ore 22.30

Martedì 28 febbraio    dalle ore 20.00 alle ore 22.30

Programma

Introduzione alla fiaba, storia miti e leggende – Fiaba e favola -La metafora – Il potere educativo della fiaba non solo per i più piccoli ma anche per i grandi – Conosciamo alcuni degli autori più famosi -Propp – morfologia delle fiabe: eroe, aiutante, antagonista, aiuto magico – Scrivere, scrivere, scrivere – esercitazioni per attivare la nostra fantasia, per metterci alla prova- Scrivi la tua fiaba.

 Il costo totale per ogni partecipante è di 30,00 euro

 Per ogni informazioni e per le iscrizioni scrivere a fiabeincostruzione@gmail.com o telefonare al seguente numero 3496501558

Il corso avrà luogo al raggiungimento del numero minimo di 4 partecipanti

Il valore del tempo

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Illustrator Irina Dobrescu – verlag Nord Sud

Diamo valore al nostro tempo; dedichiamolo a chi amiamo, usiamolo per a fare le cose che ci fanno stare bene, riempiamolo di risate. Giochiamo, leggiamo, e  leggiamo ancora, leggiamo le fiabe, e parliamo guardandoci negli occhi; ascoltiamo buona musica, meglio se in compagnia, e non dimentichiamo mai gli amici , a due e a quattrozampe…

Il tempo speso bene non se va mai via per davvero…

 

I nuovi doni delle fiabe

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E’appena passato Natale e questi sono ancora giorni di festa, ma noi non abbiamo smesso di lavorare – fortunatamente abbiamo un prezioso assistente –

Finito il nostro Calendario dell’Avvento – che ha avuto molto successo e di questo vi siamo davvero grate –  stiamo lavorando a nuove fiabe, a nuovi progetti e stiamo studiando, perché imparare, sempre, per noi è fondamentale.

Ci stiamo preparando al nuovo anno che arriva: vi racconteremo  i nuovi doni delle fiabe: fiabe per imparare, per aiutare, per comprendere.

Fiabe per scrivere, per leggere, per conoscere.  Fiabe per cambiare… e  per migliorare.

Fiabe per non smettere di sognare…

Questo porteremo con noi nei nuovi giorni, con l’augurio che per ognuno di voi, siano giorni migliori, siano giorni speciali e che ogni giorno nuovo sia un nuovo dono prezioso.

Buon nuovo anno!

 

Buon Natale

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Illustrator Patrizia Kovacs

29° giorno di avvento.

Ultimo giorno di Avvento.Il nostro calendario si conclude oggi, il giorno di Natale.

I piccoli Gemma e Keil si sono svegliati presto, presto questa mattina; sono corsi nella grande cucina  riscaldata da un allegro fuoco e hanno trovati i doni che Babbo Natale ha portato per loro. La nonna li ha guardati  sorridendo, commossa per la loro gioia.

I bambini hanno bisogno di così poco per essere felici. Anche i grandi a dire il vero, se solo lo sapessero…

Questo è l’augurio più grande che vogliamo farvi, e farci  per il giorno di Natale: imparare a guardare l’oro che è dentro ogni piccola cosa; l’oro che è dentro di noi e aspetta solo di essere scoperto. 

Vogliamo ringraziarvi per averci accompagnato in questo mese di Avvento, per aver aperto insieme a noi, giorno per giorno,  le finestrelle del nostro calendario;  e siamo contente se siamo riuscite a farvi meravigliare e sognare anche solo per un poco.

Oggi abbiamo aperto insieme l’ultima finestrella del calendario  e insieme abbiamo preparato il  nostro bellissimo albero di natale, insieme, perché ognuno di voi, che ci ha dato il grande privilegio di raccontare la propria  storia,  che ci ha seguito, che ha commentato, che ha anche solo guardato,  ha messo una piccolina stellina lucente sul nostro grande albero.

Vi auguriamo un magnifico Natale.

 

 

Babbo Natale

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Illustrator Patrizia kovacs –  giornalino Arcobaleno Edit Fiume

28° giorno di Avvento

-Nonna, dove abita Babbo Natale?- chiese la piccola Gemma.

-Oh, a dire il vero nessuno lo sa; ma vi posso dire che Babbo Natale abita in una casetta  in mezzo al bosco, che da fuori sempre piccola e diroccata, ma dentro… ohh è una magnifica casetta con grandi stanze tutte illuminate e piene di giochi perchè il Babbo prepara i regali per ogni bambino.-

-E fa tutto da solo?- chiese Keil incantato.

-Babbo natale vive con gli elfi silvani, che lo aiutano a preparare i giocattoli. A volte qualche elfo fa un sacco di chiasso – gli elfi sono molto biricchini – e Babbo Natale gli tira la punta del loro cappellino rosso, mentre Elfa Martina – lo sapete no, che è la moglie di Babbo Natale – prepara del buon the per tutti, con scorza di arancia e cannella profumata-

-Voglio vedere la casa di Babbo Natale! – disse Gemma battendo le manine.

–  Babbo Natale porta i regali a tutti i bambini, proprio tutti? – chiese Keil che sapeva essere più pratico.

-Certo –  rispose la nonna -ad ogni bambino di tutto il mondo, di paesi tanto lontani da qui, dove a volte non ci sono solo boschi e quiete come da noi, ma gli uomini fanno le guerre e lottano fra di loro, o dove non c’è abbastanza cibo e dove ci sono malattie. Babbo Natale arriva ovunque e non manca nessun appuntamento con ogni bambino perchè nessun  bambino  deve perdere la magia dei sogni. Questo è il suo dono più grande.-

-Nonna, il mondo è brutto? – chiese Keil serio.

-a volte sì, ma il nostro mondo può essere meraviglioso; sta a noi farlo diventare migliore- rispose la nonna carezzandogli il viso.

 

 

-Nonna, facciamo i biscotti per gli elfi e il Babbo? saranno molto stanchi quando passeranno da noi- disse la piccola Gemma che si preoccupava sempre per tutti.

Così, mentre iniziava a nevicare, la nonna e Gemma preparavano l’ impasto per i biscotti, e Keil andò alla finestra e guardò fuori; oltre il giardino, oltre gli alti pini secolari , oltre il loro villaggio e più lontano ancora, in posti che non conosceva, e desiderò diventare grande.

Seguendo la stella

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Patrizia kovacs

27° giorno di Avvento

 

La nonna e i bambini avevano appena finito di preparare il presepe e la piccola Gemma guardava la piccola culla vuota.

-Quando arriva Gesù?-

-Domani notte, non lo sai?- rispose Keil  con indulgenza; vi ho già detto che Keil era il fratello maggiore, no?

-Vero-disse la nonna. – La stella cometa, la più lucente e preziosa  sta già indicando la strada e domani sera si ripeterà  il miracolo della venuta del piccolo Re.

-Anch’ io voglio seguire la stella, e voglio incontrare il piccolo Re –  disse  Gemma.

-Tutti la dovrebbero seguire perchè la stella parla al cuore degli uomini, ma gli uomini non sanno più ascoltare perchè hanno perso la capacità e la voglia di meravigliarsi. – rispose la nonna –

-Gli uomini sanno essere così stupidi…

Solo i bambini sanno guardare attraverso la sua luce; solo i bambini possono incontrare il piccolo Re;  i bambini di tutto il mondo, di ogni colore, di ogni religione, di ogni razza. Non sanno niente della meschinità umana, sono solo bambini che hanno il cuore puro.

Sono i bambini che cresceranno e che porteranno la luce della stella nei loro cuori e con essa illumineranno la strada di un mondo nuovo.

-Io non voglio diventare grande, nonna – disse la piccola Gemma.

– Io sì, disse Keil – io voglio cambiare il mondo –

La nonna li guardò commossa, in silenzio. Li lasciò per un attimo a giocare davanti al fuoco, e avvolta nel suo scialle, aprì la porta e uscì in giardino, e rimase incantata a guardare il cielo cupo, senza luna, ma illuminato da una magnifica stella con la lunga coda lucente.

Come lei, in quello stesso momento altri nonni, mamme, papà, re, regine e grandi capi, guardarono il cielo, e non tutti videro la stella, ma tutti sentirono un sentimento di consolazione nel cuore.

La nonna strizzò gli occhi incredula, e quando li riaprì, la stella era ancora lì.  Le cose belle succedono davvero. La nonna sorrise:  forse lo farete davvero, voi bambini di oggi , domani, lo cambierete questo mondo…

Il cucù

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Illustrator Patrizia Kovacs

26° giorno di Avvento.

-Nonna ci racconti la storia del tuo orologio a cucù? – chiese Keil. Era incantato da quel vecchio orologio; quando la nonna gli dava il permesso, stava ore a guardarlo, a studiare i minimi particolari, la piccola casina con le finestrelle sempre aperte;  i piccoli pupazzi di neve e gli alberi di natale. Tutto era minuscolo e perfetto. Lo guardava e aspettava che ad ogni ora, si aprisse la finestrella per far uscire l’uccellino  intagliato nel legno, per sentire il suo  piccolo canto. Ma da tanto tempo il vecchio orologio non funzionava più, e la nonna lo conservava con cura e attenzione perché per lei era un ricordo prezioso.

Era un orologio antico; suo nonno lo aveva creato, intagliando con cura ogni piccolo pezzo di legno, e lei, una bimba con occhi sognanti, sedeva al tavolo accanto a lui e lo guardava lavorare. Era un tempo prezioso; il nonno le raccontava storie di regine e fate e lei guardava incantata le sue mani lavorare con maestria il legno fresco di faggio, che ancora profumava di resina e verde.

Quando l’orologio era finito, anche lei come Keil stava  ore a guardarlo, solo per vedere l’uccellino che sbucava dalla finestrella ma in realtà dopo un paio di volte il meccanismo si era rotto, l’uccellino non usciva   più e l’ orologio aveva smesso di segnare  le ore, e quando  lei  in lacrime aveva chiesto al nonno di ripararlo lui le aveva spiegato che quello era il destino delle cose e andava rispettato.

-il compito di questo cucù non è segnare  le ore, quelle vere intendo, ma è quello di segnare le ore che noi desideriamo, per fermare il tempo a qualcosa che non vogliamo  dimenticare-

-E’ un orologio magico? – aveva chiesto allora lei speranzosa.

-Proprio così, e l’uccellino è il custode dei nostri ricordi –

Così la nonna aveva di volta in volta segnato le ore che appartenavano ai momenti più importanti della sua vita, per non perderli nella confusione della memoria. Guardava l’orologio e ricordava, ogni piccolo attimo prezioso…

La nonna prese con attenzione l’ orologio a cucù e poi chiamò Gemma e Keil vicino a lei. I due bambini come sempre guardarono incantati il vecchio legno intagliato e la nonna guardandoli uno accanto all’altro, segnò la nuova ora preziosa, indelebile nel suo cuore.