Il 1° giorno…

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Sulla strada per Betlemme, la Stella guidava gli uomini  e gli  animali al loro piccolo Re e nella  casupola la sua  luce entrava da una finestra, regalando un lucente bagliore.

Il cielo era terso e splendente. Il mondo guardava incantato la luce della Stella, ascoltava le sue parole e accettava il suo invito.

Il lago gelido divenne cristallo, lucente al riflesso della Stella, e la montagna ebbe un sussulto lontano.

L’usignolo che aveva il capo sotto l’ala si svegliò gioioso e il suo canto svegliò la natura addormentata.

I pastori che sostavano davanti al fuoco si alzarono in piedi e guardandosi sopresi si incamminarono verso Betlemme, rispondendo alla stessa chiamata.

La donna senza amore, si alzò dal suo letto, ora intonso, e spiando dalla finestrella la Stella, sorrise e il suo viso pulito si illuminò. Si avvolse nel mantello e uscì in strada verso Betlemme.

L’asino si avvicinò a Maria che esausta si distese sulla paglia resa tiepida dalla vecchia giovenca ruminante. Avvicinando il muso al suo viso la scaldò con il suo caldo e umido respiro. Giuseppe  con il cuore colmo di gratitudine guardò la sua giovane moglie riprendere colore sul viso.

Era  giunto il momento… Era l’inizio, era il primo giorno…

E’ il primo giorno, è il giorno dell’attesa, e della quiete. E’ il giorno del tempo prezioso donato a chi amiamo, di incontri, di famiglia e di emozioni. E’ il giorno in cui esprimere i propri desideri, scriverli su carta preziosa e appenderli all’albero di Natale, perché siano illuminati dalla sua magia.

E’ il giorno in cui raccontare i ricordi come se fossero bellissime storie, guardandoci negli occhi.

Vi auguriamo uno splendido Natale…

Il secondo giorno

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Come lo accoglieremmo oggi? Un bambino povero, di un paese lontano, portato dai genitori che hanno fatto un lunghissimo e faticoso viaggio – per scappare dalla paura e dalla morte – e che cercano solo quiete e un posto caldo. Come lo accoglieremmo?

Il secondo giorno

Ormai non seguivano più il sentiero, ma seguivano  la luce che la Stella, magnifica nel cielo, indicava loro.

Maria camminava senza fatica ora, e Giuseppe, senza saperne il motivo e avvolto dal mistero della sua giovane moglie, avanzava con una nuova energia.

Erano arrivati a Betlemme a notte inoltrata. Avevano seguito la luce della Stella incuranti del freddo, finché erano arrivati ad una piccola stalla, illuminata da una piccola lanterna. Giuseppe aveva aperto piano la porta e aveva visto che il terreno era cosparso di morbido fieno.

All’interno un piacevole tepore. Una mucca ruminava tranquilla in un angolo e dall’altro lato c’era un piccolo asino.

Giuseppe sorrise. Erano arrivati.

Il 3° giorno

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Il 3° giorno…

E’ ancora il Tempo… Il nostro, ed e’ prezioso.
Tutti, in questo Tempo, alziamo la testa al cielo…

 

La Stella salì alta nel cielo.

Era il Tempo.

La sua luce era splendente, ed era più grande e forte di tutte le altre stelle. Al suo arrivo, le altre stelle intimidite le fecero spazio, quasi inchinandosi, e guardando ammirate la sua scia dorata.

Il cielo, fiero la accolse nel suo immenso, e lei prese il suo posto nell’Universo.

Era il Tempo.

La sua luce illuminò la notte. Tutti, in tutto il mondo, nello stesso momento, levarono la testa al cielo.

Il 4’ giorno

A volte siamo così presi dalle cose che facciamo ogni giorno e non ci rendiamo nemmeno conto di quanto ci pesano. Non lo sappiamo. Non lo sappiamo che cambiare il nostro sguardo sul proprio mondo, lo cambia, lo trasforma. A volte è come svegliarsi da un lungo sonno…

Il 4′ giorno

Il pastorello sedeva vicino ad un albero, distratto e assonnato. Si era alzato prima dell’alba, come sempre, per portare fuori le pecore, ed ora, nel pomeriggio inoltrato aveva mangiato quasi tutto il formaggio e il pane che gli aveva dato la madre, e aveva bevuto il latte caldo di mungitura.

Aveva fame. Ma non voleva mangiare l’ultimo pezzo di formaggio rimasto, era lunga arrivare a sera. E aveva sonno.

Le sue pecore pascolavano quiete, quando improvvisamente una di loro, la solita, scappò verso il sentiero. Il pastorello le corse dietro, chiamando, imprecando e ridendo perchè finalmente poteva correre un pò. Era quasi come giocare, e non gli capitava spesso. Raggiunse la pecora che si era fermata vicino alla strada sterrata che andava verso Betlemme, ed era rimasta li immobile a guardare lontano.

Forse fu il silenzio improvviso, o la notte che scese avvolgendolo, ma sentì il proprio cuore sussultare.

Guardò il cielo e vide la stella lucente, magnifica che brillava nel cielo luminoso, e la sua piccola anima semplice si sentì chiamare.

Doveva andare. Prese la pecora e tornò al resto del gregge. Doveva andare a Betlemme.

Il quinto giorno

La malattia non è solo nel fisico. La malattia può essere la paura del diverso, la meschinità dell’odio, la fragilità dell’ignoranza. Ma ci sono doni semplici e preziosi…

Il quinto giorno

La sera scese silenziosa. Buia. Fredda.

Maria camminava a fatica e persino l’asinello sembrava affaticato.

Giuseppe la guardava preoccupato; sembrava sfinita. Si avvicinarono ad un vecchio casolare rovinato, che sembrava abbandonato, ma poi, avvicinandosi alla porta videro la donna seduta su un piccolo seggiolino di legno.

Li guardò, e poi faticando si alzò e andò loro incontro. Si muoveva a fatica,il viso segnato dalla sofferenza e dalla malattia. Ma quando vide Maria il suo volto si aprì ad un bellissimo sorriso, che rivelò la bellezza di un tempo.

– Vivi qui da sola? – chiese Giuseppe alla donna.

-Vivo con la mia malattia -rispose la donna – lei sta sempre con me, non mi lascia mai. E’ la mia unica compagnia. Io parlo con lei. A volte la maledico. A volte la onoro. A volte la combatto. A volte le parlo. Mi ha tolto tanto, ma non tutto. Non mi ha tolto la speranza. Non mi ha tolto il sorriso. E questo io dono ai viandanti che, come voi, passano dalla mia casa. Perchè questi sonoi doni più grandi che mi ha dato la mia malattia. Non il dolore. Non la paura. Ma la forza della speranza, e la bellezza di un sorriso.

Giuseppe si commosse ma si preoccupò un pò, perchè non voleva che lei potesse essere contagiosa. Ma Maria si avvicinò alla donna e la abbracciò a lungo.

Sopresa, la donna si lasciò andare al calore del suo abbraccio e sentì piano piano il proprio corpo liberarsi dalla tensione, e dal dolore.

-Grazie per i tuoi bellissimi doni-le disse Maria.

I 6 giorni…

Mancano 6 giorni alla vigilia di Natale. Abbiamo bisogno di magia e sacralità in questo nostro mondo confuso. Abbiamo bisogno di cose buone. Di umanità. Abbiamo bisogno di sognare…

Il 6 giorno

La giornata era stata scura ed un improvviso vento nervoso avevo spazzato la strada sterrata e i campi circostanti. Infine era arrivata la pioggia fitta e tagliente.

Maria e Giuseppe si erano fermati in una locanda e il proprietario aveva chiesto loro cosa prendessero.

Giuseppe aveva risposto umilmente che non avevano soldi per pagare, e volevano fermarsi solo un pò, intanto che passava la bufera.

L’oste sbuffò maligno. – Questo non è un posto pubblico, se vi fermate pagate. Se no, quella è la porta – Ed evitò di guardare il ventre evidente di Maria. Giuseppe, che era un uomo buono si sentì in preda alla frustrazione.

La locanda era piena di avventori, seduta ai tavoli, ma nessuno fece niente per aiutarli.

Maria prese il braccio di Giuseppe e lui si volse a guardala. Lei gli sorrise e lui rimase come sempre senza parole avvolto dal mistero di quella donna che era la sua compagna, che era sua moglie e che non poteva appartenergli davvero.

Uscirono e l’oste li guardò andare via con un sogghigno. Dopo pochi minuti la pioggia divenne grandine, chicchi grandi come uova che spaccarono vetri e fecero buchi nel tetto. Tutti si alzarono e corsero alla finestra per vedere la tempesta, e rimasero senza parole, quando oltre al giardino che circondava la locanda, danneggiata dalla grandine, videro la coppia in lontananza che camminava lungo la strada asciutta verso un orizzonte infiammato da un bellissimo tramonto rosso fuoco.

Una fiaba al giorno

Stiamo consegnando i calendari dell’Avvento, gli ultimi, perché domenica è il primo Dicembre, primo giorno di Avvento, e iniziano i giorni più preziosi dell’anno.

E’ stato un gran lavoro per noi, un bellissimo lavoro, e siamo molto contente che tante persone abbiano scelto di donare e donarsi un Avvento magico, con le nostre piccole fiabe e i bellissimi disegni di Elena Bertoloni!

Ma siete ancora in tempo per ordinare il calendario dell’Avvento on line, e poiché sta riscuotendo grande successo abbiamo deciso di lasciare aperta l’offerta,  e fino al 30 novembre potete acquistarlo  a 20,00 euro anziché 30,00 euro.

Una fiaba al giorno, fatti accompagnare alla magia del Natale…

 

Una fiaba al giorno…

Lo sai che la versione on line del nostro calendario dell’Avvento è stato uno dei regali più originali e apprezzati, dalle aziende, lo scorso Natale? Ora non manca tanto, il primo giorno di Avvento è vicino.

Vuoi fare un dono prezioso e unico ai tuoi migliori clienti?

Oppure ti piacerebbe regalare una coccola quotidiana per l’anima, a chi ami, per rendere il Natale davvero perfetto?

Per chi pensa ora, a fare doni speciali a persone speciali, ci sono meravigliose offerte: scegli il nostro Calendario dell’Avvento: 24 piccole fiabe e bellissime carte colorate o da colorare, disegnate dalla nostra bravissima Elena Bertoloni, per farti accompagnare alla magia del Natale. Un regalo prezioso per i piccoli, ma molto, molto gradito anche dai grandi, anche nella versione on line!

Per informazioni e per  acquistare il Calendario dell’ Avvento 2019  vai alla pagina dedicata o scrivi a fiabeincostruzione@gmail.co, oppure compila  modulo di seguito.

Fatti accompagnare alla  magia del Natale…

 

Un avvento speciale

da usare promo

Due fratellini, Keil e Gemma stanno giocando insieme, in mezzo alla neve; la loro nonna li chiama in casa perchè sta iniziando a nevicare e fa freddo.

I bambini si mettono davanti al fuoco e mentre si scaldano i piedini intirizziti dal freddo chiedono alla nonna di raccontare una storia.

E la nonna si siede, sulla sua vecchia poltrona accanto al fuoco e racconta: la magia di tante piccole storie, una per ogni giorno, che ci accompagneranno fino al Natale.

Vi raccontiamo spesso la bellezza di donare una fiaba, un piacere per chi la riceve ma anche per chi la regala; le piccole o grandi storie donate restano indelebili sulla carta e nei cuori, e parlano alle nostre anime , attraverso il potere meraviglioso delle parole e la bellezza eloquente dei disegni.

Abbiamo preparato un  Calendario dell’ Avvento speciale: 24 piccole storie raccolte in un libro e 24 carte preziose con bellissimi disegni che le accompagnano, colorati o da colorare,  e che possono essere appese al vostro albero di Natale; storie  da scoprire e raccontare giorno per giorno, da condividere con  i vostri bambini, con la vostra  famiglia, o da regalare per fare un dono unico e prezioso: per iniziare la vostra giornata con una dimensione magica,  o per ascoltare magiche storie prima di dormire,    per accompagnarvi  alla preparazione del Natale, e per dargli il giusto valore di sacralità  e  bellezza, che purtroppo stiamo perdendo sempre di più.

Una magia che puoi provare anche on line: puoi  ricevere direttamente al tuo indirizzo mail, ogni giorno, la fiaba e la carta da stampare; un appuntamento prezioso  che sarà molto atteso.            

Con le bellissime illustrazioni della nostra brava  Elena Bertoloni e i nostri pensieri, le nostre piccole storie; per ritrovare la meraviglia dell’ emozione e della bellezza dell’attesa, per ritornare un po’ bambini.

Com’è, ricevere una fiaba al giorno?

“Una fiaba al giorno in attesa del Natale è rivivere magie e sentimenti dimenticati… Riscoprire il bambino che c’è in noi e ricordargli che ogni tanto deve farsi sentire.
Un regalo bellissimo che mi fa sorridere!
Pensa che l’altro giorno in metropolitana stavo leggendo una tua fiaba e sorridevo mentre guardavo il cellulare.
In metro a Milano la mattina e la sera quando si va e si torna dal lavoro tutti hanno i capi chini sul cellulare con volti cupi e non interagiscono. Questo mio sorridere così apertamente ha spinto una signora di fronte a me a dirmi:”che bel sorriso, deve aver ricevuto proprio una bella notizia”.
Ho risposto che stavo leggendo una fiaba del calendario dell’avvento e quelli in parte hanno cominciato a parlare dei loro calendari dell’avvento e dei loro bambini, del Natale. Sono scesa alla fermata e stavano ancora parlando!” Chiara P. C.

“Un fiore che nasce dall’acqua; una luce nei risvegli ingrigiti dalle brutte notizie dei telegiornali che era mia abitudine vedere appena sveglio. Ho deciso di partire dalla vostra fiaba per iniziare al meglio la mia giornata.” Andrea G.

“Ritornare bambini ed avere un momento di intimità e gioia” Ilaria P.

 

Per scegliere e  acquistare il nostro Calendario dell’Avvento puoi compilare il modulo che troverai di seguito, e se vuoi, una delle storie può personalizzata con i nomi dei tuoi bambini. 

Noi siamo già al lavoro per preparare i nostri calendari:  le cose fatte con il cuore richiedono attenzione e cura. E per donarvi un Avvento ancora più speciale, abbiamo pensato di fare un’offerta unica: per chi preordina il nostro calendario entro il 20 novembre il costa sarà  di   60,00 euro anziché  80,00 euro, spedizione inclusa 

E per la versione on line il costo sarà di 20,00 euro anziché 30,00. Per le aziende verrà fatto un preventivo personalizzato.

Un regalo prezioso e unico. Fatti accompagnare alla magia del Natale…

 

 

 

Uno splendido Natale

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Oggi abbiamo idealmente aperto  insieme l’ultima finestrella del calendario dell’Avvento, abbiamo letto l’ultima fiaba e abbiamo preparato il nostro bellissimo albero di Natale, insieme, perché ognuno di voi, che ci ha dato il grande privilegio di raccontare la propria storia, che ci ha seguito, che ha commentato, che ha anche solo guardato, ha messo una piccolina stellina lucente sul nostro grande albero.

Grazie! L’augurio più grande che vogliamo farvi, e farci per il giorno di Natale, è  di  imparare a guardare l’oro che è dentro ogni piccola cosa; l’oro inaspettato che è nelle persone che ci sono vicine o che incontriamo per caso, magari  nascosto dietro uno sguardo o un improvviso sorriso; vi auguriamo di saper guardare l’oro che è  dentro ognuno di noi e aspetta solo di essere scoperto. 

Vi auguriamo uno splendido  Natale.