
Ci sono luoghi in cui non sei mai stata ma nei quali ti senti di essere arrivata a casa. Ci sono anime che non hai mai incontrato prima, che ti dicono: “Bentornata”…
Ci sono betulle che di notte levano le loro radici e tu non crederesti mai che gli alberi, di notte, camminano o diventano sogni. Alda Merini
Oggi, abbraccia un albero –
Anzi, fallo ogni giorno! Loro amano gli abbracci caldi, sinceri e amorevoli.
E non dimenticare di ringraziarli…
Vedo ovunque nella natura, ad esempio negli alberi, capacità d’espressione e, per così dire, un’anima.” Vincent Van Ghog
Gli alberi ci accudiscono fin dalla notte dei tempi. Spiriti delle Natura – j. Matthews e W. Worthington
Un tempo uomini e Alberi erano fratelli, e gli uomini veneravano gli alberi come spiriti sacri della Natura e Custodi immortali dei segreti della Vita; come protettori della Vita di Madre Terra e della vita degli uomini, e li hanno rispettati e ringraziati per i loro immensi doni.
Oggi l’uomo ha dimenticato questa antica amicizia, ma loro no. Continuano a darci respiro, e vita.
Lo spirito dell’ Uomo Verde è in ogni albero, in ogni tronco rovinato, in ogni volto, in ogni segno e in ogni traccia lasciata dal tempo che lo percorrono: simboli antichi, parole sagge che parleranno alla nostra anima se sapremo ascoltarla.
Ricordiamolo, ogni volta che entriamo in un bosco: stiamo entrando in una immensa cattedrale.
Ringrazia e rispetta! Siamo ancora in tempo per ritrovare un vecchio amico.
Per quanto tempo continueremo ad essere sordi, ciechi?
Per quanto tempo continueremo a distruggere la Madre che ci dà la vita?
La natura, maestra severa e compassionevole ci insegna, ma ancora non stiamo imparando. Non possiamo più fare finta di nulla e ognuno di noi, può fare qualcosa. Può fare tantissimo.
Cominciamo a guardare e ad ascoltare il nostro mondo, che sta morendo.
Onora la Madre!
Quanto tempo è necessario per formare un bosco?
Tanto quanto ne serve per creare il mondo.
Wendel Berry Sabbaths
Da sempre ha parlato con gli uomini… li ha amati e accolti. Ha perdonato i loro errori e e i loro tradimenti.
Non ha mai smesso di parlare agli uomini, ma una volta gli bastava sussurrare, piano, come il vento leggero del primo mattino che lo svegliava, ruotando pigramente fra le sue foglie.
Una volta l’uomo ascoltava il suo sussurro. Ma ora, l’uomo non ascolta più…
E lui, povero vecchio, romantico e testone, non ha smesso di raccontare le sue storie agli uomini, e urla, urla per farsi sentire, e il vento, fedele amico, porta con sé, la voce antica, che intrecciata con le sue correnti gentili, sembra una melodia.
Se ti capitasse di passare vicino a quel bosco, potresti sentirlo, un canto dolcissimo e struggente…
Si incontrarono ogni giorno nel bosco e sotto le ali spiegate di un faggio millenario si raccontarono i segreti che solo gli innamorati, conoscono.
Quando si scambiarono il primo bacio, i loro cuori tremarono: la forza della sua bellezza, la sua consolazione struggente e la fragilità della loro natura di umani. Come avrebbero potuto proteggere un dono così prezioso dalla meschinità, dalle aspettative e dalla debolezza dell’amore? Insieme, desiderarono, che quell’attimo potesse essere infinito, custodito, protetto e puro… Quale natura poteva essere così perfetta?
Il vecchio bosco sorrise, e li trasformò in alberi…
Fiabeincostruzione
Il vecchio si avvicinò al grande albero, affannato per la lunga camminata, ma doveva andare da lui, per salutarlo. Era stato via troppo a lungo… Si sentiva così stanco, ma un vecchio amico vale la pena di un po’ di fatica.
Quando si trovò davanti al suo tronco maestoso vi appoggiò la mano, come aveva fatto la prima volta che si erano incontrati, come aveva fatto ogni volta che era andato da lui, e come sempre sentì l’energia pura e pulita che arrivava dalle sue potenti radici, e sorrise.
Ciao amico mio… disse con voce commossa.
Ciao amico mio, rispose l’albero.
E quando il vecchio tolse la mano dal tronco, gli restò fra le dita un piccolo pezzo di legno, e lui lo guardò prima sorpreso, e poi vide la traccia gentile che si era svelata
E sorrise…
Vedo ovunque nella natura, ad esempio negli alberi, capacità d’espressione e, per così dire, un’anima.
(Vincent van Gogh)