
Abbiamo parlato dei chakra e di come sia importante conoscerli e sapere come attivarli perché quando questi centri energetici, sono aperti e in equilibrio ne consegue il nostro benessere psicofisico.
Muladhara,in sanscrito mhula e adhara, radice e sostegno, è il primo chakra, posizionato nella parte bassa del bacino, nel coccige, e la sua ghiandola corrispondente è la ghiandola surrenale.
E’ chiamato anche chakra della radice, perché costituisce la radice e il fondamento del sistema energetico dei chakra, ci collega all’energia di Madre Terra e il suo colore è il rosso.
Quando Muladhara è funzionante, abbiamo un solido contatto con la terra, siamo radicati e ci sentiamo sicuri, fiduciosi e sviluppiamo una personalità tale che ci consente di garantirci protezione e crescita, anche a livello di relazioni con l’altro molto positive e successo nel nostro lavoro. Ci sentiamo vitali e positivi.
Se questo chakra è bloccato e poco aperto, ci sentiamo “senza fondamenti”, non abbiamo il contatto con la terra e viviamo sentimenti di sfiducia, inadeguatezza e solitudine, che può diventare anche forte egoismo e aggressività. Possiamo anche provare paure esistenziali.
In un momento come questo, è facile che il nostro Muladhara sia bloccato, perché siamo messi alla prova da qualcosa che non conosciamo e che ci ha tolto la stabilità, la vita di ogni giorno, quella che ci appartiene e ora non possiamo più fare, anche se per un tempo limitato.
Come attivarlo: oltre alla pratica Reiki che interviene per riequilibrare i chakra, indossate qualcosa di rosso, basta anche un nastro legato al polso, o vestite, e circondatevi di rosso.
Non possiamo andare troppo in giro, ma una passeggiata nei campi e nei giardini è consentita: cerchiamo il legame con la terra, sediamoci e tocchiamo il terreno intorno a noi e se possiamo piantiamo un seme, fiori, immergiamo le mani nella terra per riconnetterci alle sue radici.
Se usate olii essenziali, il rosmarino e i chiodi di garofano stimolano il primo chakra,ed è di grande aiuto ripetere le affermazioni, più volte al giorno, come un mantra: le parole sono altrettanti semi che dobbiamo piantare con grande cura e attenzione nel nostro giardino interiore.
Ho fiducia nella forza della natura, la terra mi sostiene e mi sorregge
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