Il nuovo viaggio

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Hai un lavoro importante. Che ti piace. Che non ti consente di avere tanto tempo libero a disposizione, ma quel poco che hai, lo puoi pagare bene e ti concedi molte cose.

In famiglia è tutto ok, i figli sono grandi. Tua moglie è diventata la tua amica del cuore. Forse non riesci più a guardarla con la passione di qualche anno fa. Ma è lei che hai scelto. E se tornassi indietro mille volte, la sceglieresti ogni volta.

Insomma, tutto ok.

Poi, succede che la vita ordinata e frenetica che hai vissuto fino ad allora, viene buttata all’aria, per qualcosa che non avresti mai pensato di poter vivere, che hai visto accadere solo nei film. Eppure sta accadendo, non solo a te, ma a tutti, e questo, invece di farti stare meglio, ti fa sentire  un po’ di paura.

Poi tutto accade in fretta: le giornate perdono il loro ritmo ordinato, il lavoro che si blocca, i tempi che diventano così dilatati. E potresti fare mille cose, ora, ma non puoi uscire di casa. Buffo. Non puoi farle.

E ti devi inventare una nuova vita, fra le quattro mura di casa tua e sai già, che sarà difficile, che sarà impossibile. Tu che vivi per il lavoro e l’ufficio, che hai bisogno di una intensa vita sociale.

Ma poi passano i giorni. e non sai bene quando è successo. Ma hai cominciato ad ascoltare in rispettoso silenzio, i rumori della mattina presto, grato di poterlo fare senza fretta. Hai cominciato ad apprezzare le nuove abitudini dei lunghi pomeriggi che sembrano non passare mai, e ti sei ricordato di una passione che avevi, ma  che hai dimenticato.

Quando improvvisamente ti rendi conto che non ti manca nulla di quello che facevi prima, cominci a preoccuparti. Improvvisamente tutto quello su cui hai basato la tua vita, senti che non ti appartiene più. Ti sembra quasi di non volerlo più!

Che mi sta succedendo? 

Questa è la domanda che mi ha posto Marco – nome di fantasia – confuso e preoccupato, perché, il fermo obbligato dalla situazione attuale di pandemia, e la successiva quarantena, ha messo in discussione tutta le scelte di vita che ha fatto fino a oggi, e gli ha mostrato una dimensione di sé, che non conosceva. Gli ha mostrato desideri e obiettivi che mai avrebbe pensato di voler raggiungere.

Succede che a volte portiamo avanti una vita che non appartiene alla nostra anima, ma risponde ai bisogni della società  in cui viviamo, al bisogno indotto di crearsi e mantenere uno status, di non farci mancare nulla; ma a volte non sappiamo nemmeno  quello che vogliamo davvero, perché non abbiamo mai imparato ad ascoltare le nostre profondità.

E a volte  abbiamo notato i segnali, ma abbiamo avuto troppa paura di seguirli. 

Ma poi succede qualcosa che ti obbliga a fermarti – non serve sempre una emergenza nazionale come quella che stiamo vivendo, basta anche una caduta, una gamba rotta, ad esempio, che ti blocca.

E ti ritrovi così, davanti all’evidenza di tutto quello che non hai voluto vedere fino ad allora.

Ascoltarsi e guardarsi dentro, è la prima lezione da imparare. Marco ha scritto la sua fiaba ed è stato come liberare un potente corso d’acqua, trattenuto da troppo tempo, un mare emotivo, che lo ha invaso.

Il Reiki ha ridato equilibrio a quella  energia vitale che era stata  bloccata, dandogli la possibilità di guardare a sé stesso, con una nuova consapevolezza.

Marco sta imparando che non è necessario cambiare tutta la propria vita, ma è importante nutrire la propria anima, e dare equilibrio ai propri bisogni e alle proprie esigenze. 

La necessità di cambiare può presentarsi in tante forme diverse. Impariamo ad ascoltarci ed accoglierci, senza timore.  E’ così che inizia un nuovo  Viaggio dell’Eroel’archetipo fondamentale della ricerca di sé –  un nuovo cammino che ci chiede di mostrare il nostro eroismo, per affrontare situazioni difficili e accogliere il cambiamento.

Mi occupo di crescita ed evoluzione personale e professionale, per accompagnare chi, come Marco, che ringrazio per avermi lasciato raccontare la sua storia, si trova improvvisamente in difficoltà. E deve iniziare un nuovo cammino nel bosco della vita. Io ti posso accompagnare, per un piccolo tratto di strada, con il potere delle parole, la catarsi della scrittura, la saggezza delle fiabe, e la meravigliosa energia  Reiki.

Vuoi saperne di più? fiabeincostruzione@gmail.com

 

Le fiabe ad alta voce!

Perché è importante leggere le fiabe ai bambini? A che età è bene iniziare a leggere le fiabe?
Quali fiabe leggere? È giusto leggere le fiabe che fanno paura? Come leggere una fiaba?
E se volessi inventare una fiaba con il mio bambino?
Sono un’insegnante di scuola primaria, come coinvolgere i bambini con le fiabe?
Come leggere ad alta voce ad un gruppo di bambini?
Tante domande che spesso trovano tante risposte diverse e magari creano un po’ di confusione.
Le fiabe sono fondamentali per accompagnare la crescita e lo sviluppo infantile ed è importante leggere le fiabe ai bambini, in casa, a scuola, nelle biblioteche.
La lettura ad alta voce per gli altri ma anche per sé stessi aiuta ad utilizzare in modo consapevole il proprio respiro e dare il giusto tono, rispettare il ritmo e rappresentare, al meglio, il testo che stiamo leggendo.
 
Il corso è rivolto agli amanti delle fiabe e della lettura, ai  genitori, educatori, insegnanti, e tutti gli operatori coinvolti nell’educazione dei bambini piccoli.
4 lezioni ON LINE: ci vedremo in una classe virtuale, ma proprio come se fossimo nella stessa stanza: ti serve solo il computer e la connessione internet.

lunedì 11 maggio 20.00-22.30

lunedì 18 maggio 20.00-22.30

lunedì 25 maggio 20.00-22.30

lunedì    1 giugno 20.00-22.30
Il corso è rivolto agli amanti delle fiabe e della lettura, ai  genitori, educatori, insegnanti, e tutti gli operatori coinvolti nell’educazione dei bambini piccoli.

Il costo totale è di 90,00 euro ma considerando questi giorni strani, è scontato a 70 euro

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Il momento di cambiare

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Il 13 ottobre del 2014 ho postato il primo articolo su questo blog. 

Il titolo temporaneo era Favole in costruzione, perché il sito era in costruzione, e l’intento era poi, di cambiarlo. Alla fine è cambiato solo una parte: le favole sono diventate Fiabe ma il titolo è rimasto quello: niente di più azzeccato, perché noi, siamo sempre in costruzione, in crescita, proprio come le nostra fiabe.

In questi anni tanti post, errori, crescite, insegnamenti, sorprese, amici speciali, doni preziosi, e una parte delle mia vita nelle parole scritte. Una parte davvero importante perché ho vissuto esperienze, e situazioni che mi hanno aiutato a crescere e cambiare – anche cambiamenti radicali –  professionalmente e personalmente. Alle quali sono estremamente grata.

Un blog è come un diario personale, al quale ti affezioni, come un  libro, letto e riletto, che ami tanto anche se è tutto consumato. Come un vecchio pullover, liso e magari bucato, ma nulla ti tiene più caldo; e così fai fatica a riporlo per usarne uno nuovo.

Insomma, io insegno e parlo sempre del cambiamento, ma so bene che a volte è davvero difficile. Questo blog chiuderà, perché ce n’è uno, pronto da quasi un anno, nuovo di zecca, più performante, più completo. Ed è arrivato il momento di cambiare, di portare nuova energia, cose nuove, nuove parole.

Nulla resta per sempre, è l’unico modo per far continuare quello che in qualche modo, ha dato tutto quello che poteva dare, è farlo cambiare. Farlo evolvere. 

Questo vale per qualsiasi cosa. Lavoro, relazioni, cose… e mai come in questo periodo, stiamo imparando che è arrivato il momento di cambiare alcune cose, o tante cose, che erano certezze della nostra vita.

Lo so, fa paura. E a volte si preferisce non cambiare nulla anche se ormai, abbiamo appreso tutto quello che avevamo da imparare. Ma vorrebbe dire fermarsi. Forse accontentarsi.

Ma, come diciamo sempre, noi, il viaggio, lo vogliamo continuare! 

Fra pochi giorni…

 

Sogni di farfalle

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Disse Chuang Tzu: Una volta, tanto tempo fa, sognai di essere una farfalla, fluttuavo nell’aria come un petalo, felice di fare ciò che volevo, non più consapevole di me stesso. Ma ben presto mi svegliai, e allora mi palpai freneticamente: ero proprio Chuang Tzu! Mi domando: fu Chuang Tzu a sognare di essere una farfalla, o fu la farfalla a sognare di essere Chuang Tzu? Naturalmente, se considerate Chuang Tzu e la farfalla, c’è differenza fra di loro. Ma quella differenza non è dovuta altro che al loro mutare di forma” Chuang Tzu – Fiabe cinesi e tibetane

E tu? Sei una farfalla che sogna di essere un uomo, o sei un uomo, o una donna, che sogna di essere una farfalla?

 

Qui, noi, scriviamo fiabe…

Scrivere fra i muri saggi di una biblioteca, o nelle stanze antiche di un teatro; o nel bosco incantato abitato da una fata. O camminando per le vie della città, nei negozi dello shopping. Scrivere mentre piove. O tira un vento fortissimo.

Scrivere, scrivere e scrivere ancora. Scrivere fiabe, leggere fiabe.

Lo so, mi ripeto, ma non conosco un mezzo migliore delle scrittura e delle fiabe per farsi accompagnare nei tratti di strada più bui, o contorti. Ma sono splendide compagne di viaggio anche nei momenti di bellezza, e di serenità, perché ti aiutano a vedere la reale bellezza delle cose. Quella che spesso non riusciamo a vedere.

Scrivere fiabe è una cura per l’anima; vuol dire liberare la fiaba, la nostra, quella che abbiamo nel cuore e che chiede solo di essere raccontata.

Un corso di scrittura fiabe è un percorso, meraviglioso nella fantasia, nella creatività. Ti permette di entrare nel tuo vissuto interiore, con grande delicatezza, a piccoli passi, e ti mostra le emozioni velate che nemmeno sai di avere.

Ti aiuta a esprimerle in parole, parole bellissime e potenti che diventano storie.

Non ti serve molto, perché tutto è già dentro di te. Io, ti darò una cassetta degli attrezzi, ma sarà una cassetta magica, perché qui noi, scriviamo fiabe…

Idrafactory

Biblioteca Alda Merini di Padenghe sul Garda

Catena Rossa alle porte delle Fate

Per informazioni: fiabeincostruzione@gmail.com

Perchè noi, il viaggio lo continuiamo…

 

Prima lezione del corso ON LINE Scriviamo una fiaba -avanzato, una vera palestra di scrittura per fare i muscoli a creatività e liberare le parole che sono nascoste dentro di noi.

Una nuova, magica avventura: insieme a nuove eroine della rete, armate di carta e penna, siamo partite per questo nuovo viaggio.

Un viaggio, fuori e dentro di noi, perché scrivere fiabe, è un percorso guidato dalla saggezza e dalla bellezza delle storie antiche.

Dopo i primi aggiustamenti tecnici, prove e tentativi vari, finalmente tutto procede alla meraviglia e siamo virtualmente nella stessa stanza, ognuna, comodamente seduta, nella propria poltrona preferita.

Un bellissimo gruppo di lavoro ricco di energia e sono certa di bellissimi doni.

Grazie a Rossana, Marta, Martina, Michela, Roberta, Bruna e Simona

Il tempo di cambiare

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Questo è il tempo. Improvvisamente abbiamo tanto tempo a disposizione, tempo allargato, sospeso, rallentato. Tempo che potremmo utilizzare per fare quelle cose che ci siamo sempre lamentati, prima, nella vita di prima, di non avere mai tempo di fare: per i propri hobbies, per stare di più con i figli, o con le persone che si amano. Per leggere quel libro che ammuffisce sul mobile. Per dormire. Per guardare quel film.

Per stare a casa, finalmente, che sono sempre di corsa e non mi fermo mai.

Ma ora che abbiamo tempo  quasi non riusciamo a fare quello che prima ci sembrava di desiderare. Anzi ci sentiamo stressati dal tempo libero che ora si presenta, quasi minaccioso davanti a noi.

E mentre, noi umani – che ora, mentre  abbiamo una porta spalancata su una nuova opportunità di essere – continuiamo a sentirci pericolosamente in gabbia, la natura si sta risvegliando, si sta prendendo spazi, spazi che sono sempre stati suoi, ma noi gli abbiamo portato via.

Qualcuno a dire il vero, ha cominciato a sbirciare al limite della propria porta che è aperta solo un poco, e si è accorto che gli uccellini cantano più forte, che se ti svegli all’alba, il canto dei galli sembra una fanfara – e che c’è davvero un gran, meraviglioso casino: sembra una vera festa.

Che nelle vie dello shopping di alcune città, ora passeggiano indisturbate anatre, e pavoni reali. Che nei porti italiani, sono tornati i delfini. Che l’aria è più pura.

Che la natura sembra stia tirando un gran sospiro di sollievo. Fa davvero impressione se pensiamo che stiamo lottando contro un virus che il respiro, lo toglie.

Qualcuno ha già cominciato a pensare che, per quanto ci manchi la vita di prima, non potremo più tornarci. Non vorremo, più tornarci, perché questi strani giorni, ci fanno paura ma ci stanno anche dando un grande insegnamento. Ci stanno mostrando il valore di cose,  e di persone che forse prima non ce l’avevano. O semplicemente non vedevamo più.

Ci stanno insegnando l’importanza di rispettare Madre Terra, che ci dà la vita, di avere cura e rispettare la sua natura, animali e alberi. Perché solo così potremo tornare a respirare, insieme ad essa. E imparare il rispetto per noi stessi. 

E’ il risveglio di una nuova coscienza. Un nuovo ciclo vitale, come la primavera che arriva dopo l’apparente sonno invernale. Un rinnovamento  per tanti ma non per tutti.

La natura è generosa, dà la stessa lezione a tutti i suoi figli, ma li lascia liberi di scegliere, se imparare o meno. Se evolvere o restare fermi.

Così, dopo, ci sarà ancora chi lascerà spazzatura nei boschi, nelle acque immense dei mari, nel silenzio della montagna. Chi continuerà a non rispettare, distruggere, uccidere. A prevaricare e sottomettere. A pensare al proprio sporco interesse e non rispettare regole e divieti anche se questo comporta che qualcuno ci muoia…

Questi ci saranno sempre. Ma quando parte il cambiamento è come un’onda immensa che travolge ogni cosa, e non puoi più fermarla. E se ti lasci andare, senza opporti,  anche se fa paura, e fluisci con lei, in armonia, quando sarai arrivato a destinazione, lei ti depositerà delicatamente sulla riva di un nuovo mondo.

E tutto potrà iniziare di nuovo…

La via per uscire passa dalla porta. Chissà perché nessuno la prende mai.
(Confucio)

La sana paura

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Aroon Blanco

Ci sono tante forme di paura.

C’è la paura per qualcosa di definito, che ha una forma e magari un nome.

C’è la paura per qualcosa che non si conosce. Che non ha nome. Che non puoi prendere in mano, se vuoi, per gettarlo lontano. Non puoi controllarlo. E questo fa ancora più paura. Una paura che schiaccia in un angolo e toglie il fiato.

Abbiamo paura di quello che conosciamo e che non possiamo controllare. Abbiamo paura del cambiamento, anche quando vuol dire cambiare alcune abitudini alle quali prima, magari non davamo troppa importanza, ma ora diventano vitali,

C’è la paura che ti fa perdere il controllo: è l’irresponsabilità del panico, quello che rende egoista e senza nessuna empatia per il  resto del mondo. E’ quella paura che ti fa correre quasi senza meta – o a prendere un treno al volo e se nella tua fuga verso il nulla, pesti anche qualcuno, che importa? Questa si chiama sopravvivenza.

C’è la paura che non vuoi sentire, perché è un’emozione che non vuoi provare, perché la tua paura più grande è proprio delle emozioni. Che non sai elaborare, non puoi gestire. Così meglio far finta di niente! Non sta succedendo nulla, e comunque non sta succedendo a me! Vuol dire rimuovere il problema e ogni cosa che lo riguarda. Bisogna stare a casa? Ma non riguarda me…  Non voglio cambiare nulla della mia vita, ed esco con gli amici anche se dicono che sarebbe meglio – responsabile – stare a casa o non creare assembramenti di persone; e si verifica poi il meccanismo tipico dei gruppi, la de-individuazione, cioè l’attenuazione della propria identità  personale, che è caratterizzata dalla sensazione di anonimato, dalla responsabilità diffusa,  e dalla sottovalutazione e la  trasgressione delle  norme istituzionali.

Come dice Baumann: “Per evitare una catastrofe bisogna prima convincersi che l’impossibile è possibile”

Bisogna accogliere la paura, come un sentimento che fa parte di noi, come ogni altra emozione. Aver paura, vuol dire esprimere una emozione che se repressa, causerebbe blocchi e si ripresenterebbe, prima o poi, in modo totalmente inadeguato.

Avere paura è sano,  paura è quella che ci dà dei limiti, che ci fa stare attenti, che ci impedisce di fare cose pericolose. Una sana paura, in questi strani giorni, è quella che ci fa diventare responsabili, attenti a noi, a chi amiamo, e agli altri.

Come non farla diventare angoscia, o totale disinteresse? Noi possiamo sempre fare la differenza anche quando una situazione non dipende da noi, come sta succedendo ora, con il nostro atteggiamento, il nostro modo di porci agli accadimenti.

E’ sicuramente un momento difficile, ma ognuno di noi può dare il proprio prezioso contributo: pensare e condividere positività: se pensiamo agli ospedali pieni, pensiamo alla eccellenza del nostro personale medico, siamo in ottime mani,  e al rispetto per il loro lavoro.

Diffondiamo senso di responsabilità e attenzione: il nostro comportamento, quello che facciamo, cambia davvero le cose,  e, oggi, mantenere un metro di distanza dall’altro, è più amorevole di un caldo abbraccio.

Fiducia di se’:  noi possiamo superare le difficoltà, abbiamo risorse e forza che nemmeno conosciamo; e e quando sentiamo che la preoccupazione sta oltrepassando il limite della sana paura, andiamo a fare una passeggiata nel verde, a contatto con gli alberi, e respiriamo. E scriviamo, disegniamo e coloriamo la paura.

E un piccolo ma potente esercizio: disegniamole un volto e diamole un nome. Umanizzare le emozioni vuol dire imparare a gestirle. La paura diventa così un’amica, che accogli e alla quale puoi chiedere di andare via.

Scegli un’ora dedicata solo a te…

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Quando il tuo Re interiore sente che qualcosa non va nel suo Regno, si rivolge all’Eroe, il tuo Eroe interiore, perché porti a compimento il suo compito e trovi il tesoro che può ristabilire l’ordine perduto.

Nel suo cammino, l’Eroe, incontra aiutanti magici e trova magici doni. E infine, incontra la Fata, che gli mostra il mondo del TUTTO POSSIBILE.

Cosa desideri cambiare, migliorare, o realizzare nel tuo Regno? Lavoro, tempo, emozioni, autostima, amore… o cosa altro?

Qual è il tuo intento?

Per celebrare al meglio questa giornata, ho deciso di fare ad ogni donna un dono speciale, perché si possa sentire una vera Regina, padrona di sé e del suo Regno: un piccolo tratto di cammino insieme, che ti aiuterà a vedere qual è la  tua strada: un’ora di consulenza gratuita, on line, di crescita ed evoluzione personale, insieme alle fiabe, la scrittura e il reiki, 

Da oggi e fino al 14 marzo. scegli un’ora dedicata solo a te:  ci connetteremo via Skype e  per fissare un appuntamento compila il modulo di seguito, scegli data e orario  e riceverai la conferma. 

Il tuo meraviglioso viaggio, inizia ora…

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Corso on line di scrittura fiabe – avanzato

lucy

 

Sono strani giorni, che chiedono di fermarci, di sospendere, di rallentare.

Sono giorni in cui sperimentiamo la paura di quello che non possiamo controllare, la sorpresa di fare quello che non abbiamo mai fatto, e di scoprire che ci piace.

Meno tempo per le relazioni forse, ma più tempo per noi, per i nostri bambini e per la famiglia..

Anche il nostro Corso di scrittura fiabe avanzato è rimasto sospeso in una dimensione di attesa, di un “non si può fare”, di un “rimandiamo a data da destinarsi” e forse sarebbe rimasto lì, a dondolare, indeciso, come una foglia al vento.

Ma le fiabe e la scrittura sono proprio le compagne di viaggio migliori, quando il viaggio diventa più faticoso. E noi il viaggio lo vogliamo proseguire.

Così il nostro corso di scrittura fiabe avanzato parte ON LINE: cosa vi serve?

UN PC e la rete, e potremo trovarci proprio come se fossimo nella stessa stanza, superando limiti di tempo e spazio e luogo.

Proprio come accade nelle fiabe!
A breve la nuova data d’inizio! Nel frattempo, per avere informazioni e per iscrizioni scrivete a : fiabeincostruzione@gmail.com o telefonate al 3496501558, oppure compilate il modulo sotto

 

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