Fatine…

Entrare in un bosco è come entrare in una cattedrale. Un luogo sacro dove dimorano gli immensi Maestri della vita del mondo e degli uomini.

Quando lo rispetti, e lo onori, Il bosco è colmo di doni. Basta saper ascoltare. Basta saper guardare.

Succede sempre così: sono nel bosco e improvvisamente devo fare una fotografia. Così, mi mostra la sua magia e le magiche creature che lo abitano…

Ogni giorno, abbraccia un albero

Ci sono betulle che di notte levano le loro radici e tu non crederesti mai che gli alberi, di notte, camminano o diventano sogni. Alda Merini

Oggi, abbraccia un albero –

Anzi, fallo ogni giorno! Loro amano gli abbracci caldi, sinceri e amorevoli.

E non dimenticare di ringraziarli…

La verità sull’amore

Ci sono violenze sottili, meno visibili di uno schiaffo, ma altrettanto dolorose. Non le riconosci subito, perchè sono giustificate dalla parola amore. Un amore che limita, che giudica.

Che vuole soffocare.

Che ti fa sentire in colpa anche quando non fai nulla.

Che punisce con il silenzio o la rabbia immotivata. O con la sfiducia e il sospetto.

E che ti vuole chiudere sempre più nel buio perchè la tua luce fa paura.

Impara a riconoscerlo, perchè questo è solo l’inizio. Questo non c’entra nulla con l’amore. L’amore , quello vero rende liberi, non fa prigionieri.

«Ti sei innamorato della Farfalla, della sua bellezza, della sua libertà, della sua poesia, e poi, quello che ti ha fatto innamorare, ti ha reso debole perché hai capito di non essere alla sua altezza.
La tua inutile corona ti ha fatto pensare che dovevi essere superiore alla tua compagna ma la sua vitalità ti ha fatto sentire piccolo, inutile, e hai pensato che per non perderla dovevi tenerla sempre con te.
Hai avuto paura della sua curiosità, della sua gioia e della sua fragile natura.”

Storia di un porro e di una farfalla

Una fiaba per parlare di violenza di genere, perchè bisogna insegnare ai bambini che saranno gli uomini e le donne di domani, che l’amore è fatto di cura, attenzione.

Una fiaba per imparare la verità sull’amore.

Una fiaba che ha fatto tanta strada e ancora continua il suo compito per portare il suo importante messaggio: nelle scuole, nelle case, fra la gente. E ancora di più.

Sono molto contenta di annunciare che questa piccola fiaba diventerà uno spettacolo teatrale: la società DONN.E’ un’associazione di promozione sociale al femminile, nata ad Ortona nell’agosto del 2012 a partire dalla passione di 4 giovani donne ortonesi determinate a costruire “un luogo altro” di riferimento per le donne dove contrastare ogni forma di violenza di genere e promuovere. Un progetto importante e molto bello per sensibilizzare i ragazzi delle scuole del territorio.

Un passo importante per continuare il viaggio

Con la copertina della bravissima Simona Platè

Per acquistare Storia di un Porro e di una farfalla vai sul sito il mio Libro

Storie di lupi

Sono capitata per caso sulla pagina di Ezio Giuliano Filmmaker, un po’ di tempo fa, ma la prima immagine che ho visto è stata quella di questa lupa. Un vecchio video che la riprendeva insieme al suo branco.

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L’attimo in cui ho guardato i suoi occhi fieri e puri, puntati dritti alla mia anima, è stato, probabilmente il momento in cui, senza nemmeno saperlo, ho desiderato di scrivere un libro su di lei. Sui lupi. Sulle storie meravigliose degli animali che Ezio Giuliano Filmmaker ha incontrato e incontra ogni giorno per il suo lavoro.

Sulle emozioni, sul rispetto, e sulla fatica che questo lavoro chiede e che ogni essere umano dovrebbe sentire per la natura.

Da allora ci sono stati incontri, parole, tante parole, immagini bellissime e la voglia condivisa di raccontare l’amore per la natura. Anche in questi giorni ci siamo incontrati per raccontare le emozioni, le storie.

Per scrivere il nostro libro.

A proposito, lei si chiama Regina, ed è stata una meravigliosa lupa capobranco fiera e coraggiosa.

L’avventura continua…

#scrivereunlibro#amoreperlanatura#rispettoperalnatura

La donna scheletro

Questa storia è la nostra storia: “l’incapacità di affrontare e sbrogliare la donna Scheletro fa che molte relazioni amorose falliscono. Per amare, bisogna essere, non soltanto forti, ma anche saggi. La forza viene dallo spirito, la saggezza viene dall’esperienza con la Donna Scheletro” (Pinkola Estes).

Iniziamo l’amore pieni di aspettative sull’altro e sul nostro sentimento, ci sentiamo invincibili, sicuri e siamo certi che il nostro amore ci nutrirà per sempre. Ma quando le cose cambiano nel rapporto e non riconosciamo più la persona che abbiamo accanto, non la comprendiamo più, non accettiamo più i suoi limiti o i suoi silenzi, o siamo indeboliti dalla mancanza di passione che prima ci confondeva, è proprio in quel momento che affiora la donna Scheletro, la metafora della morte di una parte del rapporto, che ci spaventa e ci fa scappare. Ci inorridisce. Non sappiamo che l’amore è fatto di cicli, di inizi e di conclusioni. E di nuovi inizi.

Non sappiamo che qualcosa deve morire per lasciare posto al nuovo. Una parte dell’amore che conosciamo deve morire per far nascere un sentimento più forte.
Questo amore struggente ci spetta quando non scappiamo davanti alla paura di impegnarsi, e riconosciamo il tesoro che ci si presenta anche se non è quello che aspettavamo; quando scegliamo di restare, anche quando sarebbe più facile andare via, di avere tenerezza delle ossa del nostro amore anziché averne paura e la sua fragilità ci commuove, fino a quella unica, preziosa lacrima. Quando diamo tutti noi stessi senza temere di potere perdere tutto, perché se succede, sappiamo che arriverà qualcosa di nuovo.

Quando non temiamo la morte di una parte della nostra libertà, delle nostre aspettative iniziali, delle ingannevoli promesse dell’innamoramento.

Quando guardiamo con pazienza i problemi e le difficoltà del nostro rapporto – non abbiamo paura della Donna Scheletro – e con infinità tenerezza sbrogliamo i nodi che la legano.

Così le anime imparano ad amarsi, per davvero…

La voce delle fiabe…

Scoprirai che il tuo viaggio ti metterà alla prova, che sarà terribile, che sarà meraviglioso.

Ti porterà ad una nuova crescita, a una nuova consapevolezza; ti aiuterà a scoprire le tue risorse nascoste, ad accettare e comprendere i tuoi limiti; ti darà nuovi aiuti magici e ti porterà al tesoro che stai cercando.

Ogni nuovo viaggio è un privilegio. Le fiabe possono aiutarti ad ascoltare la voce del tuo Re interiore, a scoprire il tuo Eroe, a trovare la strada e i magici doni che ti sono destinati. – I messaggi delle fiabe

Le fiabe possono accompagnarti nel tuo viaggio, leggile, ascoltale… vedrai la mappa sottile e indelebile che tracceranno nel tuo cuore, e seguirai il sentiero che ti indicheranno. E quando sarai stanco e sfiduciato, loro sapranno rincuorati e illuminare il tuo cammino.

Oggi più che mai, in questi strani giorni, è importante ascoltare la voce antica e la saggezza millenaria delle fiabe, e per questo da oggi e fino al 30 marzo  I messaggi delle fiabe è in offerta speciale sul sito Il mio libro

Io dico questo: le fiabe sono vere – Italo Calvino

Il nostro colore

Emotive. Lavoratrici. Madri e compagne. Stanche ma sempre in movimento. Preoccupate ma consolatrici. Forti anche quando ci sentiamo piccole piccole

Noi siamo questo.

Anche quando siamo costrette, chiuse, a volte soffocate, a volte deluse e non comprese, dalla inutile sterpaglia e dai rami secchi e contorti, noi, cresciamo e continuiamo a mostrare, e donare il nostro bellissimo colore .

Auguri ad ogni donna❤️

Ammalarsi d’amore

E vissero per sempre felice e contenti non è una semplice frase conclusiva delle fiabe, e non vuole far credere al bambino che ci sia una vita eterna, ma gli  fa capire  che vivere una sana relazione di coppia appagante ed equilibrata  lo aiuta nel distacco dalla famiglia e dalla figura materna – dal cordone ombelicale –   e lo accompagna verso una vita adulta, serena e autonoma.

Quando ci ammaliamo d’amore? Quando la relazione non funziona più,  o quando il nostro – o la nostra – partner non è quello che desideriamo, o ci rendiamo conto che gli atteggiamenti non mostrano amore, quando le azioni sono svalutative — con la mancanza di rispetto – o punitive, con il silenzio, o ingannano con comportamenti ambivalenti – una volta dolce, una volta assente – un gioco sottile e terribile che invece di mettere in allarme apre la strada alla dipendenza affettiva.

Così ci si ammala d’amore. Si scivola, una caduta lenta ma inesorabile che crea un legame indistruttible e consapevole fra aguzzino e vittima. Un equivoco emotivo immenso, che  trascina la vittima nell’inganno delle proprie  giustificazioni, nel proprio disperato bisogno di essere accettato, accolto,  amato da chi non è in grado di provare nessun sentimento.

La storia di Cappuccetto Rosso – abbiamo parlato spesso di questa bellissima fiaba, la nostra preferita, una delle più antiche e interpretate, per i suoi molteplici e profondi significati, nell’interpretazione di  Bruno Bettheleim racconta, nell’incontro tra la bambina e il lupo, un legame malato: il lupo, che non rappresenta solo il maschio seduttore, rappresenta  anche tutte le pulsioni  sessuali e asociali in noi, perchè diventa irresistible per la sua vittima. Bettheleim

Nella versione di PerraultCappuccetto Rosso non è una bambina capricciosa, ma è una giovane, che sta scoprendo i  propri, primi  istiniti sessuali, e, complice, si lascia sedurre dal lupo – in apparenza  gentile –  e si consegna a lui, non scappa. Ma anche  il lupo è sedotto dall’offerta di Cappuccetto Rosso e invece di attaccarla, come farebbe   qualsisi lupo, si intrattiene con lei, in un gioco mortale di attrazione e seduzione.

La fiaba sembra svelare  un aspetto inquietante della realtà: le vittime più appetitose sono quelle  accondiscedenti, quelle che apprezzano il loro cannibale. Enrico Maria Secci- I narcisisti perversi

Secondo Berne,  il padre dell’analisi transizionale, Cappuccetto rosso è complice di un gioco autodistruttivo; chi è sedotto e chi seduce? Chi è vittima e chi è carnefice?

Come uscirne?

come psicoterapeuta la dipendenza affettiva e la malattia d’amore  mi hanno raggiunto atraverso le storie dei pazienti, storie trasfigurate  nelle più varie richieste di aiuto: ansia, attacchi di panico, mal di testa, paranoie, disturbi gastointstinali, depessione, sono il grido acuto di un esercito di Cappuccetto Rosso in psicoterapia” Enrico Maria Secci

Bisogna imparare ad ascoltare i segnali del nostro inconscio, della nostra anima. E’ difficile riconoscere il proprio carnefice, quanto è difficile rendersi conto che si è vittime consenzienti.

Il primo passo? Impariamo a volerci bene!