Dopo un pò, impari…

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Kristina Tripkovic

Dopo un po’ impari la sottile differenza
tra tenere una mano e incatenare un’anima.
E impari che l’amore non è appoggiarsi a qualcuno
e la compagnia non è sicurezza.
E inizi a imparare che i baci non sono contratti
e i doni non sono promesse.
E incominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta
e con gli occhi aperti con la grazia di un adulto
non con il dolore di un bambino.
Ed impari a costruire tutte le strade oggi
perché il terreno di domani
è troppo incerto per fare piani.
Dopo un po’ impari che il sole scotta, se ne prendi troppo.
Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima,
invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori.
E impari che puoi davvero sopportare,
che sei davvero forte, e che vali davvero.
E impari e impari e impari. Con ogni addio impari.

(Veronica Shoffstall)

Dopo un pò impari che la solitudine è un traguardo da raggiungere e non qualcosa da cui scappare.

Dopo un pò impari che quando sei colma della tua ricchezza, puoi solo accoglierne altra, e la scarsità altrui non ti interessa più per colmare i tuoi vuoti.

Tu hai già riempito il tuo,  al punto che quando qualcosa e qualcuno si allontanerà da te, sapraì accogliere il dolore, elaborarlo e farlo diventare energia per andare avanti.

E imparerai a lasciar andare. Imparerai che qualcosa deve morire per far nascere il nuovo. E, in totale connessione con Madre Terra seminerai  nuovi semi, riconoscente per quello che hai lasciato alle spalle – per quello che hai saputo lasciare andar via, e coltiverai il tuo giardino, con amore e cura,  per prepararlo ai nuovi germogli.

La leggenda di Hollyoak

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Fotografia di Guido Bonvicini –  Emontzioni

Secondo una leggenda degli Indiani Anasazi del Virgin River (ora Zion Nat. Park), una potente sciamana e strega del popolo dei Parrusit (tribù meridionali degli indiani Paiute), decise di esiliarsi sul monte Aries (Ariete) per nascondersi dal suo rivale e grande sciamano di magia nera chiamato Heyoka Azazuk.
Heyoka Azazuk, racconta la leggenda, era lo sciamano più potente di tutto il territorio delle tribù del Nord e del Sud, aveva la capacità di occultarsi in moltissime forme, animali e vegetali allo scopo di sorprendere le sue vittime.
Azazuk, era uno sciamano perduto, un “Acyasaiko”, o uomo non cresciuto e Heyoka, cioè colui che opera al contrario.
Il suo potere più grande era quello di assorbire l’energia vitale di uomini e animali attraverso riti magici di grandissima potenza; durante le notti della luna rossa, diventava così assetato di energia umana che lasciava le sue ignare vittime senza forza e con la mente offuscata.
Solo Hollyoak, la strega Anasazi sapeva come tenergli testa.
Lo stregone provò per molte lune a rubare l’energia a Hollyoak ma non gli fu mai possibile.

Lo stregone  è molto potente, un potere che gli dona il bastone della montagna e,  ogni notte, ruba l’energia agli uomini deboli, e  diventa sempre più potente e cattivo, mentre Hollyoak, la strega,  cerca di tenergli testa, con il supporto del natura e degli animali che le sono amici.

Una lotta millenaria, finchè un giorno Hollyoak riesce a strappargli il bastone e scappa sulla montagna :

La Sciamana allora spariva per molto tempo, andava a rigenerare le proprie energie sulle montagne rocciose intorno al Virgin River, in alto, sopra pareti verticali dove gli animali faticavano ad arrivare e dove  Azazuk, a causa della troppa roccia non si azzardava ad avventurarsi.

Ma la lotta è sempre più difficile: lo  stregone  teme gli alberi, perchè non può ingannare il loro spirito puro, ma ha sempre più potere, perchè sempre più sono gli uomini che cercano l’apparenza e non la verità delle cose, e per questo, sono sue facili prede.

Hollyoak sa che, presto, lui salirà le montagne rocciose per riprendersi il suo bastone, e sarà la fine dell’uomo; così decide di trasformarsi in albero:

La Grande Sciamana Hollyoak da allora chiamata Lordly Holly Oak sacrificò se stessa trasformandosi in un maestoso albero, sapendo che mai Azazuk avrebbe osato toccarla.
Gli uomini del popolo Parrusit sanno che Lordly Holly Oak tornerà tra loro; lo farà
solo quando Heyoka Azazuk sarà troppo vecchio e debole per riuscire a combatterla.

Ma quel momento non è ancora arrivato. Finchè ci saranno uomini e donne Acyasaiko, solo attenti all’apparire e al possedere, Heyoka Azazuk non potrà essere definitivamente sconfitto

Una bellissima leggenda indiana che mi è stata donata da un sognatore, appassionato di montagna e sempre alla ricerca di emozioni, da provare e da donare : Guido Bonvicini, guida alpina, che ha creato Emontzioni e ha coinugato la sua esperienza, la sua preparazione, e la sua passione, con la voglia di trasmettere la bellezza e le emozioni che la Montagna, immota e immortale Signora, sa donare.

Nel tuo viaggio, incontri sempre chi sta percorrendo i tuoi stessi sentieri e, a volte, condividi il cammino, costruendo nuove strade, nuove idee e progetti…

Da quel giorno il ginepro della strega, protegge tutti gli scalatori, camminatori ed esploratori dello Zion National Park.

 

 

 

Tempo prezioso

Il tempo della formazione è tempo prezioso che dedichiamo alla nostra crescita professionale e personale. L’essere umano apprende per tutta la vita, è in continua evoluzione e formazione.

Il nostro tempo, dedicato agli aggiornamenti professionali, alle letture, alla auto-formazione, al potenziamento delle nostre competenze tecniche e delle nostre soft skill – così richieste dal mondo del lavoro – a corsi di crescita personale, residenziali e in  e-learning, diventa tempo prezioso perché è un momento fondamentale in cui possiamo fermarci, guardare noi stessi e il nostro lavoro: a che punto sono, cosa mi manca, cosa posso migliorare? 

Formarsi vuol dire elaborare e ri-elaborare il proprio ruolo professionale, trovare nuove modalità lavorative, nuovi spunti: la condivisione di esperienze è fondamentale.

Noi che facciamo formazione ogni giorno, siamo sempre in formazione e impariamo ogni volta dalle persone che incontriamo; vogliamo rendere il tempo che viene dedicato alla propria evoluzione, sempre più, un dono prezioso.

Immagina di  lavorare sul team building , o sulla comunicazione, mentre cammini nei percorsi  di un bosco, ascoltando i tuoi pensieri, le parole, e il mondo che hai attorno, accompagnato dal rumore rassicurante delle foglie secche che si muovono ad ogni tuo passo.

Oppure, immagina  di  sederti, ansante, dopo avere percorso un sentiero tortuoso – perché il bosco ti mette alla prova –  vicino al tronco di un albero,  per scrivere la tua storia personale e professionale,  mentre l’odore di resina e muschio ti avvolge con una nuova energia che allontana ogni stanchezza.

Il bosco ti accoglie nei suoi silenzi e, e ti rende parte della sua forza e della sua immensità…

Perché il “cosa ti porti a casa” dopo,  sia davvero una ricchezza in più da aggiungere al bagaglio della vita. Un vero dono…

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Le fiabe su misura

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Ogni volta che scriviamo fiaba dedicata, entriamo nel mondo privato, dolcissimo e colmo di emozioni di chi la vuole donare.

Non smetterò mai di dire che per me è un grande privilegio poter raccontare l’amore quello vero, l’amicizia che non ti lascia mai sola, l’emozione di un incontro, il dono prezioso di una nuova nascita, la dolce malinconia di un addio.

La fatica, i valori e la forza di chi ha costruito, dal niente, un’azienda. La storia di chi l’ha vista crescere ed è cresciuta insieme per renderla sempre più grande.

Una fiaba dedicata è un dono prezioso e unico, perchè porta il messaggio più profondo che ognuno ha nel cuore, e che forse, le parole non sempre riescono a dire.

Vuoi saperne di piu?

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Il momento della quiete

 

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Cadete foglie, cadete fiori e svanite, notte distenditi, accorciati giorno, ogni foglia mi parla di pace soave staccandosi con un sussurro dall’albero autunnale” (Emily Bronte)

Amo l’Autunno, per i suoi silenzi, per i suoi colori,  per la sua calma rigenerante dopo il rumore assolato della stagione estiva.  Gli  alberi lasciano andare le loro figlie con lo stesso amore con il quale le hanno nutrite: questo è il ciclo naturale e meraviglioso della vita. Anche noi possiamo lasciar andare quello che abbiamo voluto, amato, curato ma che ora chiede di lasciarci.

Lasciare andare quello che non ci appartiene più per donare  il posto a  quello che verrà, dopo. 

Ma ora e’ il momento della quiete, dell’introspezione.

Della raccolta. Della pulizia.

E’ il momento del perdono, e dell’amore. Di accogliere la nuova stanchezza del nostro corpo e comprendere i suoi nuovi bisogni. E’ il momento di accondiscendere alla struggente, consolante  malinconia. E’ il momento di ascoltarsi, e di ascoltare le storie che i caldi colori della natura ci  vogliono raccontare.

Benvenuto Autunno… 

Le fiabe sono di tutti

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Amo la fiaba di Cappuccetto Rosso e non è un caso che lei e il lupo siano insieme, vicini, quasi avvinghiati, nel logo di Fiabe in costruzione.

Quando ho iniziato il mio meraviglioso viaggio nelle fiabe, l’ho portata con me, ovunque, una piccola, immensa ambasciatrice delle fiabe, per diffonderle, per narrarle, per ascoltarle. 

Per risvegliare. Per trasformare. Per accogliere. Per crescere e cambiare; anche il mondo, perchè le fiabe, possono cambiare questo mondo: portano il cambiamento.

La piccola Cappuccetto è stata nel verde umido e profumato dei boschi, sola e timorosa nel misterioso silenzio della nebbia, gioiosa, rinfrescata dagli spuzzi di un ruscello di montagna. 

Ha avuto paura, appoggiata al guard-rail di un’autostrada, si è immensamente divertita a un matrimonio gay e si è commossa perchè ha visto il vero amore, ha fatto mille nuove amicizie che l’hanno accolta,  si è innamorata di due braccia tatuate che l’hanno stretta in un sensuale abbraccio, si è sentita bene, immensamente bene – si è sentita a casa – fra i graffiti di una fantastica metropoli…

Raccontando fiabe... E qualcuno che non le aveva mai lette, ha comprato libri, qualcuno che non le aveva mai ascoltate, ha narrato  la sua prima fiaba al proprio figlio. 

Qualcuno che non piangeva mai, si è  commosso fino alle lacrime, qualcuno che era senza fiducia,  ha trovato nuovi sentieri da percorrere con nuova energia.

Questo era il mio sogno. Questo è il mio sogno. Il viaggio iniziato anni fa, prosegue, con nuove cose da imparare, nuove idee, nuove persone e fiabe sempre da scoprire.

Fiabe da portare in giro, da portare ovunque, fra i sassi morbidi e puliti in riva al lago, o fra la sporcizia di una strada trafficata delle città.

Perchè le fiabe sono di tutti.

E il viaggio continua…

 

 

 

 

Le tre domande

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Potresti dover camminare a lungo e potresti perdere il sentiero più volte…

Potresti smarrirti, e sentire una voce dolce e terribile che chiama il tuo nome; non fermarti, e non voltarti indietro! Sono i dispettosi gnomi del Bosco che ti mettono alla prova e ti ritroveresti al punto di partenza.

Ma forse, quando comincerai a sentirti davvero stanco, arriverai al punto più profondo del Bosco e la vedrai: la millenaria pianta di gelso nel cui tronco possente vive lo Spirito dei Boschi.

Se sei fortunato potrai  vedere il suo volto antico nella fessura aperta del vecchio tronco rovinato, e sentirai una struggente consolazione nel cuore, che ti commuoverà fino alle lacrime.

Forse, potrai sentire la sua voce saggia ma prima “loro” ti fermeranno: sono  le piccole streghe, potenti e terribili guardiane dello Spirito del Bosco.

Ti faranno tre domande…  Solo tu puoi decidere se proseguire il tuo cammino.

Sei pronto a rispondere?

 

Leggiamo una fiaba? Il corso on line

Leggiamo una fiaba?” Nasce come corso residenziale ma poi per le tante richieste di chi non poteva partecipare per la distanza o per la mancanza di tempo, ho creato il corso on line, che puoi fare comodamente da casa e secondo i tuoi tempi.

Il corso è  rivolto a genitori, educatori, insegnanti e addetti ai lavori coinvolti nel percorso educativo del bambino e la sua frequenza  rilascia 3 crediti ECP.

Quali fiabe leggere? È giusto leggere le fiabe che fanno paura? Come leggere una fiaba? Come invogliare il bambino a leggere?

E se volessi inventare una fiaba con il mio bambino? E come raccontare una fiaba a scuola?

E come inventarla insieme ai bambini?

Tante domande che spesso trovano tante risposte diverse e magari creano un po’ di confusione. Le fiabe sono fondamentali per accompagnare la crescita e lo sviluppo infantile. La narrazione è uno strumento importantissimo di comunicazione nella relazione educativa, e la comunicazione alimenta il bisogno del bambino di relazione e conoscenza, insegnando l’ empatia e l’accoglienza.

Leggere una fiaba ai piccoli, vuol dire creare uno spazio prezioso, di condivisione, amore, sicurezza, benessere e crescita. Scoprirai che il magico potere delle fiabe funziona anche per mamma e papà.

Il costo del corso è di 40,00 euro ma per il suo lancio, è in promozione a 25,00 euro. Per acquistarlo compila il modulo di seguito.  Se vuoi ulteriori informazioni scrivi a fiabeincostruzione@gmail.com

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Biscotti

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Con un panno pulì la base di marmo del grande tavolaccio che stava al centro della calda cucina, poi con un gesto gentile e misurato della mano lasciò cadere la farina, come leggera neve. Unì lo zucchero e il lievito, qualche cubetto di burro, un po’ di scorza di limone e della vaniglia in polvere. Quella non mancava mai nei suoi biscotti.

Fece un buco nella montagnola farinosa che emanava già un profumo dolce e intenso e per finire, ruppe due uova e con grazia centrò il morbido foro. Questo era il momento più importante: con movimenti lenti e sapienti, Nina la pasticcera, cominciò a impastare la pasta e, a ogni movimento, i vari ingredienti si univano, si mischiavano, si legavano sempre più fra di loro.  Le dita grassocce e sapienti sembravano massaggiare il prezioso impasto e quando fu pronta, Nina prese alcuni vecchi stampi e cominciò a dare la forma ai suoi biscotti.

Una stella, un cuore, una casina, un cerchio, un fiore. Fece una pallina di impasto e lo mischiò con un po’ di farina integrale e poi lo tagliò con una grossa forma rettangolare.

I biscottoni di Nina erano sempre apprezzati e richiesti.

Nella stella unì un poco di panna, nel cerchio aggiunse piccoli bottoni di cioccolato, sparse granelli di zucchero che sembravano piccoli diamanti, sul cuore, aggiunse granella rossa sul fiore e, infine, li mise tutti in una leccarda foderata e aprì il forno.

Dopo mezz’ora erano pronti: Nina appoggiò la pentola bollente sul tavolo e li lasciò lì a riposare.

-Finalmente – disse il biscotto a forma di stella, stirando le sue cinque punte. -Sono molto soddisfatta della mia forma. Che ne dite amici? –  

Una nuova fiaba. 

Che parla di biscotti. Che parlano. Che discutono e si innamorano. 

Che hanno dei sogni. 

Anzi, un sogno: quello di essere mangiati. In fondo è il loro destino.La missione della loro anima..

Forse dopo averla letta, farai davvero fatica a buttare via del cibo…

Quello che per te è da buttare, per altri, è da mangiare…

Percorsi itineranti

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Perché PERCORSI ITINERANTI? Perché è il movimento che crea Energia, e noi, siamo sempre in movimento, anche quando non ce ne rendiamo conto.

Basta volerlo. Basta aver voglia di uscire dal proprio posto. Quello che conosciamo bene. Che anche se non ci piace, è sicuro, mentre quello che non conosciamo ci  fa paura.

Cambiare fa paura.

Se sei fortunato, fortunata, ad un certo punto sentirai che in quel posto non ci stai più dentro. Come avere indossato un vestito che non è il tuo, e a furia di tirarlo da una parte, accorciarlo dall’altra, di coprire le macchie, e di mascherarlo con uno scialle – una maschera –  l’hai portato avanti per tanto tempo. Se sei fortunato, ad un certo punto, non potrai più sentire il contatto del suo cotone liso con la tua pelle e dovrai, vorrai, cambiarlo.

Sappi che è un privilegio. Il cambiamento parte da lì. Dalla consapevolezza che quello, non è più il tuo posto.. Vuol dire che sei pronto, pronta a cambiare.

Vuol dire che sei pronto, pronta ad indossare una pelle di orso e affrontare il bosco, il tempo necessario per trovare i nuovi vestiti adatti a te. Le fiabe, antiche e sagge messaggere, insegnano sempre che quando il tuo Re interiore ti chiama, è arrivato il momento di iniziare il tuo nuovo Viaggio.

Sei pronto, pronta, ad affrontare nuovi percorsi itineranti, a metterti in cammino, a scegliere i nuovi sentieri. A muovere nuova Energia.

Noi siamo pronte al cambiamento: Percorsi Itineranti nasce da Fiabe in costruzione,  per accompagnarti in questo Viaggio, sia dentro di te, fino in fondo alla tua anima, sia fuori, nei sentieri intricati del  bosco: formazione professionale outdoor rivolta alle aziende, rivolta ai professionisti  che hanno bisogno di ridisegnare il proprio percorso professionale. Percorsi di orientamento al lavoro per chi vuole trovare nuovi sbocchi e nuove motivazioni,

Percorsi di crescita personale individuale e di gruppo,  per chi sta cercando un nuovo posto, e per chi non sa più che strada prendere.  

Percorsi Itineranti, perché nel bosco noi  ti portiamo, per  davvero.

Per informazioni: fiabeincostruzione.com