
Ci ho pensato un po’ prima di fare questo post perché, pur scrivendo per lavoro, non scrivo molto spesso di me, però voglio condividere gli accadimenti perché hanno portato con sé preziosi insegnamenti.
Qualche giorno fa mentre portavo fuori il mio cane, la mia amatissima Amali, sono caduta – non per colpa sua – ma si è rotto il collare, mentre lei tirava verso un altro cane che le abbaiava furiosamente e io tiravo dall’altra parte; io sono volata, letteralmente – il mio cane pesa 40 kg ed è potente – all’ indietro e cadendo, ho messo male il polso destro e me lo sono fratturata. Un volo di pochi secondi che è stato, per me, come il volo nel nulla di Alice nella tana del Bianconiglio, e che ha buttato all’aria tutto il mio mondo di certezze e sicurezza: oltre al dolore atroce, io sono destrorsa, vivo da sola e sono libera professionista: il mio lavoro e la mia autonomia, i miei tempi, sono fondamentali nella mia vita, e mi sono improvvisamente trovata a dipendere da tutto e da tutti.
Dopo il pronto soccorso, l ‘ingessatura e la notizia dell’operazione che farò lunedì, ho deciso di scrivere questo post, perché dopo la prima reazione di totale disagio sconforto e paura, nei giorni successivi ho cominciato a elaborare, accogliere e ascoltare quanto successo, e dall’ascolto sono nate tre storie.
La prima parla proprio di Ascolto e Consapevolezza : quello che insegniamo, spesso facciamo fatica a metterlo in atto. Quando succede qualcosa che ci blocca: la macchina che si rompe e avevamo un appuntamento importantissimo, il computer che non funziona e dobbiamo consegnare un lavoro urgente o peggio, una malattia o una frattura: queste situazioni indicano sempre un fermo obbligato, vuol dire che il nostro corpo, l’universo o qualunque energia che ci circonda e nella quale crediamo, ci sta indicando che è arrivato il momento di fermarci – nel mio caso, probabilmente qualche avvisaglia l’avevo avuta prima, e non l’ho ascoltata – così il corpo, l’inconscio o l’ universo, decidono in modo un po’ energico, che è arrivato il momento di dire basta.
Insegno sempre che ogni cosa che ci accade è un privilegio, una possibilità di imparare qualcosa; ora so che questo nuovo viaggio mi porterà nuova insegnamenti e che i primi senz’altro stanno già arrivando: ho compreso che pur insegnando sempre agli altri ad amarsi e volersi bene, e l’importanza di mettersi al primo posto, forse stavo dedicando poco tempo a me stessa – e non parlo solo in termini di cure fisiche, ma anche di tempo emotivo, di tempo per guardarmi dentro, per fermarmi e ascoltarmi. Ora sono obbligata a farlo e questa, penso che sia una delle lezioni più importanti. Non voglio fare l’eroina della situazione perché ci sono state molte lacrime, di rabbia e di frustrazione, ma poi ho scoperto che è meglio ridere di sé, perché si fa anche molta fatica a soffiarsi il naso con la mano sinistra.
La seconda storia parla di Autonomia e Cura: si parla tanto di quanto sia importante essere autonomi e indipendenti, ma è altrettanto importante sapere che abbiamo sempre bisogno degli altri. A volte diamo per scontato le persone che abbiamo vicino, e scopriamo nei momenti del bisogno di quanto sia fondamentale e meravigliosa la propria famiglia, di quanto sia una cura miracolosa il loro supporto, e di quanto sia bello e rassicurante, avere persone intorno che sono disponibili a correre per te, quando hai bisogno, e non parlo solo dei miei familiari – che sono stati, e sono meravigliosi sempre – ma anche di persone che mi sono vicine, amici e amiche, che mi hanno offerto il loro aiuto prezioso in qualsiasi modo.
La terza storia parla di Tempo e Risorse: improvvisamente ti rendi conto che tutto quello che non puoi fare perché non hai tempo, perché non ce la fai, perché hai troppe cose da fare, e molte cose le rimandi in continuazione, in realtà sono cose che non vuoi fare. Il Tempo è un signore gentile e democratico, è lo stesso per tutti. Rimandare e non avere tempo sono giustificazioni che servono a far passare i sensi di colpa, per un lavoro non fatto, per una promessa tradita o per la mancanza di attenzione verso sé stessi o gli altri. E Risorse, che abbiamo e non usiamo mai, ma che saltano fuori nel momento del bisogno: così scopri che quello che non riuscivi a fare, per mille e svariati motivi, ora lo fai, anche con più impegno – perché ora è diventato più difficile – ma lo porti a termine.
Cose che hai relegato nel cassetto del “prima o poi lo farò” che improvvisamente trovano strada e arrivano a destinazione – Più è difficile farlo e più la mente è lucida e creativa. Questa storia parla anche di limiti, quelli che ci creiamo ogni giorni per limitarci e rendere più tortuoso il proprio cammino.
Storie che vanno lette e rilette spesso, anche senza bisogno di una caduta che ce le mostra ben chiare a caratteri cubitali nel proprio cielo. Lezioni importanti e nuove strategie di vita quotidiana, come usare il dentifricio e lavarsi i denti, aprire una bottiglia, scrivere decentemente con la sinistra, e strappare un foglio di Scottex, con un unico deciso, perfetto, colpo.
E sorridere, sorridere spesso…