Pincapolchetta…

 

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Maria Sole Lui

Pincalpolchetta E il Castello del Lago Chi non so: ecco finalmente la fiaba vincitrice – per la Categoria Bambini Scuola Primaria –  del nostro Concorso Un Paese da fiaba  organizzato dal Comune di Padenghe sul Garda, con la biblioteca Comunale e la collaborazione di Fiabe in Costruzione.

Complimenti alla bravissima e dolcissima autrice di questa fiaba, la piccola  Maria Sole Lui, che con grande fantasia ha raccontato le avventure  di una Streghetta, di un lago che si chiam Chi non so e dei suoi abitanti che si chiamano Non so chi e  di un Castello dove tutto è al contrario. 

Ecco a voi le avventure di Pincapolchetta, la streghetta apprendista.

“C’era una volta una strega che non era cattiva; si chiamava Pincapolchetta. Era una streghetta apprendista che viveva nel castello Contrariello. Adesso vi chiederete perché si chiamasse così, beh, si chiama così perché è tutto al contrario: si cammina sul soffitto a testa in giù, i quadri sono sul pavimento, la soffitta è sotto terra.

In quel castello era tutto, ma proprio tutto al contrario. Vicino a quel castello c’era il lago Chi Non So, gli abitanti di quel lago si chiamavano Non So Chi. Nel lago Chi Non So i pesci si comportavano come persone. Ogni giorno Pincapolchetta la streghetta faceva una nuotatina nel lago Chi Non So e salutava i suoi amici pesci.

Un giorno il lago Chi Non So si prosciugò e i pesci Non So Chi rimasero senza acqua e allora Pincapolchetta li mise tutti in una grande e grossa boccia così riuscì a salvarli. Non poteva però tenerli sempre nella boccia, perciò dovette cercare una soluzione, ma non ci riuscì. Allora chiese a Pinco, lo stregone più forte di tutto il regno, ma neanche lui ci riuscì.

Allora Pinco disse a Pincapolchetta che doveva chiedere al signor Fruino; Fruino era la persona più intelligente di tutto il Regno. Però c’era un problema: Fruino è vissuto molto, ma molto tempo fa. Allora Pincapolchetta disse che c’era solo una soluzione: dovevano creare una “macchina del tempo”. Iniziarono a costruirla e dopo giorni, settimane e mesi la macchina fu pronta.

 Allora Pincapolchetta e Pinco viaggiarono nel tempo e andarono da Fruino, ma purtroppo in quell’epoca non si parlava come si parla nell’epoca delle streghe e allora Pincapolchetta e Pinco dovettero improvvisare. Quando ebbero trovato Fruino all’inizio non capiva quello che dicevano, ma dopo un po’ iniziò a capire. Poi Pincapolchetta e Pinco condussero Fruino nella macchina del tempo, e lo portarono vicino al lago Chi Non So e gli spiegarono la situazione.

 All’inizio Fruino non aveva idee, ma dopo un po’ gli venne un’idea geniale: visto che il lago si era prosciugato perché il sole era forte, per farlo ritornare come prima doveva piovere. Pincapolchetta senza pensarci due volte chiamò la strega Pioggerella, una sua conoscente. Pioggerella iniziò subito con il suo incantesimo e il lago Chi Non So ritornò come prima, anzi era ancora più bello. C’erano nuovi pesci e conchiglie ancora più belle di prima.

 Ma che ne è stato del castello Contrariello? Beh scopriamolo subito: il castello è diventato un castello magico perché ora Pincapolchetta non è più solo una streghetta apprendista ma è diventata una strega professionista e ha fatto un incantesimo al castello pronunciando queste parole: “Pillala, pollala, trallalla, barabonzi bonzi ban”.

 E così il castello diventò speciale anche perché venne donato ad un gatto magico che lo custodì per secoli e secoli e nessuno lo sa. Mi raccomando non ditelo a nessuno è un segreto. “

 

Valentina e la regina dei suoi sogni

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Chiara Bertasi

La magia del 1 Concorso Letterario Un paese da Fiaba organizzato dal Comune di Padenghe sul Garda, con la Biblioteca  comunale e la collaborazione di Fiabe in Costruzione, continua con la pubblicazione delle fiabe vincitrici.

Chiara Bertasi è la seconda classificata  per la categoria “bambini scuola primaria nel Primo Concorso Letterario Un paese da Fiaba”, e questa è la sua storia, tenerissima, che racconta di una bimba che amava tutte le fiabe. Complimenti alla piccola autrice!

Valentina e la Regina dei suoi sogni

C’era una volta in un paesino sperduto una casetta in cui viveva una bambina di 7 anni di nome Valentina. Questa bambina adorava tutte le fiabe che esistono al mondo. Infatti ogni sera, prima di andare a dormire, chiedeva a suo papà se poteva leggerle una delle fiabe che teneva sullo scaffale: per vivere le avventure fantastiche che adorava di più.

Una notte quando Valentina dormiva profondamente fece un sogno stupendo. Si ritrovò in un prato immenso, pieno di lucciole che si illuminavano di vari colori e di fiori che si richiudevano e sbocciavano in continuazione. Quel luogo era

magico e tutto era possibile, bastava desiderarlo. Valentina pensò ad un bel vestitino e apparve un abitino tutto fru fru ricoperto di brillantini di un colore rosa luccicante.

Pensò ad un pony e apparve un piccolo cavallino tutto bianco con una criniera luccicante. Tutto questo non le sembrava possibile, era diventata la bambina più felice del mondo.

Ad un certo punto le venne un’idea: far apparire tutti i personaggi delle fiabe per giocare con loro. Ma non apparve neanche una principessa, né uno nanetto, non apparve niente di niente.

Era delusa perché pensava che apparissero, vista tutta la magia che regnava lì. Non si abbatté e pensò che forse avrebbe dovuto andare alla ricerca di qualche personaggio fantastico che poteva vivere in quel magico luogo.

Partì subito al galoppo del suo pony bianco e con il vestitino rosa addosso: sembrava proprio una principessa.

Dopo un po’ il prato lasciò il posto ad una fitta foresta che sembrava non finire mai. Ad un tratto spuntò fuori da un albero un folletto piccolissimo con un cappellino a punta ed un vestitino verde e giallo. Quando la bambina vide il folletto, ordinò al piccolo cavallo di fermarsi. Tutto d’un tratto il piccolo essere la vide e le domandò: – Chi sei tu? Cosa ci fai qui? –

Lei con stupore gli rispose: – Sono una semplice bambina… piuttosto chi sei tu? Dove mi trovo? – Lui spiegò che si trovava in un paese magico “il paese del vento” e che questo fitto bosco era la foresta fantastica, un luogo in cui vivevano solo folletti come lui. Visto che aveva specificato che lì vivevano solo folletti non gli chiese neanche se c’erano principesse o principi e riprese il galoppo ancora alla ricerca di personaggi fantastici.

Appena fuori dalla foresta vide un lago enorme: le sue acque avevano un colore strano, infatti non erano azzurre ma color violetto.

Appena alzò lo sguardo vide, sulla riva opposta del lago, un castello bellissimo con una torre alta fino a toccare le nuvole che sembravano fatte di zucchero filato.

Pensò che sicuramente nel castello avrebbe trovato chi cercava! Era talmente felice che trattenne il fiato, ma allo stesso tempo era preoccupata perché non aveva la più pallida idea di come attraversare un lago con un semplice pony.

Mentre rifletteva su questo problema si avvicinò all’acqua e all’improvviso salì in superficie un drago, le si avvicinò ma non ebbe paura, capì che era buono.  Era lungo e sottile come un serpente, di colore rosso fiammante. Valentina decise allora di salire sul drago che gentilmente la aiutò ad attraversare il lago e la accompagnò davanti al castello. Stranamente era aperto e non esitò ad entrarvi.

Lì viveva la strega Ginfred che odiava tutti gli esseri viventi e non viventi, ma Valentina non lo sapeva. Tranquilla perlustrò ogni stanza. Ginfred era nella stanza più malvagia del castello, il laboratorio pazzo, in cui erano custoditi tutti gli ingredienti e le pozioni che utilizzava per comandare. Quando Valentina vi entrò e la vide capì dove si trovava. Senza farsi scoprire prese il primo liquido che trovò e lo rovesciò sopra la strega maligna, che svenne dopo un istante.

La bambina si spaventò, era confusa, non capiva quello che era successo; poi guardò il barattolo che conteneva il liquido. Vide un’etichetta con la scritta “pozione del bene”. Questa era l’unica pozione del bene che la strega Ginfred avesse preparato nella sua vita. 

 Valentina uscì subito dal castello ma non fece in tempo: la strega si risvegliò e la rincorse. Ma grazie alla pozione era diventata buona e volle parlare insieme alla bambina.

Ginfred le raccontò che tempo fa nel paese “del vento” esistevano anche principesse e principi ma erano sottomessi da lei.

Ora però la strega era cambiata e voleva fare solo del bene. Valentina incontrò le principesse e i principi che erano rinchiusi nel castello e ora finalmente erano liberi. Essi le raccontarono che era solo un sogno e le donarono un braccialetto così ogni notte avrebbe potuto sognare e rivivere nuove avventure con loro.

Per la sua azione la incoronarono regina del paese del vento.

Visse per sempre felice e contenta perché anche se qualche giornata fosse stata difficile la aspettava una notte da urlo!!! 

 

                                               Fine

 

 

Giacomo e la strega

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Massimo Paolo Lungu

Come promesso ecco la prima fiaba che si è aggiudicata la terza posizione in classifica per la categoria “bambini scuola primaria nel Primo Concorso Letterario Un paese da Fiaba”.  Ed ecco il suo giovanissimo autore: Massimo Paolo Lungu  che ha esultato contento, quando si è sentito chiamare sul palco per la premiazione!

Questa è la  dolcissima fiaba di Giacomo e la Strega…

“Giacomo era un bambino simpatico, allegro, spiritoso, sempre pronto a giocare e divertirsi. La sua migliore amica era una Streghetta che non era cattiva; in verità era simpatica, gentile e di buon cuore.

Una volta, tanto tempo fa, era stata una strega cattiva, per colpa di un incantesimo lanciato su di lei da uno stregone.

Streghetta abitava nel suo castello e Giacomo andava spesso a giocare da lei. Nelle stanze del castello giocavano a nascondino, a forza quattro, a monopoli.

Non litigavano mai, tranne quando giocavano a nascondino, perché la Streghetta grazie ai suoi poteri, lo trovava sempre.

D’estate andavano al lago a fare il bagno, a prendere il sole, a camminare lungo la passeggiata che porta a Moniga: erano proprio veri amici.

Un giorno, mentre stavano andando per la solita passeggiata, rimasero senza parole: il lago non c’era più, al suo posto c’era una grande buca profonda … Ma dove era finito?

Si guardarono attorno…non c’era più!!!Dovevano trovarlo assolutamente.

Gli abitanti dei paesi che si affacciavano sul lago erano disperati… niente più acqua, niente bagni, niente passeggiate, niente turisti, niente lavoro, anche il clima era diventato più freddo e le piante stavano cambiando. Che fare?

Giacomo scongiurò Streghetta di trovare una soluzione.

Streghetta rispolverò la sua vecchia scopa, fece salire con lei anche Giacomo e volò, volò alla ricerca del lago. Dopo aver girato per giorni e notti, lo trovarono sulla riva del mare… – Cosa fai qui? – Gli chiesero – Tutti a casa ti aspettano. Nessuno può vivere senza di te. –

Il lago spiegò loro che era stufo di stare al suo posto calmo e tranquillo, vedeva sempre le stesse cose e gli era venuta voglia di conoscere il mare. Gli avevano detto che le sue onde erano alte, che era immenso e vedeva tante cose diverse, compresi i pesci e gli uccelli che venivano da ogni parte del mondo.

I due amici capirono il desiderio del lago e rimasero con lui qualche giorno.

Il lago e il mare si raccontarono tante cose, ma poi il lago capì che non era giusto desiderare di essere una cosa diversa da quello che si è. Sentì la nostalgia dei suoi paesini, dei suoi castelli, della sua gente. In fondo gli erano tutti affezionati e lo trattavano bene, lo facevano sempre sentire importante.

Gli mancava tutto questo, quel mare si vantava troppo, inoltre era salato e sempre rumoroso. Così decise di tornare. Tutti fecero festa quando rividero il loro lago sereno e scintillante di nuovo al suo posto”     

Un Paese da Fiaba – i vincitori

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Finalmente ieri abbiamo scoperto i nomi dei vincitori della prima edizione del Concorso Letterario “ Un paese da Fiaba”; la premiazione è avvenuta nell’ambito dell’evento un Pomeriggio da Fiaba organizzato per accogliere tutti gli ospiti intervenuti: un pomeriggio dedicato alla cultura, alla promozione del nostro bellissimo paese, e, cosa molto importante, dedicato alle fiabe.

Un pomeriggio molto bello, trascorso in compagnia di una strega che ha giocato con le bolle, una fatina che ha fatto magie sui volti dei bambini con magnifici colori, una luna sorridente che ha accolto grandi e piccoli sulla sua scia lucente e ha immortalato con uno scatto i loro sorrisi.

E poi, i bellissimi disegni degli alunni della scuola primaria di Padenghe sul Garda, risate, sorprese e meraviglie, sole, e caldo, tanto caldo, e per questo non sono mancate bibite e gelati e poi il momento della premiazione, i vincitori e le fiabe, lette da una bravissima lettrice – credo che anche lei sia una fata! –

Questa prima edizione del Concorso “Un paese da Fiaba” è stata davvero molto bella e soddisfacente; abbiamo ricevuto tantissime fiabe e la nostra giuria – davvero molto bravi – hanno faticato a scegliere le fiabe migliori.

Per noi di Fiabe in costruzione è stato un evento molto importante, perché organizzare questo evento era un piccolo, grande sognoriavvicinarsi alle fiabe vuol dire riconnettersi alla nostra parte bambina, che ci consente di guardare al mondo con meraviglia. Un sogno che è diventato realtà, perciò ora devo fare sentiti e doverosi ringraziamenti:

  • alla Amministrazione Pubblica di Padenghe sul Garda nella persona del nostro Sindaco Patrizia Avanzini che ha reso possibile l’organizzazione del Concorso,
  • all’assessorato della Cultura
  • a Gabriella Alati, consigliere dedicato alla Biblioteca, che per prima ha accolto la mia proposta e l’ha portata avanti, disponibile, instancabile e sempre presente
  • alle referenti della Biblioteca di Padenghe Federica Zanoni e Flavia De Togni, che hanno collaborato e lavorato in ogni momento
  • alla nostra Giuria, che con entusiasmo, cura ed attenzione ha valutato tutte le opere pervenute
  • Alla scuola Primaria e Secondaria di Padenghe sul Garda, e alle sue maestre che hanno saputo coinvolgere tutti i loro piccoli alunni in un modo unico e davvero molto bello – che vi racconterò in seguito –
  • Ad Angela Tizzano che ha letto e interpretato con maestria alcune fiabe vincitrici
  • A tutti i partecipanti al Concorso che hanno messo alla prova il loro talento e la loro fantasia! BRAVI davvero!
  • A tutti colori che sono intervenuti ieri e hanno partecipato al nostro pomeriggio da Fiaba, nonostante il caldo atroce
  • E per ultimo ma non meno importante, un grazie al Temporale che, paziente, ha aspettato la fine dell’evento per scatenarsi al meglio.

Ed ora vi presento i vincitori, i secondi e terzi classificati del Nostro Concorso, e i noi di chi ha ricevuto una menzione particolare per la propria opera:

          Categoria bambini scuola primaria

  • “Pincapolchetta e il castello del lago chi non so”- Autore: Mariasole Lui
  • Valentina, la regina dei suoi sogni” – Autore: Chiara Bertasi
  • “Giacomo e la strega” – Autore: Massimo Paolo Lungu

 

Categoria  scuola media

  • “Il castello che insegnò alla strega le felicità – Autore: Chiara Orio

 Categoria Autori

 Il fantasma, la strega e gl’incantesimi tecnologici” – Autore: Lorenza Bianchi

  • “Il soave canto di Gertrude” – Autore: Giovanni Quaresmini
  • “La leggenda di Tempusfugit” – Autore: Vanni Camurri

 

Menzioni:

  • “ La famiglia Bollò” – Autore: Michela Menasio
  • “Il guardiano della selva” – Autore: Ruggero Forti
  • “Il paese di legno” – Autore: Nicolò Bollani

 

Nei prossimi giorni, altre fotografie dell’evento e le fiabe citate verranno pubblicate su questo blog  e sulla nostra pagine Facebook dedicata al Concorso

Il Concorso “Un paese da Fiaba” continua!

 

Un pomeriggio da fiaba

Il  1° concorso letterario Paese da Fiaba ha trovato i suoi vincitori; la nostra bravissima giuria ha scelto –  scelta non facile, perché gli elaborati arrivati erano tutti meritevoli – i finalisti. Volete sapere i nomi?

Un po’ di pazienza, intanto la sorpresa: il 25 giugno, giorno della premiazione, avrà luogo l’evento un Pomeriggio da Fiaba, organizzato per per accogliervi nel migliore dei modi, proprio come in una fiaba…

Una strega che fa incantesimi con le bolle di sapone, una fatina  che disegna magie sui vostri visi, e la luna sorridente che vi accoglie sulla sua lucente scia

Vi aspettiamo!

volantino

 

Un sacco di fiabe!

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La principessa sul pisello – Patrizia Kovacs

 

Il 30 aprile era l’ultimo giorno utile per inviare le vostre fiabe per il concorso letterario Un Paese da Fiaba   organizzato dal Comune di Padenghe, con la Biblioteca Comunale  di Padenghe con la collaborazione di Fiabe in Costruzione.

GRAZIE!

Siamo davvero contenti;  abbiamo ricevuto un SACCO di fiabe e vogliamo ringraziarvi tutti voi, piccoli e grandi sognatori, per aver partecipato così numerosi, per aver messo alla prova il vostro talento e la vostra fantasia.

La nostra preziosa giuria è già al lavoro per leggere le vostre opere.

A presto nuove soprese… la magia continua!

Un concorso da Fiaba

 

castello padenghe x maria

Scrivere, disegnare e leggere le fiabe antiche non ci basta: ora vogliamo leggere le vostre fiabe, e anche premiarle! Vi avevamo preannunciato qualche sorpresa e questa è la prima: vi presentiamo il  1° concorso letterario per Fiabe, organizzato dal  Comune di Padenghe sul Garda e la sua bella Biblioteca comunale, con la  collaborazione di Fiabe in Costruzione:  una bellissima iniziativa un’opportunità unica, per  mettervi alla prova, per dimostrare il vostro talento e far uscire, finalmente,  tutta la vostra creatività.

Un’ottima occasione per conoscere meglio la storia – ammirare il suo castello che domina il paese –  la bellezza e le tradizioni di Padenghe sul Garda, un piccolo gioiello della bella Valtenesi,un tranquillo paese, posto sulle colline che dolcemente degradano verso la sponda occidentale del Lago di Garda, dove maggiore è la larghezza del bacino lacustre” Andrea Nodari – Padenghe sul Garda.

L’iscrizione è gratuita ed il concorso è aperto  ai grandi ma anche ai piccoli che possono divertirsi,  con lo splendido esercizio educativo della scrittura, usando tutta la loro naturale fantasia.

BANDO DI CONCORSO PAESE DA FIABA

Per conoscere le modalità di partecipazione consultate  il regolamento pubblicato sul sito del Comune di Padenghe sul Garda.
Per informazioni potete rivolgervi direttamente alla Biblioteca di Padenghe,   al numero 030 9907647 e parlare con le responsabili del servizio,  Federica e Flavia, o mandare una mail a questo indirizzo: biblioteca@comune.padenghe.brescia.it.
La magia ha inizio!
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Tutte le immagini e i disegni sono Copyright Fiabe in Costruzione

L’uomo e la tartaruga, una fiaba metropolitana in concorso

Questa è una fiaba metropolitana, per i piccoli  certo, ma anche per i grandi, che troppo spesso, presi dai problemi e dallo stress della vita quotidiana, si dimenticano di fermarsi, e guardarsi intorno.

1154640_copertina_frontcover_icon140E’ la storia vera, di un uomo buono, che ha salvato una tartaruga dall’ignoranza, e dalla cattiveria dell’essere umano. E le ha regalato una vita migliore.   Perchè nessun animale è un oggetto”

 

 

 

Un mese intenso per noi di Fiabe, creativo e produttivo. Non ci siamo ancora fermate; la nostra nuova fiaba L’uomo e la tartaruga  partecipa al Concorso Fiction e Comics de Il mio libro; con i magici disegni metropolitani di Patrizia Kovacsillustrator, nuova arrivata  nel nostro gruppo di cacciatrici di sogni.

Per leggere le prime pagine della fiaba,  basta andare alla pagina de L’uomo e la Tartatuga

Un commento sarà davvero gradito.