Il viaggio

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Business e fiabe

Il progetto InsiemePer, di Unicredit in collaborazione con Numix-RCS Mediagroup è un contenitore editoriale dedicato allo small business, che fornisce idee a supporto del cambiamento e della visione imprenditoriale.
Oggi, parla di noi e  delle nostre fiabe!  Ecco la mia intervista con la brava giornalista Stefania Bernardini.

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Fiabe in… diretta!

 

Come dire, ci mettiamo la faccia!

Ecco il servizio e la nostra intervista,  con la brava Giulia Nannini inviata Rai per la trasmissione la Vita in Diretta su Rai1, condotta da Cristina Parodi e Marco Liorni.

Si parla sempre più di Fiabe…

Fiabe in… radio

cosa c’entra il crowdfunding con le fiabe?

Finalmente te lo spieghiamo in questa intervista su Radio Stonata condotta da Elisabetta Casarin, con Daria Severati, brave e molto professionali.

Ancora pochi giorni, partecipa, sostieni, condividi!

Benvenuti nella Città delle Fiabe!

Dicono di noi…

Stamattina il quotidiano la Stampa, l’importante quotidiano nazionale ci ha dedicato un articolo, raccontando il nosto lavoro, le nostre fiabe e i nostri progetti di formazione con le fiabe.

Inutile dire che per tutte noi di Fiabe, che abbiamo lavorato  e stiamo lavorando insieme con passione ed entusiasmo è una grandissima soddisfazione. Grazie!

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Il sorriso di una tartaruga

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Avete mai visto il sorriso di una tartaruga? Qualche mese fa vi abbiamo parlato della nostra favola,  L’uomo e la tartaruga, una favola metropolitana – disegnata dall’artistica mano dispettosa di Patrizia Kovacs.
Teniamo molto a questa piccola favola morale, che è pubblicata, ed è in vendita  sul sito ilmiolibro ; e non diciamo altro; oggi lasciamo parlare le recensioni e i commenti di alcuni lettori.
Grazie.

È una vera favola quella che l’autrice ci offre in questo libro. Narrata con stile letterario e cura di particolari, presenta un protagonista dall’anima agitata per un passato tumultuoso ed un emozionante ritorno nella propria città. Qui avviene un incontro importante per la sua esistenza: si imbatte in una tartaruga che, immediatamente, percepisce l’odore dell’uomo, “un odore buono”. L’uomo instaura un dialogo profondo con la tartaruga, a tratti scarica le sue frustrazioni esistenziali per, poi, prendersi cura della sua alimentazione e di tutti i suoi bisogni. I due personaggi si scoprono reciprocamente sofferenti “avevano perso entrambi il colore del loro sole ed erano caduti nel buio”. ….. Da questo incontro entrambi i protagonisti rinasceranno a nuova vita……. Una fiaba dai contenuti universali in cui è manifesto l’amore che si deve eticamente a tutti gli animali ; sicuramente questo dare diviene anche un ricevere per l’uomo in quanto l’uomo e l’animale sono esseri che viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda”. Angela

Questa è la storia vera, di un uomo buono”. Così inizia “L’uomo e la tartaruga”, una fiaba incantevole, garbatissima, che affonda le sue radici nella realtà. Una realtà fatta di fretta, di disinteresse, di mal di vivere e di vivere male. La storia è semplice, come tutte le migliori storie: un uomo (solo “l’uomo”, senza nomi a definirlo ulteriormente perché può essere chiunque tra noi), torna a Berlino dopo una lunga assenza, non senza un carico di dolore e di insoddisfazioni. La sua vita, evidentemente ad un bivio, deve scegliere quale strada prendere, ma non è facile. L’incontro (casuale?) con una tartaruga rugosa e bistrattata, bisognosa di cure, risveglierà in lui la passione per la vita. Per la sua e per quella degli altri. Il racconto è breve, perfetto per essere letto ai bambini e può contare su immagini davvero bellissime e su una narrazione precisa e scorrevole, che scaturisce da un’ottima penna. Ma non è solo ai più piccoli che si rivolge “L’uomo e la tartaruga”; la trama vuole che uno abbia bisogno dell’altra e viceversa. Ai pensieri dell’uomo si affiancano quelli del piccolo animale, che percepisce subito, grazie forse ad un istinto millenario, la bontà. E’ una fiaba sulla condivisione, sul rapporto con gli altri, animali e umani che siano, sulla civiltà. Un dito puntato contro il traffico degli animali, strappati al loro ambiente, ma anche un chiaro ed esplicito invito agli esseri umani a non tenere relegata in un angolo, come la tartaruga, la loro umanità. Ottimo”. Lauretta

“Un libro interessante ed importante per la tematica esaltata dal modo di porgere al mondo giovanile contenuti non semplici: si potrebbe definire come un libro per tutti, ma non per tutti. Ci sono valori fondanti della vita umana, come il rispetto, l’amore, il prendersi cura dell’altro anche nelle banalità quotidiane che possono apparire tali, ma sono invece le fondamenta della nostra esistenza. La scrittura risulta essere semplice ed elegante così come le immagini tra la pop art e la pittura murale di oggi, sempre con un aggancio con il tema del libro. Ottimo lavoro, ovviamente da leggere e rileggere ( non fa mai male )”. Vincenzo

“Una fiaba diversa, ambientata in una grande metropoli come Berlino, e il suo protagonista, un uomo che non ha nome, volutamente perché in questa fiaba un nome ce l’ha solo il “cattivo” quale a volerlo sottolineare. L’uomo invece potrebbe essere ognuno di noi: un uomo che deve ricostruire la propria vita, che deve ripartire da zero, e va a Berlino dove tutto era cominciato.
Un uomo che non ha tempo da perdere, non ne ha nemmeno per occuparsi di sé stesso figuriamoci di una “stupida tartaruga”. Eppure il loro incontro sarà unico e fondamentale, perché grazie all’animale, l’uomo capirà che non serve tornare indietro per ricominciare: bisogna sempre guardare avanti e trovare la forza in sé stessi, anche quando fa paura e ti sembra di non farcela più. Anche quando fa male.
Una fiaba che parla della cattiveria e dell’ignoranza dell’essere umano, ma anche della bellezza che ognuno di noi può avere in sé; basta farla uscire. Basta fermarsi un attimo nella frenesia dei problemi di ogni giorno, e guardarsi intorno; guardare con attenzione, con la voglia di meravigliarsi ancora; guardare negli occhi di una tartaruga per comprendere il profondo messaggio della sua anima pura, perché ogni animale ha una piccola anima e nessun animale è un oggetto!
Una piccola fiaba preziosa, che consiglio di leggere agli adulti perché è proprio quando smettiamo di essere bambini che perdiamo la capacità di vedere il bello nelle piccole cose”. Edy

Una morale di vita, tra la magia di una fiaba! Trovar la vita tra le cose morte, parlar d’amore se pure il cuor non batte… Filosofia
Una morale di vita, tra la magia di una fiaba! Trovar la vita tra le cose morte, parlar d’amore se pure il cuor non batte… Filosofia intrinseca nell’uomo , come un cieco che non può vedere, trovare la luce nelle minuzie e osservare il dono e l’immensità, cornice preziosa del nostro esistere. Leggere il sorriso di una tartaruga, è la vita ritrovata di un uomo che riconosce, l’integrità dell’amore per ritrovarsi in un cammino da fiaba! ingegnoso e forte il messaggio, tra immagini che ridestano i colori della vita e rivestono i nudi del cuore. Grazie Maria Rosa Ventura per averci regalato questo piccolo scrigno di preziosi. Buona continuazione”. Cira
Tutte le recensioni sono visibili sul sito ilmiolibro

L’intervista di “Donna sul Web”

Ecco l‘intervista e lo spazio che Donna Sul Web, il portale innovativo rivolto al “mondo donna”, ci ha dedicato:

Dalla Crisi alle Fiabe su misura: l’idea originale di un gruppo di donne

– 17 maggio 2015

“Non esiste un modo migliore per dire qualcosa a qualcuno a cui tieni” spiega la fondatrice di “Fiabe in Costruzione”, un servizio nuovo e interessante di storie su misura”

 Fiabe su misuraCostruire fiabe su misura e usarle per comunicare qualcosa a qualcuno a cui teniamo. Usiamo il verbo costruire perché ci piace l’approccio artigianale di questo originale e interessante progetto. E dopotutto è proprio così che si chiama: Fiabe in costruzione, ovvero un servizio lanciato da un gruppo di donne italiane che realizzano fiabe su misura. Noi tutti, da bambini ma anche da adulti, ci siamo immedesimati nei personaggi delle fiabe, ed è proprio quello il senso delle storie che ci tramandiamo da secoli. Ma cosa succede se la storia che raccontiamo è pensata su misura per noi? Fiabe in costruzione funziona così: voi date gli ingredienti (personaggi, ambientazione, ecc.) e loro vi realizzano la vostra fiaba. Per capire meglio questo bel progetto abbiamo parlato con Maria Rosa che, dopo un periodo di crisi lavorativa, si è data da fare e ha tirato fuori, un po’ per caso, quest’idea così originale.

Maria Rosa, ci racconti com’è nata l’idea di Fiabe in costruzione?

E’ nata davvero per caso; io scrivo, è la mia passione, e un mio libro è stato pubblicato. Durante la presentazione di questo libro, Vittoria una bambina di 7 anni mi ha chiesto di poterlo leggere. Le ho spiegato che non era un libro adatto a lei – è un noir psicologico – e di fronte alla sua espressione delusa le ho promesso che avrei scritto una fiaba, solo per lei; le ho chiesto cosa le piaceva e lei mi ha risposto che voleva una storia di principessa, che finisse bene, però!

Le promesse vanno sempre mantenute, soprattutto quelle fatte ai bambini; così, aiutata da sua zia che mi ha dato tutte le informazioni è nata la prima fiaba costruita sui sogni di Vittoria che parla di lei, che è diventata una principessa fatata, parla del suo pupazzo preferito, della sua amichetta del cuore e racconta di come ha difeso il mondo dei colori da una strega cattiva.

libro fiabe

La fiaba ha avuto molto successo e le amiche hanno chiesto di poterne avere una per i loro figli e nipoti. Quando poi, ho dovuto lasciare l’azienda per cui lavoravo, ho pensato che forse potevo davvero provarci; fare qualcosa che amo e tentare di coniugarlo con il lavoro. Ho coinvolto Chiara ed Elena, due ex colleghe, ora amiche e mie preziose socie disegnatrici, e a marzo 2015 siamo partite: siamo in realtà neonate, anche noi in continua costruzione come le nostre fiabe. Io scrivo e creo le fiabe, Chiara ed Elena si occupano dei disegni. Al nostro staff si sono aggiunte poi, in supporto al disegno, Debora, Elisabetta e Federica.

fiabe su misura

– Tu prima che lavoro facevi?

Ero un consulente delle risorse umane. Mentre lavoravo avevo già iniziato a scrivere di elfi, fatine o terribili draghi. Mi occupavo anche di formazione e stavo studiando la possibilità di utilizzare le fiabe per formare gli adulti – a questo supporto c’è una vastissima ed interessante bibliografia. A dicembre del 2014 sono uscita dalla mia azienda, per problemi legati alla crisi contingente, e mi sono buttata testa e cuore nelle mie fiabe

– Per ora come va l’attività? Vi chiedono più fiabe per bambini o per adulti?

Maria e AmaliDirei bene, considerato che siamo partite da poco! Io curo il nostro blog e stiamo ricevendo moltissime visite e richieste di fiabe. Inizialmente ci chiedevano solo storie per bambini, ma ora ci stanno richiedendo fiabe per adulti, ed è una cosa molto bella perché le fiabe hanno delle chiavi di lettura molto profonde e, non esiste un modo migliore per dire qualcosa a qualcuno a cui tieni. Abbiamo appena consegnato la fiaba per una maestra, regalatale dalla sua classe, e stiamo lavorando alla fiaba di una ragazza, che vuole regalarla alle sue tre amiche per dire quando è importante la loro amicizia. Il sogno di Chiara è di poter disegnare una proposta di matrimonio; chissà prima o poi…

− I clienti dunque ricevono un vero e proprio libro cartaceo?

I clienti possono scegliere un formato PDF, oppure un libro cartaceo in due formati: il classico formato A4 o 20×20. Curiamo molto anche il pacchetto; normalmente ogni libro è corredato da piccoli da stelline dorate o foglie colorate a seconda della fiaba o del periodo.

Fiabe in costruzione

− C’è una traccia che seguite o improvvisate di fiaba in fiaba?

Non esiste una traccia. La peculiarità delle nostre fiabe è che sono costruite attorno alla persona a cui sono dedicate e non esiste una fiaba uguale all’altra. Sono create di volte in volta, a seconda della richiesta, e delle informazioni che ci vengono date. Questo vale anche per i disegni che vengono fatti a misura del protagonista.

Chiediamo al cliente di compilare un modulo dettagliato con tutte le informazioni del destinatario della fiaba. Io lo studio, mi prendo un paio di giorni per pensarci, e normalmente mentre esco a correre con il mio cane, ho la fiaba in testa. La scrivo di getto, e poi la lascio riposare un giorno. Poi la riprendo per la stesura definitiva. Nel frattempo passo una prima bozza della fiaba a Chiara o Elena, o ad entrambe se il lavoro è un po’ grosso, che cominciano a pensare ai disegni. Quando anche i disegni sono pronti, facciamo la correzione di bozze, l’editing e mandiamo in stampa. È un lavoro accurato che richiede normalmente un paio di settimane circa, ma abbiamo lavorato anche in tempi più stretti

– Quali sono le richieste? Le persone chiedono di inserire tra i personaggi le persone che conoscono?

Nel nostro modulo da compilare noi chiediamo molte informazioni, dettagliate, relative a chi/cosa deve essere inserito nella fiaba. Normalmente i nonni, gli zii, l’amichetto/a del cuore, il pupazzo preferito. A volte ci chiedono di ambientare il racconto in una fiaba in particolare – ad esempio la Sirenetta, oppure nel caso di un bambino appassionato di Hip hop, i genitori chi hanno chiesto di ambientarla nella scuola di ballo.

– Qual è la tua fiaba preferita?

Da sempre Cappuccetto Rosso, e non è un caso che rappresenti il nostro logo. Charles Dickens disse che Cappuccetto Rosso fu il suo primo amore e se avesse potuto sposarla avrebbe conosciuto la perfetta felicità! E’ una fiaba bellissima, molto antica. Ricca di simboli profondi è stata per questo motivo la più studiata ed interpretata nelle sue differenti versioni. Nella mia personale versione Cappuccetto Rosso e il Lupo sono inseparabili.

 

 

L’EMOZIONE DELLE MAMME

Ecco cosa ci scrive la dolcissima mamma della piccola Alice: 
 
“una mattina, tra la confusione dell’ ufficio e del lavoro, la mia cara collega Maria Ventura mi parla di questo suo nuovo progetto/ sogno, creare favole personalizzate per bambini. ho adorato da subito questa idea e fortemente ho voluto una favola tutta per la mia Alice, con lei protagonista….la amera’ apoena gliela leggero’, me la fara’ leggere fino alla nausea, gia’ lo so, ma la raccontero’ con amore. ringrazio tanto la Maria, mi e’ piaciuto descriverle le passioni di mia figlia…ora sono curiosa, come una bimba secondo Maria, di leggere e vedere i disegni realizzati a mano da un` altra collega, Chiara. buon lavoro donne”
 
Grazie a te Anna, la tua emozione è il più bel ringraziamento per noi…