I sogni sono desideri

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Cenerentola è una delle fiabe  popolari più conosciute, ma forse non tutti sanno che è una fiaba molto antica, le cui origini  risalgono al nono secolo A.C. in Cina: la versione cinese narra la storia di Ye Xian, una giovane fanciulla, dai piedini minuscoli, maltrattata dalla matrigna e dalle sorellastre,  che fuggendo dal castello del principe, perde un sandalo d’oro.

Di questa bellissima fiaba esistono circa 300 varianti, a seconda delle varie tradizioni popolari. Le versione più conosciute sono quelle di Charles Perrault , in cui Cenerentola perde la scarpetta di cristallo, e successivamente dei fratelli Grimm in cui la scarpetta è d’oro. La Cenerentola dei famosi fratelli tedeschi, nella versione originale racconta che le due sorellastre cattive, per riuscire ad infilare il loro piedone nella scarpetta persa da Cenerentola, si amputarono rispettivamente il ditone, e un calcagno, ma il loro inganno fu smascherato da due colombelle, e alla fine le due ebbero la fine, terribile e oscura, tipica dei Grimm,  che si meritavano: le colombe mangiarono loro gli occhi!

Aspettiamo di vedere il nuovo film  di Cenerentola a opera di Kennet Branagh, appena uscito nelle sale cinematografiche,  ma per noi resta inimitabile la versione animata della Walt Disney che risale al 1950, che ancora oggi riesce a farti sorridere, e perchè no, a farti sognare.

Ti regalo una storia. Elena e la fata

Chi l’ha detto che le regole non possono cambiare? Nelle fiabe tutto è possibile… Anche la ribellione di Cenerentola! Ecco la storia e il disegno di Elena.

La principessa alzò lo sguardo. L’orologio del palazzo reale l’avvisò che mancavano solo cinque minuti; le lancette si sarebbero sovrapposte e l’incantesimo sarebbe svanito. La carrozza sarebbe tornata ad essere una zucca, i cavalli bianchi dei topini e lei si sarebbe ritrovata ad indossare una semplice vestaglia e non più un bellissimo vestito da gala.In tutta fretta la principessa abbandonò le braccia del principe che la guardò allontanarsi nel pieno sconforto, paralizzato dallo stupore, lasciando a metà l’ennesimo walzer che stavano danzando insieme.

«Perché devo lasciare tutto questo? Proprio adesso che ho trovato il principe dei miei sogni!» Mentre continuava a pensare quanto fosse ingiusta e assurda tutta quella situazione, Cenerentola si precipitò giù per la scalinata che portava nell’atrio d’ingresso del palazzo, perdendo nella corsa una scarpetta di cristallo. Cenerentola arrivò alla carrozza dove ad attenderla c’era la Fata. «Forza mia principessa, non abbiamo più molto tempo, tra pochi minuti scoccherà la mezzanotte e l’incantesimo svanirà». La principessa fissò la Fata Turchina nei suoi grandi occhi azzurri; vide la sua preoccupazione e in quel momento capì. «Non posso tornare a casa ora, Fata».

“Cosa? Ma… Ma… Principessa, se ti scoprono la tua matrigna e le tue sorelle cosa diranno? Probabilmente ti terranno segregata in casa a far pulizie per almeno un anno!».

«Hai ragione Fata», rispose Cenerentola, «ma per una volta non voglio nascondermi e non voglio andarmene. Le sorelle e la matrigna hanno avuto fin troppo potere su di me, quindi per una volta farò ciò che sento io, e non ciò che vogliono loro. E poco importa se non condividono le mie scelte o se si arrabbiano. Se ne faranno una ragione.»

«E con l’incantesimo cosa pensi di fare? Ti rammento che manca un minuto esatto a mezzanotte».

«Pazienza Fata. So per certo che il principe mi saprà apprezzare per quel che sono. Anche se non indosso un abito bellissimo come questo». La Fata si grattò la sua chioma blu elettrico, pensierosa. Il coraggio e la determinazione di quella ragazza l’avevano spiazzata. Forse aveva ragione, era venuto il momento di cambiare le regole, il corso della fiaba e agire diversamente.

«Ok, ragazza mia. Mi hai convinto: al diavolo le sorellastre e la matrigna. Fai le cose a modo tuo. Torna dal tuo principe e alla festa. Se avrai bisogno di qualcosa, basta che farai un fischio e io verrò in tuo aiuto».

Cenerentola abbracciò la Fata, consapevole di poter contare su un’amica fedele. La principessa s’incamminò nuovamente per le scale, si rimise la scarpetta perduta e tornò alla festa. E la fiaba cambiò.

fata

Into the woods

Molto carino questo film di Rob Marshall, del 2014, che si basa sullo spettacolo musicale di Stephen Sondheim che porta lo stesso titolo. Anche questa versione di Into the woods è cantata, ed è una fiaba che racchiude in sè le più famose fiabe dei fratelli Grimm; così nel bosco misterioso e fatato, Cappuccetto Rosso con l’immancabile Lupo, interpretato da Jonny Deep – un bellissimo lupo –  incontra Jack, quello del fagiolo magico, che a sua volta incontra Cenerentola sempre in fuga dal suo principe. Non manca Raperonzolo con i suoi lunghissimi capelli d’oro e nemmeno la strega cattiva, interpretata dalla bravissima Meryl Streep.

Una commedia che stravolge in un modo simpatico e irriverente le fiabe più conosciute ed amate, e non manca il messaggio morale: la storia intreccia i desideri dell’uomo, e i problemi che nascono quando cerca di realizzarli, e fa riflettere sulla  responsabilità delle proprie scelte.

Il film ha vinto diversi premi fra cui: Oscar a Meryl Streep, come attrice non protagonista, oscar per la  miglior scenografia e per i miglior costumi, e il Golden Globe, come miglior film musicale.

Perdetevi un paio d’ore nel bosco insieme a tutti i suoi protagonisti; ne vale sempre la pena.