Il regalo più bello

“Ricordare come è cresciuto l’amore, tesse sottili e preziosi legami di seta fra i cuori e li rende indissolubili.”

Un diario degli anni passati insieme, dei momenti condivisi, dei viaggi e delle vacanze, dei giorni “no”, e dei piccoli perfetti accadimenti della vita quotidiana, raccontati dalle fotografie… Quale miglior regalo per festeggiare l’anniversario di una bella storia d’amore?

Consegnata la fiaba a Marco e Maena…

blog2

I colori di Sofia, la nostra fiaba in concorso

copertina2-page-0

Sofia è una bimba di sei anni che ha paura del buio.

Sofia è una giovane donna che ancora non sa dare un nome alle ombre nere che, a volte, le afferrano l’anima.

“Sofia è una donna, una madre, una moglie, che combatte il proprio buio interiore.

Sofia sa, ha imparato, che se prende un pastello giallo può disegnare il buio e regalarsi la luce di un bellissimo sole”

la nostra fiaba I colori di Sofia, partecipa al concorso Concorso Fiction e Comics promosso dal Gruppo Editoriale L’espresso e dal Sito il Mio libro.

Una fiaba per i piccoli che hanno paura del buio, e anche per i grandi che hanno dimenticato che il buio si può colorare.

Con i disegni di Chiara Petrillo e la bella introduzione della nostra Elisabetta Bettera. Venite a trovarci?

L’incantesimo di Arendelle

Faceva sempre freddo ad Arendelle, anche quando c’era il sole: per questo tutti i pupazzi di neve, costruiti in inverno da ogni bambino di ogni mondo, a primavera venivano qui per evitare di sciogliersi e restavano a giocare con gli abitanti del villaggio.”

Pronta la fiaba di Federico, nominato cavaliere con onore, e della piccola Emma, principessa fatata, che insieme liberarono il magico mondo di Arendelle da un terribile incantesimo.

Una bellissima avventura da raccontare alla mamma Simona e al papà Michele…

20150710_153749

Disegni di Elena Scalfi

20150710_1541061

Tre anime, un unico grande cuore

“Visse la meraviglia dei loro primi anni, vedendole crescere, cambiare, e riconoscendosi, con gioioso stupore nei loro gesti, nei loro modi di fare, nei loro capricci e riflettendosi, come davanti ad uno specchio, nel loro sorriso.
L’ amore per un uomo ti pervade, ti possiede, a volte ti annienta; l’amore per un figlio ti consola, ti sorregge; è imperituro”.

Come dire ad una mamma quanto sia speciale, unica, e tanto amata? Ecco la fiaba di Claudia, che  Roberta e Sara hanno regalato alla loro mamma meravigliosa.

SAMSUNG CSC

Disegni di Federica Polizzi

SAMSUNG CSC

SAMSUNG CSC

L’incantesimo del castagno magico

Arrivarono al castagno magico che sembrava aspettarle, ancora più inquietante con i suoi arti neri protesi al cielo e illuminati da una pallida luna.
«Abbracciamolo». Disse Linda e insieme arrivarono al tronco potente del castagno e lo cinsero con le braccia esprimendo lo stesso pensiero.
Il grosso castagno accolse il loro abbraccio e ascoltò il loro desiderio, e capì che l’amore che lo permeava era giusto, e che l’amicizia che lo sosteneva era profonda e sincera; a volte bisogna percorrere molta strada, trafficata e piene di ostacoli per arrivare a quello che ci attende da sempre.”

Un grande amore vince ogni incantesimo, una grande amicizia non ti lascerà mai sola. Consegnata la fiaba di Linda e del suo Re innamorato.

disegno1

Disegni di Chiara Petrillo

SAMSUNG CSC

SAMSUNG CSC

La gita della della 5’A…

20150604_121940

“Le maestre Elisabetta e Deborah camminano in silenzio un po’ commosse, perché anche loro stanno pensando che avranno altri bambini da crescere e a cui insegnare tante cose importanti e bellissime, ma non dimenticheranno mai i loro bambini della 5 A. Dovete sapere che nel cuore di una maestra c’è tantissimo posto, perché deve contenere l’immagine di ogni bambino che ha seguito, e per questo, a volte riescono a guardare il mondo con gli occhi dei loro bambini, dove tutto è ancora possibile e tutto può ancora farci meravigliare.”

Consegnata la fiaba alle due meravigliose maestre Elisabetta e Deborah.

Grazie a tutti i bambini, simpaticissimi,  della 5^A,  ed  a Sara e tutte le mamme che hanno lavorato nell’ombra per aiutarci  prepararla!

Con i disegni di Elena e Chiara.

Le 4 principesse

” E’ un po’ che vi osservo e sono molto contenta di voi, siete brave, laboriose e sincere, così ho deciso di farvi un dono, un dono bellissimo.
Le 4 amiche erano senza parole dall’emozione. Un dono da una fata? Questa era davvero una bellissima giornata.

Anche i grandi amano le fiabe: ecco la storia di una bellissima amicizia.

La le 4 principesse

Chi ha paura di Grimilde?

biancaneve

Biancaneve è una fiaba antica e molto nota; è stata narrata per secoli, in varie forme e differenti lingue in tutte Europa, trasmessa oralmente come nella tradizione popolare, e conosciuta nella versione scritta  dei fratelli Grimm, che come di consueto ne fecero diverse revisioni.

Nella prima versione del 1812, la regina, bellissima, sta cucendo e si punge  il dito con l’ago, e tre gocce di sangue cadono nella neve fresca. La regina allora desidera di poter avere una bimba, rossa come il sangue, bianca come il candore della neve su cui cade il suo sangue, e nera come l’ebano della finestra a cui sta lavorando. Una bimba arriva ad esaudire il suo desiderio e viene chiamata Biancaneve.

Nella prima versione dei Grimm la madre di Biancaneve non muore, e diventa gelosa e terribile quando la piccola Biancaneve a 7 anni la supera in bellezza. Pazza di gelosia chiede al cacciatore di ucciderla e di portarle  il suo cuore e il suo fegato per poi mangiarselo – l’uomo primitivo pensava di acquisire il potere e le caratteristiche di quello che mangiava – poi, scoperto l’inganno del cacciatore, che impietosito uccide un cucciolo di animale e libera la piccola Biancaneve,  tenta per 2 volte di ucciderla, andando personalmente nella casa dei nani. Alla fine avrà la punizione che si merita: dovrà indossare delle scarpe di ferro incandescenti e danzare finchè con cadrà a terra morta.

Solo nella successive versione del 1819 – sempre dei Grimm – la madre di Biancaneve muore e arriva la matrigna cattiva che tutti conosciamo.

Perchè la figura materna nelle fiabe, madre o matrigna che sia, viene  quasi sempre rappresentata crudele, impreparata, inadatta e maligna?

In Jack e il fagiolo magico viene fatto cenno ad una madre che non era preparata a permettere a suo figlio di diventare indipendente; Biancaneve, racconta come un genitore – la regina Grimilde – venga distrutto dalla gelosia per sua figlia, che quando diventa adulta, la supera in bellezza.” Scrive Bettelheim, e scrive inoltre che le fiabe non spiegano il  perchè di questo: non sapremo mai perché, ad esempio,  la regina di Biancaneve invece di invecchiare con grazia e saggezza, arriva a temere e ad odiare la propria figlia che dovrebbe invece amare, tanto da chiedere al cacciatore di ucciderla!

Le mamme e le matrigne cattive delle fiabe hanno il compito fondamentale di aiutare il bambino nel superamento del conflitto edipico  e di rendere accettabili le tensioni negative che normalmente il bambino prova nei confronti del genitore che, senza sentirsi colpevole per questo, può indirizzarle verso la figura materna della fiaba, verso una mamma o matrigna che merita pensieri cattivi.

Biancaneve muore nella fiaba, ma poi torna in vita grazie ad un bacio d’amore: la morte in questo caso non significa fine della vita ma diventa un simbolo del desiderio che la persona venga allontanata; come il bambino edipico non desidera realmente la morte del suo genitore rivale, ma vuole semplicimente di non essere contrastato nella conquista esclusiva del genitore dell’altro sesso. (Bettehleim). Il bambino si aspetta che, così come ha voluto inconsciamente che il genitore sparisse, dopo, vuole che lo stesso genitore torni presente più che mai (superamento della fase edipica).

Le fiabe insegnano che nonostante i coinvolgimenti emotivi, e i conflitti edipici inconsci possano sembrare insormontabili, è possibile avere una vita migliore proprio grazie al superamento di queste difficoltà: Biancaneve, nonostante la gelosia della matrigna, sopravvive e ottiene una vita bellissima, e Rapunzel,  sacrificata dai genitori per il soddisfacimento dei propri desideri e lasciata nelle mani di una matrigna che non vuole lasciarla crescere e vivere in autonomia, ottiene invece tutto quello che desidera.

alla fine della fiaba l’eroe ottiene il suo premio , non la morte o distruzione, ma una maggiore integrazione, simboleggiata dalla vittoria sul nemico rivale e l’ottenimento della felicità. Per conquistare questo premio egli affronta esperienza di crescita, analoghe a quelle necessarie per lo sviluppo del bambino verso la maturita”. (Bettehleim)

Da questo, il bambino trae la forza e il coraggio per non fermarsi di fronte alle difficoltà della vita, e a lottare per crescere e creare il proprio se’, e raggiungere la consapevolezza che il cambiamento significa la rinuncia a quello di cui si beneficiava prima – nel caso di Biancaneve,  la vita tranquilla con i nani – anche attraverso esperienze   di crescita, difficili e dolorose che non possono essere evitate.

Queste fiabe fanno capire al lettore, al bambino come all’adulto, che non deve temere di abbandonare la posizione di dipendenza infantile, perchè dopo i pericoli e le avversità otterrà una vita più ricca e felice. (Bettelheim)

Perchè ti scrivo una fiaba?

fiaba

Perché una fiaba?
Inventiamo fiabe su misura…
Tu ci racconti i sogni dei tuoi bimbi e noi li trasformiamo in principesse fatate e valorosi soldati che lottano contro un drago. Ma pensiamo anche a tutti i grandi che non hanno smesso di giocare con la fantasia. Una fiaba è un modo unico per dire qualcosa a chi si ama. E a volte le parole hanno bisogno di un po’ di magia!

Ti scrivo una fiaba perché vuoi fare un regalo unico ed emozionante al tuo bimbo,
ti scrivo una fiabe per dire a qualcuno quanto gli vuoi bene, o quanto lo ami; o magari per dirgli che hai smesso di amarlo…
per dire alla tua amica che si sposa, che la sua storia d’amore assomiglia proprio ad una fiaba,
per fare gli auguri di compleanno a chi ami, facendoti aiutare dagli elfi silvani,
per chiederle di sposarti facendola sentire una vera principessa,
per chiedere scusa, per dire a qualcuno, quanto sei contento che sia nella tua vita, o per dire che ti ha fatto tanto arrabbiare,
per chiedere a qualcuno, tramite la magia delle fate, di cambiare qualcosa che proprio non ti piace,
per far sapere alla vostra maestra quanto è brava e che vi insegna proprio bene.
Le fiabe sono antiche e potenti messaggere.
Vuoi sapere come?
Scrivici: fiabeincostruzione@gmail.com
Chiamaci: +39 349.65015