La loba, la Que Sabe, Colei che sa, la Grande Vecchia: tanti nomi per chiamare un archetipo potente che risiede nella psiche più profonda della nostra anima, dell’anima di ogni donna. E’ l’essenza selvaggia, antica che ci appartiene, che meritiamo, che è nostra di diritto.
E’ il canto silenzioso del nostro cuore, quando questa forza vitale è nascosta, soffocata, addomesticata. E attende…
E’ il canto gioioso, vitale che ulula alla pallida luce della luna, quando è libera di esprimere la sua forza potente e inarrestabile.
E’ un lavoro solitario, lo sappiamo; dobbiamo raccogliere le ossa, dobbiamo cantare per riunirle, per ri-creare, per ri-trovare l’amore più profondo e totale, che è solo nostro; un amore che possiamo trovare solo dentro di noi.
“Dunque ti dico con affetto, che tu sia una lupe nera, una grigia settentrionale, una rossa meridionale o un bianca artica, nell’immaginario sei la purissima creatura istintuale. Se alcuni preferiscono che ti comporti bene e non ti arrampichi sui mobili per gioco o sulle persone per accoglierle festosamente, tu fallo lo stesso. Qualcuno ti allontanerà, timoroso o disgustato. Però il tuo amante, amerà questo tuo nuovo aspetto, se è quello giusto per te. Ad alcuni non piacerà se andrai in giro annusando dappertutto, per sapere di che si tratta. E per carità! non metterti sdraiata supina con i piedi per aria . Bambina cattiva. Lupa cattiva. Cane cattivo. Giusto? Sbagliato. Vai avanti. Divertiti…” Donne che corrono con i lupi – Clarissa Pinkola Estes.
Cominciamo a raccogliere le ossa…