Cominciamo a conoscerci…

Chi fa arieggiare la Stanza delle fiabe?

Ecco un’altra ospite della Casa nel Bosco🏡.

Marta Tessera! La nostra “pedagogistaimperfetta” che si muove solo con un gatto🐈 Miaoooo!

Chiusi per fiabe…

Ed eccoci ad Agosto. Per molti il mese del riposo, delle vacanze e del divertimento.

Anche noi ci riposiamo, e ci divertiamo. E prendiamo una pausa. Ma le nostre pause sono dedicate allo studio, ai progetti e alle nuove idee. Ci rilassiamo nella stanza delle energie, o ci divertiamo nella stanza delle parole. O facciamo un pisolino sulle consunte ma comode poltrone nel bosco.

Per il mese di Agosto fermiamo i post e le storie, ma solo perché ne stiamo preparando e inventando di nuove. E poi abbiamo un bel daffare con la preparazione del nuovo anno della piccola Scuola di fiabe, scrittura e…

Tante novità e sorprese.

Naturalmente la nostra Casa nel Bosco resta aperta e potete venire a trovarci quando volete, siete i benvenuti.

Basta seguire il sentiero…

Buone vacanze!

Mariarosa, Simona, Marta

Accettate la sfida?

Arrivano le vacanze e abbiamo più tempo per dedicarci alle cose che ci appassionano.

Il nostro corpo chiede riposo e la nostra anima chiede nutrimento.

Come fare: occupatevi delle piccole cose preziose che vi danno gioia, che vi fanno stare bene.

Noi abbiamo un suggerimento, e vi proponiamo una piccola sfida. Un prezioso regalo per voi: vi piace scrivere? Avete una storia dentro il cuore che non trova le parole per essere liberata? O avete solo voglia di mettere alla prova il vostro talento letterario?

Ecco IN REGALO un minicorso di scrittura fiabe che mette in gioco la vostra creatività e fantasia.

Cosa fare per averlo: andate a questa link https://lastanzadellefiabe.it/ e aspettate la finestra che si apre con l’immagine qui sopra, iscrivetevi e fatto!

Riceverete una mail al giorno per una settimana, con esercizi e prove di scrittura.

Accettate la sfida?

Pollicino, il distacco, la fiducia. Lasciar andare e crescere.

Illustrazioni di Gustave Doré

“Ma quanto mi piace la fiaba Pollicino!”

Io e Mariarosa le fiabe le amiamo tutte, ma abbiamo le nostre preferite.

La sua è Cappuccetto rosso, è quasi inutile sottolinearlo, mentre io ho un amore smisurato per Pollicino.

Charles Perrault, all’età di 55 anni, nel 1697 pubblicò il volume “Racconti e storie del passato con una morale”, col sottotitolo: I racconti di Mamma Oca, una raccolta di 11 fiabe.

Fra queste ci sono anche Cappuccetto Rosso e Pollicino.

Ma ve la ricordate la fiaba di Pollicino?

1 taglialegna e sua moglie, 7 figli, 1 foresta foltissima, 1 orco, 7 figlie dell’orco, 2 stivali delle 7 leghe?

E ancora…la carestia, la fame, briciole di pane, sassolini bianchi, l’ingegno?

Se non vi ricordate di Pollicino, perché alcune fiabe antiche vengono lasciate a prendere polvere, vi consigliamo di rispolverarla.

Questa fiaba racchiude più di un tema e noi vorremmo soffermarci soprattutto su uno dei suoi temi.

  • Il distacco, la separazione.

E, in una interpretazione attuale, noi aggiungiamo al distacco e alla separazione anche la fiducia e la capacità di lasciar andare e crescere.

Già! Per i genitori, i propri figli non sono mai abbastanza grandi, non hanno mai abbastanza risorse e competenze per affrontare il mondo. Bisogna proteggerli il più a lungo possibile.

Il distacco viene posticipato all’infinito perché i nostri timori ci portano a non avere fiducia nelle competenze e capacità dei nostri figli, a meno che non corrispondano in pieno alle nostre aspettative o credenze. Mascheriamo le nostre paure spostando la responsabilità su un mondo diventato più pericoloso. Ma Pollicino ci mostra un ambiente davvero crudele. Forse è nelle nostre competenze che non abbiamo fiducia?

Quando l’amore si trasforma in un eccesso di protezione e timori, non c’è crescita.

All’inizio della fiaba di Pollicino, Perrault racconta che la cosa che tormentava di più il taglialegna e sua moglie era “che il minore veniva su delicato e non parlava mai: e questo che era un segno manifesto di bontà del suo carattere, lo scambiavano per un segno di stupidaggine. Il ragazzo era minuto di persona, e quando venne al mondo, non era più grande di un dito pollice; per cui lo chiamarono Pollicino.”

Per i genitori è il più debole dei figli, quello che non sarà in grado di dare una mano alla famiglia una volta diventato grande e che forse non riuscirà a sopravvivere o che non riuscirà a trovare nessun posto nel mondo.

Pollicino non corrisponde alle aspettative o agli schemi mentali dei suoi genitori. In una famiglia di taglialegna servono figli forti, perché così è giusto, perché così è sempre stato.

Nonostante la fame sia il tema dominante nel racconto, Pollicino rinuncia anche a mangiare e impara a usare la sua intelligenza. Al contrario, gli altri personaggi della fiaba pensano soprattutto a mangiare e dormire. Questo punto è fondamentale nella storia per comprendere le grandi capacità di Pollicino.

Lui parla poco, non perché sia sciocco, ma perché non è avventato, è coraggioso ma riflette, pondera, previene, poi agisce e risolve quando si trova nelle condizioni di doverlo fare.

Tutto il percorso del nostro eroe e dei suoi sette fratelli si svolge in un ambiente ostile, crudele (ma se una fiaba non è un po’ crudele che fiaba è?) e molto diverso da quello delle fiabe moderne che seppur belle sono spesso eccessivamente edulcorate, frutto, forse e ancora, di un eccessivo bisogno di protezione.

Nonostante la paura, questa fiaba, come tutte quelle antiche, ci riempie di speranza e ci insegna che anche il più piccolo, anche nelle condizioni più difficili immaginabili, riesce a far emergere le sue competenze e ad affrontare le situazioni. Pollicino non solo riesce a tornare a casa, ma addirittura migliora la condizione iniziale sua e della sua famiglia. Trova la sua strada, diversa da quella dei suoi genitori.

Inoltre, Pollicino non lascia indietro nessuno dei suoi fratelli e non solo perché li ama. Sa che, anche se è lui l’attore principale dello sviluppo della storia, insieme si è più forti.

Questa fiaba, questo personaggio, sono un balsamo contro le nostre paure, ci riempiono di fiducia e di speranza, rafforzano la nostra autostima e quella dei bambini.  Aiutano a crescere noi e loro.

Per cui, se non l’avete ancora letta ai vostri figli, è giunto il momento di farlo.

Il mondo è un luogo che può essere pericoloso, certo, ma se non si impara ad affrontarlo lo diventerà sicuramente di più.

Nel 2001, di questa fiaba, è stato fatto anche un film, nonostante qualche libertà narrativa rispetto all’originale, la trama è abbastanza rispettosa e riesce anche a rendere bene le atmosfere.

Buona lettura! Buona paura! Buona crescita!

Simona Dei Colibrì

Un dono per la Piccola scuola di scrittura, fiabe e …

Dai corsi di scrittura di fiabe che ho proposto sono
sempre sbocciati dei fiori.

Hanno arricchito i prati che, un po’ qui e lì, si aprono
fra gli alberi del bosco.

Dalla Casa nel Bosco posso vederli e sentirmi grata del
loro sbocciare. Un dono, tanti doni.

In questi anni ho incontrato persone speciali, le ho
accompagnate nei loro percorsi e sono colma di gioia quando condividono con me
la meraviglia dei loro progetti realizzati.

Annalisa Zamagna è uno di questi fiori, ha partecipato
alla “Piccola scuola di scrittura, fiabe e…” e ha raggiunto
l’obiettivo che si era prefissata.

La ringrazio per aver condiviso con me il suo tempo. Già!
Perché il tempo è uno dei doni più grandi che possiamo fare agli altri e il
tempo di un feedback è un dono ancora più prezioso per una docente.

Annalisa ha stampato il suo libro “Billo e la scuola del
bosco regoloso”, lo ha creato per i suoi bambini, i piccoli della scuola
dell’infanzia in cui insegna, e lo utilizzerà con loro.

Sono lieta di aver fatto parte di questa storia umana e
lieta di condividere con voi il VIDEO di Annalisa https://youtu.be/EGNbkuvdmdA

E…Sì, certo che mi ricordo di te! Come potrei
dimenticarmi di te e di tutte le persone che ho incontrato nei miei corsi?

GRAZIE!

Mariarosa e il lupo

 

FESTA DELLA MAMMA

Giornata di fiabe e di focaccia

Tanto tempo fa, quando i bambini e le bambine lamentavano la fame, le mamme raccontavano fiabe e favole. I racconti non saziavano la pancia, ma facevano volare lo spirito e rendevano sopportabile l’attesa del cibo.

Il cibo era un “condimento narrativo” presente in tutte, o quasi, le fiabe e le favole.  Cibi di tutti i tipi e per tutti i gusti.

Per la Festa della Mamma, noi della Casa nel bosco e le fate della nostra cucina, abbiamo scelto un cibo speciale e molto semplice. Un piatto di una volta che ancora ci accompagna.

LA FOCACCIA! Lo scriviamo tutto in maiuscolo perché a noi la focaccia piace tantissimo e pensiamo sia un cibo perfetto per questa stagione e anche per questa festa.

La focaccia è buona, è saporita, si può fare in tantissime versioni e soprattutto si può decorare a piacimento, magari ricreando la scena di una fiaba con: pomodorini, acciughine, zucchine, cipolle, formaggi. Insomma, aprite il vostro frigo e la vostra dispensa e lasciatevi ispirare dalle fiabe e dalle favole o potete anche sbirciare le Favole da forno di Laura Rizzo – Cucina Mancina.

La focaccia è anche un cibo per l’anima. Ci ristora, ci coccola e ci consola!

Se volete fare un bel regalo alla mamma ecco che, sempre in tema, vi proponiamo il libro La focaccia genovese

Oppure se anche la mamma ama scrivere fiabe, potreste regalarle il nostro minicorso gratuito di creatività e scritture di fiabe.

Ricapitolando:

– sabato comprate un bel libro per la mamma. o scegliete il nostro corso gratuito, e acquistate gli ingredienti per preparare la focaccia.

-domenica preparate una bella focaccia insieme alla mamma e decoratela come una fiaba. Noi vi proponiamo questa ricetta scoperta su internet che l’autrice ha chiamato La focaccia della mamma. Ci è piaciuta proprio per questo, ma di ricette ce ne sono tantissime e anche molto facili da preparare.

E le fiabe? Le abbiamo dimenticate?

Ma certo che no!

Ovviamente, domenica mattina, pomeriggio e sera, prendetevi del tempo insieme alla mamma per leggere delle belle fiabe che parlino anche di focacce. Potete raccontarvele accoccolati sul divano o anche sdraiati in un prato.

Ecco alcune fiabe e favole che abbiamo raccolto nella nostra Biblioteca e qua e là nel bosco di internet, cercatele! Grazie ai racconti che parlano di focacce abbiamo fatto un bel viaggio e potete farlo anche voi.

La Focaccia fuggita (fiaba norvegese)

Cappuccetto Rosso (più versioni)

Pelle d’asino (di Perrault)

I desideri inutili (di Perrault)

Sbagliare le storie (di Rodari)

Il contadinello (dei fratelli Grimm)

Sgalmaron (fiaba veneta)

Betta Pilusa (fiaba siciliana)

Momotaro (fiaba giapponese)

L’oca d’oro (fratelli Grimm)

Storia di Abu Qir e Abu Sir (fiaba da Le mille e una notte)

Il topo e la gatta (favola inglese)

La focaccia di Varigotti (da www.raccontidipane.com)

Sul sito della Proloco di Recco abbiamo trovato anche “Una leggenda chiamata focaccia col formaggio.”

BUONA FESTA DELLA MAMMA! BUONA FOCACCIA! BUONE FIABE DI FOCACCIA!

E alla fine? Leccatevi le dita!

Resilienza

Giovedì scorso ho terminato la formazione sulle Soft Skills, per l’agenzia Solco – Agenzia del lavoro sede di Montichiari, che prevedeva l’incontro con 4 diversi gruppi di lavoro.

La formazione è una grande ricchezza non solo per chi impara ma anche per chi insegna. Un grande Dono. Ho accompagnato queste persone speciali a riscoprire la forza e le risorse meravigliose che erano già dentro di loro, in attesa di essere svelate. Onorata e colpita dalla loro voglia di migliorarsi, di mettersi in discussione. Di cambiamento. Lascio alle parole scritte di una di loro, Cecilia, che ha scritto un messaggio di saluto per i docenti e per i suoi compagni di corso, il miglior insegnamento di resilienza. E’ un pò lungo, ma vi consiglio di leggerlo tutto.

Grazie a Solco – Agenzia del lavoro sede di Montichiari e grazie di cuore a Cecilia e a ognuno di voi, allievi e persone uniche ❤

“Ormai questo corso è giunto quasi al termine, purtroppo.

Se penso a quando me lo proposero, dentro me pensai: Tanto non servirà a nulla, chi me lo fa fare di andare fino a Montichiari in mezzo a gente sconosciuta, sto tanto bene a casa, poi magari sto male, mi agito, sono lontano da casa

In quel momento i pensieri più negativi mi riempivano la testa…poi presi coraggio e partii x questo viaggio; mal che vada il giorno dopo non vado più, nessuno mi obbliga.

Ricordo ancora il primo giorno, salendo in ascensore pensavo, chissà quanti siamo…come saranno…chissà cosa penseranno vedendomi. Entrai da quella porta, eravamo in 5,uno diverso dall’altro; il genio, l’insicura,l a tuttofare, il simpaticone, e io, l’ansiosa…bel gruppo pensai. Però devo dire che le paure che avevo il giorno prima stavano scomparendo…

Quel giorno abbiamo conosciuto x prima Alessia del marketing, ragazza dolce, carina, alla buona, che ci ha fatto sentire subito a nostro agio; ci ha fatto presentare e via siamo partiti x la nostra avventura (x me lo è). Da lì è stato tutto un susseguirsi di risate allegria, scambi di numeri ,di consigli. Poi abbiamo conosciuto credo la migliore… Mariarosa…senza nulla togliere a nessuno. Ma Mariarosa è una persona dolcissima, che sa creare un’atmosfera piacevole, ti tira fuori le cose più nascoste che non avresti mai ammesso, mi ha emozionato e fatto piangere ,xk la vita è anche questo. Avrei tanto da dire su di lei ma mi dilungherei troppo…poi c’è Francesco di informatica, devo dire bell’uomo e molto simpatico e disponibile. Mi piace molto informatica, credo mi sarà utile. Poi si, ci sono Matteo e Stefano …bravi anche loro.

Poi ci sono loro ….i miei compagni d’avventura, a cui non avrei mai pensato di affezionarmi così… Claudio, ragazzo gentilissimo dolcissimo con un cervello che vorrei avere la metà della sua intelligenza, sei grande e unico Claudio, non dimenticarlo mai. Xk tu vali molto.

Doriana, che dire di te…sei sempre molto insicura, negativa, e questo ti porta a vedere tutto nero. Ma non è così, sei una donna che ha cresciuto un figlio da sola, che ha affrontato molte cose da sola, quindi non sottovalutati xk sai essere forte, sai essere luminosa, il tuo sorriso ti illumina gli occhi, e ricorda sempre che volere è potere! Non pensare al tuo ginocchio, non vederti come invalida! Non lo sei! Ma devi convincerti tu! E se hai bisogno di una spalla io ci sono. Non spegnere la luce che c’è in te.

Raffaella… è…tu sei tu, un’altra come te non c’è…sei vivace, allegra, iperattiva, sei una sbirulina e Mary Poppins insieme. Devi essere orgogliosa di quello che sei e x quello che fai, x tutti quelli che sono nella tua vita. Vorrei avere 1/4 della tua energia…so che ti senti inutile, ma la verità è che se non ci fossi bisognerebbe inventarti..io invece…si a volte rido troppo…forse x nascondere ciò che ho dentro….ma devo farcela, voglio farcela…e così anche voi.

Come ho detto all’inizio, siamo quasi al termine… ma voglio dire che non ho mai fatto scelta migliore di essere qui ,con voi, con i docenti, con i ragazzi del solco anche loro persone squisite e disponibili. Mi sono sentita accolta, apprezzata, mai giudicata… spesso con il mio fisico devo affrontare sguardi di disprezzo, risatine, frasi offensive…qua no, e so già che mi mancherete tutti quanti…

Voglio chiudere con l’augurio che possiate e possiamo trovare ciò che stiamo cercando, che sia il lavoro, che sia noi stessi.

Spero davvero che la nostra amicizia non finisca con il corso, ma che prosegua, xk davvero vi voglio bene e siete parte del mio quotidiano, spero di esserlo anch’io x voi

Vi voglio bene , Cecilia”

Idee fra le carte

In partenza il corso del Salotto dei Maestri di storie – ESPERIENZA N.1 IDEE FRA LE CARTE.
15% DI SCONTO AI PRIMI TRE ISCRITTI AL CORSO COMPLETO!

La creatività è una grande spinta che dà forza alle idee quando ne abbiamo più bisogno. Nel Salotto dei Maestri di Storie si vivono esperienze che sono strumenti per stimolare e rafforzare il proprio potenziale creativo. Un aiuto fondamentale quando dobbiamo trovare una soluzione, affrontare un momento difficile o, per gli amanti della scrittura, avere l’input per una storia.
Durante il corso sperimenteremo modi diversi per far nascere le idee, le illuminazioni del pensiero e per prenderci cura di noi.
Ti aspettiamo!

4 incontri serali – gli Happy End del Salotto
• Martedì 7 e 14 Marzo 20:30 – 22:30 Strumento creativo 1 – IL LIBRO BIANCO
• Martedì 21 e 28 marzo 20:30 – 22:30 Strumento creativo 3 LE CARTE INCARTASCARTA
2 incontri di domenica mattina – le Matinèe del Salotto.
• 12 marzo 10.00 -13.00 Strumento creativo 2 -IL LEPORELLO RIVELATORE
• 25 marzo 2023 10.00-13.00 – Strumento creativo 4 DIALOGHI INTIMI incontro domenica 25 marzo

Gli incontri si svolgeranno on-line su piattaforma che sarà comunicata all’atto dell’iscrizione.
Costi:
• 160 € Per tutto il percorso che partirà con un minimo di 4 partecipanti fino a un massimo di 8. (sconto ai primi 3 iscritti)
• 100 € per la partecipazione solo agli incontri di due strumenti creativi.
• 60 € per la partecipazione agli incontri di un solo strumento creativo.

Vuoi saperne di più?
https://lastanzadellefiabe.it/esperienza-n-1-idee-fra-le…/
Vuoi parlare con noi: fiabeincostruzione@gmail.com

La poltrona e le idee

La poltrona è un luogo privilegiato per lasciarsi andare. Per accomodarsi, guardare fuori da una finestra; osservare, pensare, dormire e soprattutto sognare.

Per Il Salotto dei Maestri di Storie la poltrona è un simbolo molto importante. Il luogo dove la nostra creatività può aprirsi a nuove storie da scrivere e da vivere.

Tutti, nella nostra vita, abbiamo attraversato uno di quei momenti in cui avremmo avuto bisogno di nuove idee, ma le idee non sono arrivate.

Un blocco creativo ha diverse origini: ansia, stress, insicurezze, rigidi schemi mentali, eccessive richieste al proprio io e altro ancora.

Tutti nasciamo con un potenziale creativo, tuttavia, se non lo stimoliamo e lo lasciamo atrofizzare perdiamo di vista un prezioso alleato.

Le proposte del Salotto dei Maestri di Storie nascono proprio con l’obiettivo di stimolare dentro di noi punti di vista che non avevamo considerato.

Utili a chi vuole approcciarsi alla scrittura di racconti, per esempio, ma anche alla scrittura delle proprie giornate.

Scopri il primo corso del Salotto dei Maestri di Storie.

L’amore è ovunque

E siamo arrivati alla fine di questo anno. Lasciate andare quello che non vi serve più, i nuovi giorni che verranno saranno colmi di doni se avrete posto per accoglierli.

Il messaggio più importante arriva dagli spiriti animali che hanno sempre insegnamenti preziosi per noi: “l’amore è ovunque, ci dice lo spirito dell’Usignolo, e ricorda: quando calano le tenebre e cresce la paura che l’alba non arrivi più, sii certo che il sole tornerà ancora a risplendere.

Con la sua luce potrai vedere l’amore e l’abbondanza che ti circonda. Canta ora, per te e per gli altri. Canta nello spazio vuoto per portare amore e luce, e così potrai sentire altri canti come il tuo.

Così si dà luce alla speranza.”

Vi auguriamo meravigliosi, luminosi giorni nuovi ❤

L’oracolo degli spiriti animali – Colette Baron Red