L’indovinello

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Illustrator Irina Dobrescu verlag NordSud

 

“C’era una volta un Principe, che voleva vedere il mondo e, così, un giorno si mise in viaggio. Non prese nessuno con sé, a eccezione d’un servo fedele.”

Inizia così la fiaba dei fratelli Grimm L’indovinello.

Un principe vuol esplorare il mondo e di notte arriva alla casa di una strega, e lì chiede di poter dormire con il suo servo; la strega è cattiva ma la figlia di lei, li protegge e  dice loro  di non mangiare ne bere niente offerte dalla vecchia perchè morirebbero all’istante.
La mattina ripartono e la notte si fermano in un’osteria in cui arrivano 12 briganti che vogliono ucciderli ma si salvano anche da loro perchè i briganti mangiano cibo avvelenato.

Dopo aver cavalcato a lungo, giunsero nei pressi di una cittadina capeggiata da una principessa bella ma altezzosa, la quale aveva proclamato che avrebbe preso per marito colui che le avesse posto un quesito a cui non fosse in grado di rispondere; in caso contrario, al pretendente avrebbe fatto tagliare la testa. La principessa si riservava tre giorni di tempo per indovinare, e siccome aveva una mente arguta e brillante, riusciva sempre a risolverli entro il termine. Quando il principe fece capolino in città, già nove uomini erano stati giustiziati in quel modo; ma quando la vide, rimase stregato dalla sua avvenenza e decise di rischiare la vita per conquistarla. Si presentò a lei con l’indovinello; disse: “Non ne ha ucciso alcuno, ma ne ha fatti fuori dodici: che cos’è?”

La bella e arrogante principessa non riesce a risolvere l’indovinello del giovane e cerca di scoprirlo con l’inganno, usando la sua serva per spiare il pincipe, che però se ne accorge, grazie all’aiuto del suo fedele servo,  e la denuncia ai giudici, così  la principessa è obbligata a sposare il principe.

Una principessa superba che usa le persone per raggiungere i suoi scopi e un prinicipe leale, che tratta il suo servo da pari e per questo gli è fedele e lo aiuta a smascherare la disonestà della donna. Nell’antichità gli indovinelli erano posti dai saggi come risposta e prova per gli iniziati che chiedevano a loro consiglio e dovevano indovinare la risposta per avere salva la vita. Indovinare dervia dal latino in divinare, cioè usare il linguaggio riservato agli dei e cooscerne i loro segreti. Chi pone l’indovinello ha il potere della risposta, della soluzione all’enigma.

Il principe e la principessa entrambi  usano un potere, il primo pone un indovinello irrisolvibile, la seconda ha il potere della risposta; ma il principe resta saldo e leale, mentre la principessa è pronta ad ingannare e usa la sua serva per avere la soluzione.

“La fiaba narra il potere della scelta: rappresenta due differenti stili di leadership, utilizzati dal principe e dalla principessa; modalità di scelta opposte per il medesimo fine: la gestione del potere” Piera Giaccone -C’era una volta un cantastorie in azienda

La regina usa le persone e queste non ubbidiscono ai suoi ordini, perché sono azioni scorrette che non appartengono alla loro indole. Non si possono convincere le persone a fare cose che non sentono proprie.

Le fiabe sono sempre più utilizzate in azienda per riorganizzare, proattivare, favorire il lavoro di gruppo e formare sia i manager che i neoassunti, perchè attraverso la metafora e il linguaggio simbolico suggeriscono valide modalità di comportamento, di condivisione e superamento di conflitti e problemi relazionali; favoriscono il self empowerment e insegnano un utilizzo adeguato della leadership.

Nelle moderne organizzazioni aziendali se il dipendente non riesce a sentire suo il progetto aziendale, non viene coinvolto, motivato, non potrà mai dare il rendimento sperato, ma produrrà bassa motivazione e scarsa collaborazione.

“Solo l’abitudine quotidiana alla presenza produce risultati duraturo di successo, questo mostrano le fiabe millenarie, da sempre, prima ancora che nascessero le aziende. Solo la presenza può comprendere gli accadimenti del quotidiano e coglierne le debolezze. Serve l’esempio, le ripetizioni, la pazienza. Bisogna motivarli con le gratificazioni professionali, gli avanzamenti di carriera gli apprezzamenti, coinvolgerli, responsabilizzarli. Le  fiabe ci parlano e favoriscono la resilienza e  la serendipità che in economia è stata definita la capacità di creare conoscenza all’interno dell’azienda, laddove essa è costituita dalla capacità di intercettare riflessioni, intuizioni e impressioni personali dei singoli lavoratori e metterle al servizio dell’intera società.”Giacconi – C’era una volta un cantastorie in azienda.

 

Un regalo prezioso

https://youtu.be/N3qvsHQRVn0

 

Le fiabe, le favole, non sono solo per i bambini; noi pensiamo anche a tutti i grandi che non hanno smesso di giocare con la fantasia. Una fiaba è un modo unico per dire qualcosa a chi si ama.
E a volte le parole hanno bisogno di un po’ di magia…
 
Perché regalare una fiaba ai grandi? Perchè è un regalo prezioso, unico. Vuoi qualche idea?
 
Per dire a qualcuno quanto gli vuoi bene, o quanto lo ami; o magari per dirgli che hai smesso di amarlo…
Per dire alla tua amica che si sposa, che la storia d’amore assomiglia proprio ad una fiaba
Per fare gli auguri di compleanno a chi ami, facendoti aiutare dagli elfi silvani,
Per chiederle di sposarti facendola sentire una vera principessa,
Per chiedere scusa,
Per dire a qualcuno, quanto sei contento che sia nella tua vita, o per dire che ti ha fatto tanto arrabbiare,
Per chiedere a qualcuno, tramite la magia delle fate, di cambiare qualcosa che proprio non ti piace,
Per presentare la tua azienda senza brochure che nessuno guarda, o grafici noiosi,
Per far sapere alla vostra maestra quanto è brava e che vi insegna proprio bene,
O semplicemente perchè sta arrivando Natale.
 
Le fiabe sono antiche e potenti messaggere. Vuoi provare?

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Un regalo prezioso

Regalare una fiaba personalizzata è un regalo unico e prezioso, creato attorno alla persona a cui è dedicata,
Una fiaba per la tua amica che si sposa, o come bomboniera per il tuo matrimonio, o per raccontare la gioia di diventare genitore, al battesimo del tuo bimbo. Per dire a qualcosa a chi ami, per fare una proposta di matrimonio, o per dire grazie alla maestra che ti ha insegnato a guardare il mondo con occhi diversi. Oppure per l’azienda, che vuole raccontarsi senza numeri e grafici, e non ne può più delle solite brochure che nessuno guarda.
Una fiaba porta messaggi che le semplici parole, a volte, non sanno dire, perchè parla al cuore, al profondo dell’essere umano.
E magari stai già pensando ai regali di Natale, anche se fa ancora caldo e sembra così lontano…
Vuoi saperne di più?
Compila il modulo di seguito, 0 scrivici
fiabeincostruzione@gmail.com

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