Vi auguriamo un anno di fiabe

Konig Drosselbart - Illustrator Irina Dobrescu

Konig Drosselbart – Illustrator Irina Dobrescu – Copyright NordSud Verlag Ag

 

Un altro anno è passato; volato sarebbe la parola corretta e non è stato un buon anno per il nostro  mondo; troppe cose terribile sono accadute, e stanno accadendo ancora.

Noi scriviamo, disegniamo, leggiamo e studiamo le fiabe; un mondo popolato di Re, orchi, Fate e regine, un mondo fantastico certo, ma  che non è preservato dalla paura, dalla morte, o dall’ingiustizia.
Nelle fiabe esistono gli assassini, gli egoisti, i cattivi di cuore, gli stolti, i Re crudeli e le matrigne pronte ad uccidere la propria figlia per non farsi superare in bellezza, o giovani pronti ad ingannare il proprio fratello per ottenere l’eredità del loro padre.
Esistono genitori che scelgono di abbandonare i propri figli nei boschi, perché non hanno cibo per sfamarli; esistono giovani principesse che perdono tutto, improvvisamente, e devono lavorare come sguattere in mezzo alla cenere e subire ogni genere di angheria.
Esistono pensieri e desideri cattivi, che si realizzano, perché il male è potente…

Ma le fiabe insegnano. Insegnano che per ogni dolore, per ogni cattiveria subita, per la paura o l’ingiustizia si può fare qualcosa. Si può sovvertire un Re crudele, combattere la malvagità.
E combattere lo stupido razzismo, perché nella fiabe non esistono differenze, e può accadere che un povero contadino venuto da un paese lontano sposi la figlia del Re perché ha dimostrato il suo valore come uomo e non conta da dove arriva.

Ognuno di noi può trovare le risorse in sé per cambiare il proprio destino, lottando, facendo sacrifici, utilizzando l’astuzia – risorse che molti non sanno di avere perché nascoste negli angoli più remoti della nostra anima.
Ognuno può mettere in atto comportamenti che gli permettano di scegliere la strada giusta, sulla quale incontrare poi gli aiuti che l’universo ci invia; lo fa sempre quando stiamo percorrendo la via a noi destinata.
E sul nostro percorso, possiamo incontrare Fate, o qualche elfo dispettoso, o qualche vecchio saggio che ci potrà dare preziosi doni: la forza di carattere, l’astuzia, o l’incontro con la persona giusta.

Così il nostro augurio per voi, buoni e delusi dall’assurdità degli eventi, per questo nuovo anno, è di poter essere fortunati e scaltri come il protagonista della fiaba I capelli d’oro del diavolo dei fratelli Grimm, il cui protagonista, un giovane buono, destinato a sposare una principessa, dovrà vincere il padre di questa, un Re malvagio, e grazie al suo coraggio ed alla propria intelligenza riuscirà ad ottenere quello che gli spettava di diritto: “ le persone buone hanno bisogno di andare oltre il buonismo e diventare rocciose, salde solide. Hanno la necessità di riconoscere la propria integrità: difenderla, onorarla amarla invece che credersi dei fessi, degli impotenti davanti alle insidie del mondo. Le fiabe ci invitano a diventare degni del potere di vivere. Questo racconto ci mostra come ottenere giustizia, andando al cuore del nostro inferno, se serve, per tenere con noi ciò che ci è più caro e ci è destinato fin dalla nascita. Comportandoci come un eroe liberiamo molte risorse… che appartengono ad altre persone, ad altri regni, che giungono come ricompense quando meno ce le aspettiamo”. Piera Giacconi– C’era una volta un cantastorie in azienda

Vi auguriamo di essere curiosi della vita come Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carrol, e come lei avere la capacità di adattarvi alle nuove situazione che la vita vi presenta: Alice spinta da una fervida curiosità, senza farsi troppe domande si lancia nella tana del coniglio e viene catapultata in un mondo apparentemente illogico e assurdo – non assomiglia un po’ al nostro mondo? – guidata da personaggi bizzarri ed incomprensibili che la faranno dubitare di tutte le conoscenze in possesso di sé e addirittura di sé stessa : ““Povera me, come ogni cosa è strana oggi! Pure ieri le cose andavano secondo il loro solito. Non mi meraviglierei se stanotte fossi stata cambiata”
E cosa fa Alice per combattere un mondo così bizzarro e lontano da ogni logica sconosciuta? Semplice, con l’aiuto di bevande e pasticcini, che compaiono misteriosamente alla sua portata, cambia di dimensione.
La risposta sembra essere la flessibilità, rappresentata nella fiaba dai repentini cambi di dimensione, che consentono ad Alice un cambio di prospettiva. Attraverso questi cibi magici,  Alice ha la possibilità di crescere o rimpicciolirsi e vedere le cose in modo diverso, adeguarsi al contesto ed accedere a nuovi luoghi. La chiave del successo nell’affrontare le sfide della vita è proprio l’adattabilità; il possesso di diverse abilità in diversi settori, rappresenta generalmente, una risorsa efficace per affrontare i cambiamenti.” Le fiabe raccontate agli adulti – Antonella Bastone

E infine vi auguriamo di trovare l’amore della vostra vita, se lo state cercando naturalmente, e come la conosciutissima Cenerentola, saper ribaltare la sua propria situazione e non accettare di restare in disparte ma lottare per migliorare la propria vita, disubbedendo anche agli ordini di una matrigna cattiva se serve, e cercare di fare quello che si ritiene giusto; Cenerentola è un esempio per tutte le donne!
La fiaba di Cenerentola – Charels Perrault-  è una bellissima e antichissima fiaba, e i suoi significati sono molteplici e profondi. Non basterebbe un giorno per parlarne. Noi ci soffermiamo solo su un in particolare:
Perché Cenerentola va tre volte al ballo per incontrarsi col principe, soltanto per sfuggirgli e ritornare alla sua posizione degradata? … A livello palese, il fatto che Cenerentola sfugga al principe dice che essa vuole essere scelta in virtù della persona che realmente è, e non per il suo splendido aspetto.Il mondo incantato- Bruno Bettelheim
Noi vi auguriamo di trovare l’amore e di farvi amare per quello che realmente siete, non abbiate paura di mostrare l’oro nascosto in voi!

E per finire, vi doniamo le bellissime parole di Italo Calvino, che fu scelto, suo malgrado: “si venne nell’idea che lo dovessi fare io. “ Italo Calvino – introduzione alle Fiabe Italiane – dalla Casa editrice Einaudi, per studiare Le fiabe italiane – e farne un libro, nel 1957.

Per due anni l’autore si immerse nel mondo fantastico delle fiabe antiche tramandate dalla tradizione orale a quella scritta e queste parole furono il risultato di questo studio. Leggetele con attenzione:

Le fiabe sono vere… sono un spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono
darsi a un uomo e una donna, soprattutto per la parte di vita che appunto è il farsi d’un destino: la giovinezza, dalla nascita che sovente porta in sé un auspicio o una condanna, al distacco dalla casa, alle prove per diventare adulto e poi maturo, per confermarsi come essere umano. E in questo sommario disegno, tutto: la drastica divisione dei viventi in re e poveri, ma la loro parità sostanziale; la persecuzione dell’innocente e il suo riscatto come termini d’una dialettica interna ad ogni vita; l’amore incontrato prima di conoscerlo e poi subito sofferto come bene perduto;
la comune sorte di soggiacere a incantesimi, cioè d’essere determinato da forze complesse e sconosciute, e lo sforzo per liberarsi e autodeterminarsi inteso come un dovere elementare, insieme a quello di liberare gli altri, anzi il non potersi liberare da soli, il liberarsi liberando; la fedeltà a un impegno e la purezza di cuore come virtù basilari che portano alla salvezza e al trionfo; la bellezza come segno di grazia, ma che può essere nascosta sotto spoglie d’umile bruttezza come un corpo di rana; e soprattutto la sostanza unitaria del tutto, uomini bestie piante cose, l’infinita possibilità di metamorfosi di ciò che esiste.” Italo Calvino – Fiabe Italiane

Vi auguriamo un fantastico anno di fiabe! Auguri!

La leggenda di Pasqua

Ostara, era la bellissima Dea della luce e della fertilità, che ogni anno portava, con la primavera, la rinascita di tutta la natura. Si narra che, Ostara, un anno arrivò tardi, lasciando che il freddo e la neve durassero più a lungo del solito. Quando finalmente arrivò, trovò un uccellino intirizzito e quasi morente per il troppo freddo e sentendosi in colpa per il suo ritardo, volle salvarlo. Lo trasformò così in un coniglio, perché a causa della ali rovinate non avrebbe potuto più volare, ma almeno avrebbe potuto vivere; e così fu, ma da coniglio mantenne la sua capacità di fare le uova, come un uccellino, per darle in dono come ringraziamento alla Dea, per avergli salvato la vita.

Questa antica leggenda, e la storia della Dea Ostara – o Eostre – sembra risalgano al VIII secolo; nel 1800, i fratelli Grimm, trovarono prove dell’esistenza della Dea, nelle tradizioni orali del popolo tedesco, e ivi tramandate.

Da allora, il  coniglio pasquale, torna ogni anno per nascondere le uova colorate, e i bambini, ancora oggi, il giorno di Pasqua, si divertono a scovare le uova che il coniglietto fatato ha nascosto per loro.

design Krauss -www.raeder.de

design Krauss -www.raeder.de

Buona Pasqua a tutti.

TANTI AUGURI!

Siete pronti a festeggiare l’ ultima notte del 2014? Sicuramente si, e in qualsiasi modo la passerete, in famiglia o con amici – manca poco, mentre scrivo, in Australia hanno appena stappato le loro bottiglie – vi auguriamo una fine d’anno bellissima.
Quest’anno abbiamo  scoperto che, scrivere,  leggere, e disegnare  fiabe, ha un incredibile effetto terapeutico: non bisogna mai dimenticare il proprio IO bambino, mai trascurarlo; è una parte fondamentale del nostro essere; coccolatelo, fatelo emergere.
Così il nostro augurio,  per un fantastico 2015,  è proprio quello di non smettere mai di fantasticare, di sognare, e di credere che qualcosa di incredibile possa sempre accadere; vi auguriamo, con il cuore, che nel prossimo anno, nei momenti di vita quotidiana, bella e brutta, di  lavoro,  magari stress, qualche preoccupazione, arrabbiature e piccole, grandi  gioie, troviate sempre un piccolo posticino, per leggere una favola, per lasciarvi andare alla fantasia, per tornare un po’ bambini.
Non perdete mai il vostro sacchetto di pensieri felici, perché come dice Peter Pan : “I pensieri felici: sono quelli a portarti in aria”.

TANTISSIMI AUGURI. Maria, Chiara, Elena, Debora





IL PRANZO DI NATALE

C’era una volta…

e c’e’ ancora, un bosco fatato, Felce odorose, coprono  i sentieri contorti, e le alte piante del bosco si sussurrano i loro segreti. In Inverno, la neve candida e soffice, copre ogni cosa, e quando arriva il giorno di Natale,  gli abitanti del bosco, gli  uccellini colorati, il riccio con la sua famiglia, il tasso Oreste, la marmotta Carlotta, i coniglietti, e i piccoli scoiattoli, si incontrano con gli elfi silvani, nella casa di pietra, nascosta dai fitti cespugli di caprifoglio. E’, in realtà, la casa di Babbo Natale, e sua moglie, la dolce elfa Clara. prepara il pranzo per tutti gli abitanti del suo bosco e per il suo vecchio marito, che torna stanco, dopo aver lavorato tutta la notte, per consegnare i doni a tutti i bambini del mondo.

Anche oggi, l’elfa Silvana Clara è in cucina per preparare il pranzo di Natale e il Babbo, aiutato dagli elfetti, sta caricando la slitta per la lunga notte di lavoro.
Domani sarà tutto pronto per il grande pranzo, Vuoi venire anche tu? Segui il sentiero di felci. e fatti guidare dalle risare degli elfetti dispettosi, e dal fumo profumato che esce dal comignolo della vecchia casa, Ti aspettiamo!

Tanti auguri per un magico NATALE da tutto lo staff di Favole in Costruzione:

Maria, Chiara, Elena e Debora.